Reguzzoni: “CAI ha scelto Fiumicino ma ci lasci Volare”

Il deputato del Carroccio ha scritto un appello al presidente del Consiglio: "Numerose sarebbero le ipotesi alternative" per rilanciare la compagnia aerea

Pubblichiamo l’appello scritto da Marco Reguzzoni, deputato varesino della Lega Nord, al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il documento riguarda la vicenda della compagnia aerea Volare.

Egregio Presidente,

nel quadro molto positivo di questi primi 15 mesi di Governo abbiamo affrontato insieme decine di temi e messo mano a moltissime questioni, dalla sicurezza alle riforme della scuola e dell’Università, dallo sviluppo economico alla risposta alla difficile congiuntura finanziaria, dalla semplificazione e dalla trasparenza nella pubblica amministrazione all’avvio della riforma del federalismo fiscale, ottenendo sempre eccellenti risultati.
 
In questo quadro di assoluta condivisione, ci ha separato la diversa visione sulla questione Malpensa – Alitalia, sicuramente per la mia incapacità di guardare all’interesse generale del Paese invece che allo sviluppo dell’aeroporto lombardo, fatto che mi impedisce di guardare oltre.
E’ un po’ come quando gioca la squadra del cuore: se c’è di mezzo Malpensa, per chi l’ha vista crescere, per chi ne ha curato con difficoltà il contorno di infrastrutture e per chi combatte quotidianamente contro i detrattori non ci sono mezze misure, e purtroppo da queste parti la conclusione della vicenda Alitalia e le continue dichiarazioni del Presidente di CAI suonano come veri e propri schiaffi.
Intendiamoci: noi arriviamo dopo che lo strappo era stato fatto ed i voli da Malpensa cancellati per sempre. In quella situazione bene ha fatto il Governo a porre fine una volta per tutte alla consueta ricopertura con soldi pubblici dei disavanzi della decrepita Alitalia. Benissimo ha fatto a non cedere il controllo ad Air France, poiché nei termini del contratto che proponevano i francesi sarebbe stato come bloccare per molti anni lo sviluppo di tutti i nostri aeroporti.

Ed infine è ottimo che il Parlamento abbia deliberato che la strada del futuro del nostro trasporto aereo è nella libera concorrenza e nella apertura dei cieli. Proprio questo fatto ha contribuito alle decisioni di Lufthansa e di altre importanti compagnie di aumentare la propria presenza in Lombardia e di investire a Malpensa, aprendo così al nostro aeroporto prospettive di crescita solida e duratura.

Come Lei ha già affermato, anche qui crediamo che con il tempo Malpensa vivrà, crescerà e sarà un grande aeroporto. Ma ancora oggi purtroppo vi sono molti problemi aperti, come il monopolio di CAI sulla tratta Linate-Fiumicino, la necessità di procedere alla revisione di alcuni accordi bilaterali e alla rassegnazione di molti slot occupati di forma ma inutilizzati… ed infine una situazione che può apparire piccola, ma rappresenta un problema per cui il Suo autorevole intervento può essere decisivo.

Si tratta della Compagnia aerea Volare, la prima nella storia ad aver scelto – già negli anni ’90 – Malpensa come propria sede principale, ed oggi rimasta a metà tra CAI e la gestione commissariale.

Ebbene, Volare era già stata salvata una prima volta grazie ad un provvidenziale ed ottimo intervento del Suo Governo: l’allora Ministro del Welfare Maroni era intervenuto predisponendo un decreto che aveva evitato il fallimento e salvato la parte industrialmente in ordine dell’azienda.

Oggi Volare è “a terra”: 400 su 460 dipendenti sono messi in cassa integrazione, l’intero bagaglio di fatturato, potenziale commerciale, know how, e risorse umane di una compagnia faticosamente salvata solo 5 anni fa rischia di essere di nuovo distrutto.
Numerose sarebbero le ipotesi alternative in campo (compagnia low cost, vendita ad altri vettori, divisione dei principali asset…) ma non credo sia competenza della politica scegliere. La politica in questo caso deve però evitare che sia abbia l’impressione che si tenga a terra Volare perché CAI non ha la possibilità di gestirla, ma al contempo vuole evitare che finisca in mano alla concorrenza.
Un simile assunto è politicamente inaccettabile, innanzitutto per i lavoratori, ma anche per tutti coloro che hanno creduto e che credono nella libera concorrenza e nelle ragioni del libero mercato.
CAI ha scelto Fiumicino. Vada per la sua strada, ma ci lasci almeno Volare.
 
Con la consueta amicizia e stima,

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 10 Agosto 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.