“Riprendiamoci Biumo”: il Comitato debutta tra paure e voglia di partecipazione
Primo incontro ufficiale del Comitato che si è costituito per dare voce ai cittadini di una delle castellanze più affascinanti e insieme più problematiche di Varese
Erano una settantina i residenti nella zona di Biumo che ieri sera hanno partecipato nell’Auditorium del Liceo musicale al primo incontro ufficiale del Comitato per Biumo, che si è costituito circa quattro mesi fa per dare voce ai cittadini di una delle castellanze più affascinanti e insieme più problematiche di Varese.
Il coordinatore Gabriele Bardelli ha presentato l’iniziativa, spiegando che l’obiettivo è quello di creare in primo luogo un momento di aggregazione e confronto tra gli abitanti, ma anche una rappresentanza che possa avviare un dialogo permanente con l’Amministrazione comunale e i rappresentanti delle Forze dell’ordine.
La serata si è aperta con uno sfogo collettivo, in cui quasi tutti gli intervenuti, a volte sovrapponendosi uno all’altro in modo confuso (complice la mancanza di amplificazione della sala) hanno elencato problemi, episodi più o meno sgradevoli in cui sono incappati, questioni grandi e piccole: dagli escrementi canini (e umani) al degrado di alcune strade, dalla presenza di spacciatori alla convivenza, spesso difficile, con gli immigrati che hanno numerosi punti di ritrovo nella zona, in particolare davanti alla stazione Nord e al supermercato Carrefour, ma anche nei parchi, come al Parco Perelli dove ormai anziani e bambini sono una minoranza.
Il coordinatore Bardelli ha sintetizzato gli obiettivi del Comitato in quattro punti – partendo proprio dalla richiesta di maggiore sicurezza e di interventi contro il degrado urbano – che saranno sottoposti all’attenzione dell’Amministrazione comunale, chiedendo certezza dei tempi di intervento e di risoluzione delle singole problematiche.
Alla serata è intervenuto anche Paolo Cassani, della Cooperativa Lotta contro l’emarginazione di Varese, che nel quartiere gestisce alcuni appartamenti in cui vengono accolti richiedenti asilo e che proprio a Biumo, in via Walder, ha la sua sede.
Con il suo intervento Cassani ha cercato di andare oltre l’elenco delle molte cose che a Biumo non vanno e ha messo sul piatto una prima iniziativa: «Siamo una realtà che opera in questo quartiere e ci tenevamo ad essere qui questa sera per discutere dei problemi di Biumo, ma anche per parlare di progetti – ha detto – Non ci sono solo i problemi della sicurezza e del rispetto delle regole, che pure sono importanti. C’è anche un problema di riappropriazione degli spazi e l’esigenza di organizzare iniziative che facciano rivivere il quartiere, che creino momenti di incontro, di confronto e di conoscenza».
Proprio con questi obiettivi la Cooperativa organizzerà il 28 e 29 settembre una serie di iniziative, dall’apertura della propria sede perchè i cittadini di Biumo (ma non solo) possano incontrare gli operatori e confrontarsi con loro, ad una festa in uno dei cortili di via Garibaldi.
Non mancherà un pomeriggio di giochi per i bambini proprio al Parco Perelli, un momento di riappropriazione di uno spazio che è diventato il simbolo del quartiere, dei suoi problemi ma anche della sua voglia di rinascita.
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