AlpTransit, Ronza conferma l’impegno della Regione Lombardia
Alla conferenza sul San Gottardo si è ribadita la strategicità del collegamento sotto le Alpi
Si chiama Alptransit e quando sarà realizzato nel 2017, con i suoi 57 km da Bodio a Erstfeld, il
tunnel ferroviario di base del Gottardo sarà il più lungo al mondo, così come lo fu il vecchio traforo quando, nel 1882, fu terminato. Di questa nuova opera, che costituisce anche un collegamento strategico per la Lombardia, l’Italia e la Svizzera, si è discusso venerdì 9 ottobre al Teatro Sociale di Bellinzona, in occasione della seconda Conferenza del San Gottardo, alla quale, su delega del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è intervenuto il delegato alle Relazioni
internazionali, Robi Ronza.
Nel suo intervento Ronza ha sottolineato che "per il collegamento di AlpTransit con il sistema ferroviario e viario italiano è necessario che il Governo di Roma e le nostre Ferrovie dello Stato facciano la loro parte e la facciano tempestivamente". "Purtroppo – ha proseguito Ronza – non abbiamo come Regione una competenza diretta in materia. Per fortuna abbiamo però una grande influenza e la esercitiamo senza
riserve".
Alla conferenza hanno preso parte Gabriele Gendotti, presidente del Consiglio di Stato ticinese e rappresentanti dei Governi cantonali di Uri, Grigioni e Vallese.
Sull’asse del San Gottardo viaggiano ora quotidianamente fino a 150 treni merci. Con AlpTransit la capacità aumenterà di oltre 200 treni giornalieri, i quali potranno essere più lunghi di quelli odierni, con una corrispondente capacità di trasporto di circa 40 milioni di tonnellate di merci all’anno, circa il
doppio dell’attuale. Si prevede, poi, che un buon terzo dei treni merci viaggeranno attraverso la Galleria di base del San Gottardo, via Luino, fino ai terminali di carico del Nord Italia, mentre gli altri due terzi viaggeranno via Chiasso verso l’Italia.
Il nuovo collegamento diventerà, inoltre, il primo tratto ferroviario "di pianura" (ovvero senza forti pendenze) transalpino con un’altitudine massima di 550 metri sul livello del mare. Ciò consentirà ai convogli che vi transiteranno di raggiungere la velocità di 250 km/h, riducendo il tempo di viaggio tra Zurigo e Milano da 4 ore e mezza a 2 ore e mezza.
Robi Ronza, dopo aver ricordato gli impegni assunti dallo Stato italiano con la Confederazione, ha voluto mettere in evidenza anche la determinante azione di sostegno svolta da Regione Lombardia.
In particolare il "Protocollo di Intesa per la definizione degli interventi di sviluppo del sistema ferroviario lombardo e della sua integrazione nella rete europea" (Protocollo "Gottardo"), con l’obiettivo di definire lo sviluppo della rete ferroviaria internazionale di collegamento con i valichi alpini (Gottardo e Sempione) e con il corridoio V, e nell’intento di riorganizzare e potenziare la rete ferroviaria regionale, promuovendo la specializzazione delle reti per la circolazione delle merci e decongestionando in particolare il nodo di Milano (2002).
Due anni dopo è stata siglata l’"Intesa Generale Quadro" per la realizzazione di infrastrutture strategiche, nella quale sono stati recepiti ed inseriti gran parte degli interventi ferroviari relativi al nuovo sistema di rete ferroviaria descritto nel protocollo "Gottardo".
Nell’Intesa rientrano interventi ferroviari che si inseriscono, tra l’altro, nell’insieme delle opere di infrastrutturazione previste per Expo 2015: il nuovo collegamento Lugano-Mendrisio-Varese/Malpensa (con il raccordo Arcisate-Stabio), costo tratta italiana 223 milioni di Euro, il triplicamento della Rho-Gallarate (costo 500 milioni di Euro), il quadruplicamento della Chiasso-Monza (1.400 milioni di Euro) e la Gronda Merci Nord-Est (Seregno-Bergamo), costo 1.000 milioni di Euro.
Nel 2007 è stato sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Varese, dalla Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e dall’ANAS SpA il Protocollo d’Intesa per l’ "Accessibilità ferroviaria e stradale all’aeroporto internazionale di Malpensa e il potenziamento della viabilità di adduzione in Provincia di Varese", con il quale sono stati maggiormente ribaditi gli
interventi previsti dall’Intesa.
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