Torna il fischio del vapore, nasce la sezione ferrovieri del Pd
Il partito torna a fondare circoli nei luoghi di lavoro e dopo la Whirlpool dà vita a un gruppo di lavoratori formato principalmente da macchinisti e capitreno
Si torna all’antico, o forse al futuro, nel Partito Democratico. E’ stata costituito un circolo di ferrovieri, con 29 iscritti. Li guida Francesco De Palo, 48 anni, ex consigliere comunale di Cassano Magnano, macchinista, membro dell’assemblea regionale del Pd, ma soprattutto militante di base. Con un passaparola tra i colleghi, ha reclutato una manciata di aderenti che provengono per la maggior parte da simpatizzanti non iscritti (ben 26), e che comprende capitreno, macchinisti, tecnici di manovra e altro, tra cui anche 5 donne. Il nome della sezione, come si chiamava una volta, sarà “Ferrovieri e democratici”. La sede è nella federazione provinciale di Varese, ma in realtà il meccanismo delle riunioni è informale. Gli incontri si terranno nei bar e nei dopolavoro delle stazioni di Luino, Varese e Gallarate e saranno divise in due sessioni, una al mattino e una al pomeriggio, per permettere a tutti i colleghi in turno di poter terminare il proprio orario e recarsi all’incontro. Poi c’è internet che aiuterà a tenere i collegamenti. L’obiettivo è quello di portare il Partito Democratico dentro i luoghi di lavoro, in questo caso nelle ferrovie dello stato.
“Il risultato è stato abbastanza sorprendente – dice Francesco De Palo – perché l’adesione è stata forte e mi ha quasi sorpreso”. La molla pare sia stata per molti l’elezioni di Bersani alla guida del partito, una faccia da socialdemocratico, una figura legata ai temi del lavoro che a molti ferrovieri è piaciuta. Il circolo si è dato un coordinamento formato da Francesco De Palo, Mauro Giangregorio, Pietro De Bartolo, Antonio Scalise, Rosa Serrapocchiello, Antonio Costantino.
Il Partito provinciale è entusiasta dell’iniziativa, la seconda in un luogo di lavoro dopo la sezione aperta dentro
De Palo ha in mente tante tematiche da affrontare: “Dai problemi dei pendolari a quelli dei lavoratori, fino a tematiche politiche più generali, di certo vogliamo impegnarci per migliorare le cose”. Antonino Costantino, ferroviere membro del direttivo ci tiene però a sottolineare una cosa: “Siamo tutti ferrovieri, orgogliosi e fieri del nostro mestiere, vogliamo fare delle proposte e anche essere critici, ma non andare contro l’azienda per partito preso sia chiaro”. Il circolo infatti non si farà confondere con il sindacato, a cui peraltro aderiscono numerosi degli iscritti, e in sigle diverse.
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