La sfida di Ubi Banca al Coronavirus: ascolto, procedure snelle e tanta tecnologia

Luca Gotti, direttore macroarea Bergamo Lombardia Ovest, ha partecipato alla diretta di Varesenews dedicata al tema del credito. In provincia di Varese erogati 3.000 finanziamenti fino a 25 mila euro

Accordo Ubi Banca Confartigianato

«Bisogno e responsabilità». Sono queste le due parole chiave che secondo Luca Gotti, direttore macroarea Bergamo Lombardia Ovest di Ubi Banca, devono essere tenute presenti nella modalità di fare banca, ma anche in qualsiasi altra attività, in una fase di emergenza come quella che stiamo attraversando. «Di fronte a un bisogno occorre prestare attenzione e trovare soluzioni che rispondano a quel bisogno – continua il manager di Ubi Banca -. Ma la risposta va presa con responsabilità evitando che nel lungo periodo non sia dannosa per la collettività. Questi due aspetti devono bilanciarsi e trovare questo bilanciamento è la grande sfida a cui tutti noi siamo chiamati».

Gotti ha concluso così la diretta Facebook su Varesenews dedicata al mondo del credito nella fase 2. Un richiamo etico all’intero sistema, consapevole che la crisi generata dal Coronavirus è anche la grande occasione per il sistema bancario nazionale di recuperare credibilità nell’immaginario collettivo. Le banche, in questa fase delicata, stanno infatti svolgendo un ruolo importante nella messa a terra dei provvedimenti presi dal governo per traghettare l’economia del Paese fuori dall’emergenza e nella direzione di un futuro meno incerto.

Ubi Banca detiene una sorta di record: ha erogato il 50% di tutti i crediti fino a 25mila euro a livello di sistema Italia. Una percentuale molto al di sopra della sua quota di mercato che a livello nazionale è intorno al 6%.  «Fin da subito –  spiega Gotti – ci siamo resi conto che per gestire l’emergenza i processi ordinari non avrebbero retto l’urto della dimensione operativa perché si sarebbero creati dei colli di bottiglia ingestibili. Per i 25mila euro abbiamo pensato a una procedura molto alleggerita rispetto a quelle tradizionali, soprattutto in termini di analisi e delibera. Dovevamo alleggerire senza però ridurre i livelli di attenzione e per avere quel risultato è stato fondamentale il supporto della tecnologia. Abbiamo potuto così preparare flussi importanti di richieste in modalità automatizzata verso il Mediocredito centrale. Determinante è stato anche il lavoro svolto da una nostra società interna specializzata nel supporto al credito agevolato».

«C’è stata anche l’intensità con cui i colleghi hanno lavorato le pratiche – continua Gotti -.  In smart working gestivano le richieste che arrivavano in filiale, come si dice in gergo: si sono portati il lavoro a casa. Ora quella percentuale è scesa leggermente sotto il 50% ma siamo ancora molto avanti rispetto alle altre banche». Quindi, tecnologia, processi rapidi e grande impegno da parte delle persone hanno permesso di processare un numero altissimo di pratiche e raggiungere quei risultati.

In provincia di Varese per quanto riguarda le moratorie Ubi Banca ha accolto 3.000 richieste per un totale di 400 milioni di euro a sostegno delle aziende, 2.800 richieste verso i privati, per circa 240 milioni, ed erogato 3.000 finanziamenti fino a 25mila euro.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Maggio 2020
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