Tra concerti e Dj Set, un mese di musica al Twiggy
Concerti live, dj set tra blues e rock'n'roll: ricca la programmazione del locale di Via De Cristoforis per il mese di dicembre, ecco tutti gli appuntamenti
Musica è sinonimo di Twiggy Cafè in città. La programmazione del locale di Via De Cristoforis 5 continua anche per tutto il mese di dicembre con appuntamenti e generi per tutti i gusti. Concerti live, dj set tra blues e rock’n’roll. Ecco tutti gli appuntamenti:
5 dicembre Unplugged In Biumo: Selton – ore 21.30, ingresso libero
Giovedì 5 dicembre i Selton arriveranno sul palco del Twiggy Cafè per proporre dal vivo, in un’esclusiva versione acustica, le canzoni dell’ultimo album, “Saudade”. Questo tour prende il nome dal loro ultimo singolo, Across the Sea, secondo estratto dal loro ultimo album, Saudade, uscito a marzo per Ghost Records. Dopo il successo del primo singolo Piccola Sbronza ed un tour di quasi 50 date in tutta Italia e all’estero, la band brasiliana/milanese pubblica un secondo singolo che nel suo raccontare la storia di un pirata che si innamora per la prima volta riprende il concetto di sdoppiamento che attraversa tutto il disco, il loro essere apolidi emotivi, che hanno trovato nell’essere una band la propria vera patria – il tutto però raccontato con allegria ed un ritmo che mescola i Vampire Weekend con lo spirito brasiliano.
I Selton sono Daniel, Eduardo, Ramiro e Ricardo, quattro amici di Porto Alegre che studiavano nella stessa scuola, si sono trovati per caso a Barcellona e lì hanno deciso di formare una band. Condividendo la passione per la musica e la distanza da casa, sono andati al Parc Guell, si sono seduti su una delle panchine e hanno cominciato a suonare alcuni pezzi dei Beatles per i turisti, in cambio di alcune monete, tanto divertimento e diventando in brevissimo tempo una delle principali attrazioni del parco. Dopo un anno la storia dei Selton è cambiata: in uno di questi pomeriggi al parco un produttore di MTV Italia, presente a Barcellona per le registrazioni della trasmissione “ItaloSpagnolo” con Fabio Volo, si è interessato al gruppo e dopo averli ospitati nella trasmissione, li ha invitati a Milano per registrare un disco. Si trattava del loro debutto “Banana A Milanesa”, disco con il quale la critica italiana li ha scoperti nel 2008, sperticandosi in lodi per le fortunate rivisitazioni di “Vengo Anch’io No Tu No”, “la Gallina”, “Canzone Intelligente” e altre, alla cui registrazione gli stessi Enzo Jannacci e Cochi e Renato diedero il loro contributo, quasi a consacrarli come propri cosmopoliti eredi. Il clamore di quell’album portò la band a fare circa 200 date in tutta Italia, a diventare un fenomeno di culto, a partecipare ai più noti show radiofonici e televisivi delle reti nazionali (RAI, MEDIASET, LA7, MTV) e riempiendo le pagine di riviste e quotidiani. Ora i nostri si concedono il salto, in lungo. Il secondo e omonimo album dei SELTON, è stato registrato da Tommaso Colliva (Calibro 35, Franz Ferdinand, Muse) e Massimo Martellotta (Stewart Copeland, Calibro35), ed è la logica evoluzione di un gruppo che ha compiuto la metamorfosi ultima, abbracciando infine l’italiano come lingua madre. Uno dei nostri migliori cantautori – Dente – li ha assistiti nell’adattamento dei testi in italiano (concepiti nell’idioma originale portoghese), dando così un impatto superlativo agli incastri vocali che hanno fatto ad oggi la fortuna della band. Ci sono i colori del sixties sound, la coralità tipica della west coast americana e le ovvie reminiscenze samba e tropicaliste nella musica dei Selton. E’ una musica affascinante nella sua leggerezza, sofisticata nella scrittura, puntuale nel mettere in circolo le più disparate influenze. E’ un’estate perenne, sottile.
8 dicembre Marcello Milanese – ore 21.30, ingresso libero
Voce roca e chitarra in perfetto stile roots blues per il musicista di Alessandria che presenterà il suo ultimo lavoro. Marcello Milanese comincia a suonare il blues all’inizio degli anni novanta. Nel ‘96 scrive ed esegue le musiche di uno spettacolo teatrale sulla storia del Blues, presentato al Macalle Blues Festival in provincia di Alessandria. Nel 1999 esce il suo primo lavoro discografico: il 45 giri “Chainsaw & Brokenheart” per la Bad Man Records. Con la sua band, Marcello & The Machine, porta a termine nel 2000 l’album Wrong Time Wrong Place. Viene prodotto dalla Bad Man Records su CD e LP. Alla fine del 2004 esce “Esterdays” ultimo disco della Machine per la Ultra Sound Records, composto da brani inediti. La band viene scelta scelta per apparire nel film “Texas” del regista Fausto Paravidino, per la Fandango Film con Valeria Golino, Riccardo Scamarcio e Valerio Binasco. Due brani tratti da “Esterdays” sono nella colonna sonora, insieme ad una versione di “The Crying Game” riarrangiata dal gruppo. Il film, prodotto da Domenico Procacci, è distribuito Medusa Film e ha partecipato al Festival del Cinema di Venezia nel 2005.
A luglio 2005 l’esperienza di Marcello Milanese con la sua Machine termina con l’ultimo concerto aprendo il concerto della Blues Brothers Band. Nell’aprile 2006 Marcello da alle stampe il disco “Si Vis Rock’n’roll parabellum”: ospite dell’album è Jimbo Mathus, chitarrista e produttore di Clarksdale (Mississippi). Nel 2007 esce il primo album del duo Black Smokers “Eat My Stardust”, in download gratuito. A luglio 2008 con il duo è negli Stati Uniti per il primo tour. A marzo 2009 parte il secondo tour per presentare il disco “Used” uscito per la Pravda Records di Chicago: il tour parte da New York passando per la seconda volta all’House Of Blues di Chicago, sempre accompagnato da Ivano Zanotti alla batteria. Nel 2011 esce il suo primo disco solista “Like a wolf in a chicken shack” per la Helleluja records. Nel 2012 si unisce alla band Chemako, formata dagli ex Chicken mambo, partecipando al loro disco omonimo e diventando la voce ufficiale della band ma sempre nel 2012 esce “Goodnight to the Bucket” secondo disco one man band. A novembre 2013 esce “Still Alive at Mag Mell” con Stefano Bertolotti e Roberto Re.
9 dicembre Rockwood – ore 21.30, ingresso libero
I Rockwood sono nati in un pomeriggio di aprile del 2003. La line-up é costituita da quattro elementi: Agnese (voce), Marcello (chitarra ritmica), Davide (chitarra solista), Filippo (percussioni).
Il live offerto si evolve negli anni, riuscendo ad essere sempre coinvolgente, con una miscela rock, blues, country, pop.
15 dicembre Unplugged In Biumo: Cleo-T – ore 21.30, ingresso libero
I parigini “Cleo T.” rileggono il folk americano in chiave chamber: contrabbasso, chitarra, lievi frasi di pianoforte, arpa, banjo, violoncello e una batteria spazzolata avvolgono la mesmerica voce di Clemence, per nulla inferiore ad una Jolie Holland o una moderna Nina Simone. Il suo album è prodotto da John Parish (P.J. Harvey, Eels, Tracy Chapman, Giant Sand,…).
16 dicembre Unplugged In Biumo: Jake Bellows + News For Lulu – ore 21.30, ingresso libero
Messa temporaneamente da parte l’esperienza Neva Dinova, band di Omaha della quale Jake Bellows è voce e chitarra con Heath Koontz al basso, Mike Kratky e Tim Haes alla chitarra e Roger Lewis alla batteria, il cantautore del Nebraska intraprende il cammino solista, . Dopo svariati album a nome Neva Dinova, dall’omonimo del 2002 fino a “You May Already Be Dreaming”, vede la luce l’opera prima di chi è stato l’anima della band a stelle e strisce; nel disco “New Ocean” l’artista riesce a spargere non solo tutta l’esperienza e la determinazione assimilata con il lavoro di gruppo, ma anche preziosi accorgimenti stilistici che certamente deve aver estratto dalla collaborazione (vedi ad esempio l’Ep del 2004 “One Jug Of Wine, Two Vessels”) con l’altro genio di Omaha, Conor Oberst, ovvero Bright Eyes. Il suo songwriting si consuma in un altalenarsi, a tratti allettante altre volte meno, tra rock alternativo, quasi ballabile e comunque dinamico e brioso, esplosivo in alcuni punti (“Frequency”, “All Right Now”, “Running From Your Love”) e che non disturberebbe certo un pubblico che parli la stessa lingua, ma viva di Porridge, Fish’n Chips, Alex Turner e fratelli Gallagher (comunque riconoscibilissima la natura Usa dei brani) e un pop più spoglio, convenzionale, dalla musicalità meccanica, martellante e dalle ritmiche ridotte al minimo sindacale (“New Ocean”, Teo Weeks”, “I Can’t Wait”, “Should You Ever Change Your Mind”), tutto al servizio della voce e delle parole del primo attore assoluto dell’opera.
In apertura i News For Lulu.
Dopo il disco d’esordio Ten Little White Monsters (Zahr Records, 2006), dalle sonorità al confine tra indie e post rock, i News For Lulu ridefiniscono la loro formazione, ampliano ulteriormente le proprie influenze e si aprono ad altri progetti: Umberto e Andrea collaborano a “Stuck in the Room Full of Mirrors” degli Ultraviolet Makes Me Sick (Urtovox, 2008); Nicola incide ad Omaha, in Nebraska, “Four Legged Fortune” con i Green Like July (Ghost, 2011); Emanuele inizia il suo progetto solista con i Morning Telefilm, che esordiscono con “O Time” (Canebagnato, 2010)._Confrontandosi con realtà musicali e stili diversi, i News For Lulu al completo decidono invece di rimanere legati alla loro forma musicale più cara, la canzone, cercando di eliminare il ‘superfluo’ e proseguendo nella ricerca di un proprio e personale modo di suonare musica pop. Per ampliare le sfumature sonore chiedono l’aiuto di altri validi amici e musicisti, quali Simone Fratti dei concittadini Emily Plays al contrabbasso e un’intera sezione di fiati che ha compreso anche Alessandro Scagliarini (dei My Awesome Mixtape) alla tromba._Il risultato è They Know, registrato e mixato da Bruno Germano (Settlefish, My Awesome Mixtape, Disco Drive) ed impreziosito dalla masterizzazione di Carl Saff (a Chicago). Dodici tracce tese nel tentativo possibile di unire melodie e armonie vocali con scelte ritmiche e di arrangiamento spesso insolite, il tutto arricchito da testi che, a tratti ironici, a tratti ombrosi, si spingono spesso a scavare nei paradossi e nelle sottili paranoie nascoste dalla quotidianità.
19 dicembre My Dear Killer + Acid Jack Flashed & The Pylls – ore 21.30, ingresso libero
My Dear Killer è il progetto di Stefano Santabarbara – ricercatore presso l’Istituto di Biofisica di Milano – costruito su soffici architetture di sogni, desideri, supposizioni e ipotesi. Per anni My Dear Killer ha prodotto canzoni intrise di consuetudini mal digerite e sospiri, canzoni dove rasoiate elettriche si fondono ad intimi arpeggi e lamenti. Se si parla di “bedroom scene” non si prescinde da My Dear Killer e dalla etichetta che gestisce, la Under My Bed. Il primo album ufficiale “Clinical Shyness”, dopo una miriade di cassette e cdr, ha ricevuto ottimi consensi dalla stampa. Dopo sette anni passati quasi in silenzio (ci sono state solo brevi apparizioni in split album ed ep), My Dear Killer si presenta con un nuovo lavoro The Electric Dragon Of Venus. Il disco, logica prosecuzione del percorso iniziato nel 2006 con Clinical Shyness, oltre a comporsi di dieci brani a metà fra poesia folk e istinto noise,
Acid Jack Flashed (Giacomo Premoli) inizia a scrivere canzoni e a suonare come solista nel 1995.
Ha girato diversi gruppi suonando vari generi: rock, punk, psichedelia, prog, ska, new wave, folk irlandese e americano, country, bluegrass, beat, garage, improvvisazione, demenziale. Ha scritto quasi mille canzoni senza mai scegliere un genere definitivamente.
Da solista ha sperimentato concerti a tema (chiamati ‘concept concerts’), a richiesta e a dadi.
Nella sua attività concertistica si è ritrovato ad aprire esibizioni di Ruth Gerson, Eric Andersen, Willie Nile, Buddy Miles, Pay e Duke Robillard.
Acid Jack Flashed presenterà l’album “Washing in dirty water”, uscito quest’anno per l’etichetta discografica Under My Bed.
22 dicembre Diego Deadman Potron – ore 21.30, ingresso libero
Classica One Man Band di campagna (cassa, rullante e charleston a pedali o ’footstomps’, slide guitar, cigar box e voce). Propone un repertorio prevalentemente fatto di spiritual tradizionali (fine ’800) e canti afroamericani rurali in chiave trash blues… una miscela di blues (quello dei portici col pavimento sconnesso, delle sedie a dondolo e dei reverendi che vaneggiano dell’apocalisse) e di rock che si spinge quasi a lambire una sorta di psichedelia primordia
27 dicembre Supersound – ore 21.30, ingresso libero
Rhythm’n’blues, funk, soul music e jamaican sounds, dal ritmo rockin’ degli anni ’50 fino ai rare grooves dei ’70s!
LIVE IN PERSON, GLI EROI DEL GIRADISCHI:
DJ VIGOR: godfather of FUNK e living legend della scena hip hop/funk varesina (e non solo), vi farà fare un viaggio nella black music dei ’70s a ritmo di funk, SOUL, rare groove, breaks e suoni da ghetto blaster!
LOST&FOUND: magico duo una volta noto come Brian&Spugna, da quasi 10 anni dediti al collezionismo di 45 giri rari e originali di musica rigorosamente black anni ’50 e ’60. Dallo SKA della Jamaica al RHYTHM’N’BLUES di New Orleans fino al soul di Chicago e Detroit, due ragazzi che inseguono il sogno dei vecchi SoundSystem di Kingston e Londra!
28 dicembre Garageland con DJ Henry – ore 21.30, ingresso libero
DJ-set a cura di DJ Henry (Enrico Lazzeri), stimato esperto di musica, DJ, giornalista musicale, grande appassionato di cultura underground e talent scout dell’etichetta discografica Rocketman. serata di musica garage, popsike, beat, psychedelia, acid rock con 45 giri originali.
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