Fornace, richiesto ampliamento per la distribuzione alimentare

Depositata da un operatore la richiesta per aprire 2.500 metri quadri. Pd: “effetti dirompenti per il commercio”. Candiani: “Il commercio ancora di salvezza per l’economia”

«Da più parti giunge la notizia che un grosso operatore abbia chiesto al Sindaco la licenza per 2.500mq di vendita alimentare alla Fornace, che si aggiungerebbero ai 2.500mq di non-alimentare già in suo possesso». Il Partito democratico di Tradate chiede chiarimenti al Comune su quanto sta accadendo al centro polifunzionale che sta sorgendo in città. «Se fosse vero e se l’Amministrazione concedesse quella licenza alimentare, il centro commerciale della Fornace, già enorme, assumerebbe una forza attrattiva ancora maggiore, con effetti dirompenti per il commercio nel centro di Tradate e di Abbiate – proseguono dal Pd -. Uno studio della Regione Lombardia, infatti, stima che un centro commerciale di quelle dimensioni porterà nei prossimi anni alla chiusura (o mancata apertura) tra i 20 e i 100 negozi nel comprensorio. Come dice un assessore si creerà occupazione, certo, ma si darà una stangata ai negozi al dettaglio, con conseguente perdita di posti di lavoro. Secondo noi un centro attivo e vivo, vuole anche dire insegne accese di sera, più movimento e controllo del territorio durante la giornata. Insomma: se il centro e’ vivo c’e’ anche più sicurezza».
 

Dal Comune confermano che è stata depositata una richiesta di utilizzo di 2.500 metri quadri di distribuzione alimentare. «Ma non è stata presa alcuna decisione, stiamo vagliando tutti gli aspetti della situazione – spiega il sindaco Stefano Candiani -. Siamo di fronte a un cataclisma economico di vaste dimensioni, non possiamo non tenerne conto. Se la situazione va a avanti in questa maniera è già un miracolo che alla Fornace riescano ad aprire. Non è un problema di 600 o 2.500 metri quadri, ma di garantire almeno un attività che vada recuperare i posti di lavoro che si vanno a perdere in questo periodo».
«Sei mesi fa avevo delle osservazioni, oggi ne ho delle altre. Non sappiamo come si muoverà questa crisi – prosegue il primo cittadino -. In sostanza però, in un momento come questo, solo il commercio può essere un ancora di salvezza per l’economia. Mi piacerebbe sapere su questo punto di vista quali siano le proposte del Partito democratico, non solo le critiche, che si vada al di là delle posizioni preconcette».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Marzo 2009
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