Tornano i forconi che vogliono “bloccare l’Italia”
Il movimento al centro delle proteste siciliane del 2012, insieme ad alcune sigle venete e dei sindacati degli autotrasporti, chiamano alla piazza. La protesta si alimenta sulla rabbia del web
"Il 9 dicembre fermeremo l’Italia", sui social network la protesta prevista per lunedì prossimo impazza con una determinazione che si fa forte delle sempre maggiori condivisioni dell’argomento. Ma da dove parte l’iniziativa e quali ne sono i contorni?
A guardare le sigle del volantino dal quale è spiccata l’iniziativa tutto sembra partire dal Veneto: sono LIFE Veneto, LIFE Solidarietà Veneta, A-I-TRAS, I FORCONI, C.R.A., M.A.A., Azione Rurale Veneto e CO.SP.A, movimenti in cui spinte autonomiste e federaliste si mischiano alla rabbia dei piccoli imprenditori, dei sindacati agricoli e degli autotrasportatori e dei tanti che covano risentimento verso lo status quo e lo stato.
Tra questi ad emergere è sicuramente la sigla del movimento dei forconi che abbiamo conosciuto nel 2012 in un’altra regione, la Sicilia, dove avevano guidato una protesta fatta da autotrasportatori, edili, pescatori, disoccupati e disperati di ogni settore che avevano messo in crisi l’economia siciliana a suon di sbarramenti autostradali con i tir e blocco dei porti. E sono proprio i forconi, probabilmente, ad aver fatto uscire la voglia di protesta dal Veneto, dove sembrerebbe essere nata.
A fare il resto ci ha pensato la rabbia indiscriminata di molti utenti dei social network che hanno condiviso e cavalcato la voglia di attivarsi e stanno rilanciando con irruenza l’iniziativa del 9 dicembre.
Sembrerebbe trattarsi però di attivisti scollegati tra loro, con cellule territoriali che autonomamente si organizzano e aprono gruppi su forum e social network per alimentare la rabbia e la voglia di attivarsi. Non sembrerebbe esistere un coordinamento generale ma tanti iniziative territoriali, più o meno legali. Sulle centinaia di pagine aperte su Facebook, per esempio, appare di tutto: dalle proposte di blocchi autostradali, stradali, portuali alla voglia di puntare a Montecitorio e chi più ne ha più ne metta. Non sembrano chiari, però, i contorni e le rivendicazioni delle tante iniziative organizzate, (di ufficiale sembra esserci il fermo di alcune sigle degli autotrasportatori: Movimento Autonomo Autotrasportatori, Aitras, i Forconi, Life, Cra, Fiap, Aias), per il resto si fa un richiamo ad una "manifestazione per bloccare l’opera di disintegrazione della nostra società. Appuntamento per il giorno 9 dicembre con una mobilitazione generale “Fermiamo questa Italia” per riprendere in mano il nostro futuro e il nostro destino" con l’intenzione di proseguire ad oltranza senza uno scopo definito.
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