Il corso di Giurisprudenza dell’Insubria tra i migliori in Italia
La Grande Guida Università 2016-17 stilata da Censis Servizi per il quotidiano La Repubblica pone al IV posto la facoltà dell'Insubria. Decimo il corso di medicina
Il corso di Giurisprudenza dell’Insubria tra i migliori d’Italia. Lo afferma la Grande Guida Università 2016-17 stilata da Censis Servizi per il quotidiano La Repubblica che pone al IV posto nazionale su 47 corsi analoghi il percorso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza del Dipartimento di Diritto, Economia e Culture, DiDEC, erogato a Como e Varese.
Prima a livello lombardo per giurisprudenza, l’Insubria brilla anche per il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia al 10° posto sui 37 Corsi in tutta Italia.
Un altro primato lombardo per l’ateneo è quello relativo ai Corsi di Laurea triennali afferenti al Gruppo Scientifico: infatti i Corsi di laurea triennali in Matematica, Fisica e Informatica sono all’11° posto a livello nazionale sui 41 Corsi della stessa Classe e sono i primi per la Lombardia, seguiti dalla Statale di Milano al 12°.
Molto bene anche per le lauree afferenti al Gruppo Geo-Biologico, che per l’Insubria sono tre “Biotecnologie”, “Scienze Biologiche” e “Scienze dell’ambiente e della Natura”, con un 10° posto su 37 Atenei nella stessa classe.
Nel complesso anche gli altri risultati relativi alla didattica sono soddisfacenti, ma Grande Guida Università non contempla nella graduatoria il Corso di Scienze della Comunicazione e quello in Scienze del Turismo, mentre invece valuta (e pure bene 15° su 35) il Corso di laurea in Discipline Giuridiche, che invece è disattivato dal 2013.
Il piazzamento nella graduatoria relativa ai parametri “Servizi”, “Borse”, “Strutture”, “Web” e “Internazionalizzazione” – che vede l’Università degli Studi dell’Insubria all’8° posto su 11 Atenei “piccoli”– è condizionato dalla valutazione dell’indicatore “Borse”, con 72 punti su 110. Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Professor Alberto Coen Porisini, spiega: «Grande Guida Università prende in considerazione quanti studenti beneficiano di una borsa di studio, ma sarebbe più appropriato, invece, considerare quanti studenti idonei a ricevere la borsa di studio poi la ottengono realmente. All’Università degli Studi dell’Insubria, infatti, il 100 per 100 degli studenti idonei – sulla base dei requisiti fissati da norme nazionali – ottiene la borsa di studio. Abbiamo quindi abolito la figura dello studente idoneo non beneficiario, presente in molti altri Atenei».
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