“Le risposte non ci sono. Il depuratore si farà? Cadrezzate come il “Bronx”!?”
Nota polemica dei consiglieri di opposizione del gruppo orizzonte Cadrezzate dopo il consiglio comunale del 30 settembre scorso
Dopo le reazioni scomposte alla nostra denuncia di mancate convocazioni dei Consigli
Comunali a Cadrezzate, ci aspettavamo che in tre mesi di tempo la maggioranza avesse almeno elaborato delle risposte precise da darci. E invece di risposte alle tre domande di interrogazione (presentate il 3 luglio) e alle due interpellanze (3 agosto) non ne abbiamo ricevuta neanche mezza. A quanto ci è stato detto, la forma impropria in cui abbiamo posto le domande era tale da non far sentire la maggioranza in dovere di rispondere. Ne prendiamo atto e ne traiamo le nostre conclusioni, anche se agli insulti che abbiamo dovuto subire e che hanno protratto la seduta fino alle 3,20 del mattino (!) avremmo preferito un più decoroso silenzio. Al di là di questa prevedibilissima aggressione verbale, però, ci saremmo almeno aspettati che dopo tutta questa attesa (3 mesi dall’ultima convocazione) uscissero da un Consiglio Comunale delle buone notizie per il nostro Comune. Ebbene, i Cadrezzatesi saranno lieti di sapere che all’alba delle 3 di notte, quando ormai tutto il pubblico di cittadini esausti se ne era andato a dormire, la maggioranza consiliare ha votato una convenzione che, dopo lo slittamento da marzo 2010 (data dichiarata nei programmi elettorali della maggioranza) a ottobre 2010 e la presa d’atto dell’impossibilità di rispettare anche questa seconda scadenza, sposta la realizzazione del depuratore di Cadrezzate, data per imminente nel 2008, di altri due anni (sì, parliamo dello stesso depuratore la cui assenza era al centro di una delle nostre interrogazioni senza risposta, quando osavamo chiedere se l’inquinamento del Lago di Monate avesse correlazione con il perdurante ritardo nella sua realizzazione). Visto che i toni si erano alzati oltre il limite della buona educazione, abbiamo preferito affidare a una dichiarazione di voto scritta la nostra presa d’atto del fallimento del metodo di lavoro della maggioranza e della sua incapacità di prevedere tempi e costi dell’opera, nonostante le nostre continue denunce da un anno e mezzo a questa parte dell’irrealizzabilità dell’opera nei tempi promessi. Il nostro voto contrario ha posto fine a una nottata (speriamo) irripetibile.
Tuttavia, le 6 ore di seduta hanno avuto anche dei momenti goliardici che ci hanno in parte ripagato della lunga attesa. Particolarmente divertente è stata la convenzione sugli osservatori volontari” (le cosiddette “ronde”), un documento che i membri della maggioranza consiliare hanno ammesso di non avere neppure letto ma che hanno votato senza riuscire a trattenere qualche risata dopo che noi della minoranza (che la convenzione l’avevamo letta) abbiamo portato alla loro attenzione non solo alcuni passaggi praticamente incomprensibili, ma anche il grottesco quadro del nostro paese che in quel documento veniva dipinto, come se “truffe”, “riciclaggio” (di cosa?) e “criminalità economica” fossero all’ordine del giorno. Abbiamo poi anche edotto il sindaco del fatto che il cosiddetto “decreto Maroni” nei cui limiti necessariamente quella convenzione avrebbe dovuto muoversi non consente alle cosiddette “ronde” l’utilizzo di mezzi motorizzati, un dettaglio che rende praticamente inutile la loro presenza in un territorio urbanizzato come il nostro che si dispiega fra boschi e campi. Ciononostante, i Cadrezzatesi saranno lieti di sapere che tra risate a stento trattenute e risposte farfugliate è stata votata dalla maggioranza consiliare la delibera che istituisce a Cadrezzate un servizio di cosiddette “ronde” le quali, fra le altre cose, passeggiando per le zone meno rischiose del paese (il centro) e non potendo recarsi in auto nelle zone più rischiose (le zone abitate tra i boschi e i campi), provvederanno anche a “intensificare l’azione di contrasto al fenomeno della violenza alle donne”. Mentre restiamo in attesa di sapere quali siano le fantomatiche azioni precedentemente adottate che ora verranno “intensificate” e quali siano gli episodi che certificano l’esistenza del “fenomeno della violenza delle donne” nel nostro paese, concludiamo scusandoci con la maggioranza per aver sollecitato nelle settimane precedenti la convocazione del Consiglio, e rassicurandoli del fatto che se hanno bisogno di più tempo per leggere tutte le delibere e le convenzioni che votano, la prossima volta sapremo essere ancora più pazienti.
Gruppo Consiliare Orizzonte Cadrezzate (Antonio Macaluso, Sandro Sartorio Fabrizio Latteri, Alberto Giubilini)
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