I Testimoni di Geova varesini in partenza per Monza
Sono attesi in ventimila ai congressi di Monza e Bergamo. Duemila i delegati da Varese
A Bergamo un giornalista di un quotidiano locale ha deciso di “essere Testimone di Geova per un giorno”. Il risultato? Porte sbattute in faccia per tre ore di seguito e una domanda: «Ma come fanno a sopportare tutto questo?». Ma loro, 400mila solo in Italia, non si fanno certo scoraggiare e nel solo mese di luglio hanno in programma due raduni in Lombardia.
La prima assemblea, ”Ubbidiamo a Dio”, si svolgerà dall’8 al 10 luglio allo Stadio Brianteo di Monza. Negli anni scorsi questo era stato l’unico appuntamento lombardo, ma l’alto numero di partecipanti ha convinto quest’anno gli organizzatori a dividere l’incontro in due momenti distinti. A Monza, seguirà dal 15 a 17 luglio il congresso allo Stadio comunale di Bergamo. Complessivamente i due convegni dovrebbero raccogliere circa 20 mila partecipanti provenienti dalla Lombardia, mentre a livello nazionale sono attese circa 270mila presenze.
«L’incontro di quest’anno a Bergamo – spiega Renato Onesti, responsabile dell’Ufficio stampa dei Testimoni di Geova del congresso di Bergamo – è molto importante perché ci riporta in questa città dopo dieci anni. Dalla Lombardia saremo incirca diecimila presenti provenienti dalle province di Sondrio, Lecco, Brescia, Bergamo e da una parte consistente della Brianza. Come sempre dedicheremo un’attenzione particolare agli aspetti organizzativi».
«Anche la provincia di Varese sarà presente, in particolare al meeting di Monza, con circa 2 mila delegati – aggiunge Giuseppe Di Biasi , responsabile delle relazioni pubbliche a Monza – e per molti di loro non si tratterà solo di partecipare alle attività, ma sarà l’occasione per ricevere il battesimo».
(foto: da sinistra, Giuseppe Di Biasi e Renato Onesti)
A livello nazionale si stima che la loro crescita sia intorno al 2-3 per cento all’anno e questo andamento è favorito anche dal numero di nuovi fedeli immigrati extracomunitari, provenienti soprattutto dall’Ucraina, dal Sudamerica e dall’area indiana. Da questa multiculturalità deriva anche l’attenzione che i Testimoni di Geova hanno nel diffondere il loro messaggio in varie lingue: gli incontri di luglio saranno infatti presentati in 16 lingue. Anche in questo campo, la risposta dei fedeli del varesotto è positiva e sono molti i giovani che si impegnano attivamente nelle cinque comunità dei testimoni di Varese e nelle quattro comunità di lingua inglese, spagnola, albanese e cinese, mentre altri hanno imparato il linguaggio dei segni per poter aiutare i sordomuti del capoluogo.
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