Presa una “azienda familiare vucumprà”: vendeva tarocchi su facebook
A smascherarli una ragazzina del torinese, che ha consegnato ai carabinieri la conversazione. L'indagine svolta congiuntamente da Guardia di Finanza di Gaggiolo e Carabinieri di Varese
Fingevano di vendere cellulari di ultima generazione su Facebook e su subito.it, e usavano i soldi che gli inviavano per comprare “tarocchi” di borse e abbigliamento firmato e rivenderli nei mercati e on-line: Era questa l’attività di una coppia di sposini trentenni, italiana lei senegalese lui, residenti nella cintura di Varese.
L’attività, che durava almeno dal 2014, data di inizio delle indagini, è stata smascherata da un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Gaggiolo e dei carabinieri di Varese, illustrata questa mattina dal Capitano dei Carabinieri Gerardina Corona e dal Capitano della Guardiua di Finanza Emanuele Cardia.
(Nella foto sotto)
I carabinieri stavano indagando su una truffa on-line, che riguardava soprattutto telefoni cellulari venduti ad un prezzo apparentemente molto conveniente, attraverso una pagina Facebook e su subito.it: in realtà gli acquirenti, che mandavano i soldi su un conto poste pay, non ricevevano nulla.
L’attività illecita faceva capo ad una donna, che vendeva con gli stessi canali anche merce contraffatta: è lì che l’indagine dei carabinieri si congiunge a quella della Guardia di Finanza di Gaggiolo, sulle tracce di un senegalese che faceva compravendita di merce contraffatta.
In realtà si trattava della coppia di sposini: mettevano in pratica la loro attività da casa loro, che faceva anche da magazzino della merce.
Per la loro identificazione, fondamentale è stata anche una ragazzina residente nel torinese: accortasi di qualche anomalia della pagina Facebook che poteva trattarsi di una truffa, ho telefonato al numero contenuto in quella pagina, registrando la conversazione e consegnandola poi ai carabinieri di Torino.
Le denunce per truffa raccolte dei carabinieri di Varese finora sono ben 77: ma probabilmente non è ancora finita.
La coppia è stata denunciata per truffa e contraffazione. Con loro denunciato anche un terzo complice, che custodiva i conti postepay.
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