Un airshow sopra Varese: le ambizioni della nuova Pro Loco

Presentato all’Ippodromo il programma estivo della nuova gestione di ProVarese: che comprende anche voli in elicottero e spettacoli teatrali nel tempio dell’ippica varesino

aermacchi airshow 2011 foto lettore luca magro

(La foto sopra è dell’Airshow del 2011 sopra l’Aermacchi – foto di Luca Magro) 
E’ stata la prima “uscita” del nuovo presidente della Pro Loco di Varese, Roberto Bianchi che, pur essendo varesino, ha vissuto tutta la sua vita professionale  a Milano e all’estero e che ha confessato, a margine della presentazione: «Per la prima volta gioco una partita in casa».

Provarese
Roberto Bianchi

Ed è stata una uscita “in grande”: con una sala ricavata nella tribuna d’onore dell’Ippodromo e con volo in elicottero finale.

Due particolari non casuali, visto che nel “programma di rilancio post Covid” della pro Loco Varese ci saranno voli in elicottero che sorvolano sacro Monte e Laghi in elicottero e spettacoli teatrali estivi organizzati proprio all’Ippodromo.

Ma il “piatto forte” é una speranza, quella di organizzare un airshow acrobatico sopra la città. «Uno di quegli eventi che raccoglie migliaia di persone» spiega.

Bianchi, già direttore marketing dell’autodromo di Monza, e ora agente di Formula 1, pensa innanzitutto a “Volare alto”, pensare in grande per una città che fino ad ora «Ho visto prevalentemente dall’autostrada».

Gli eventi estivi della Pro Loco prevedono innanzitutto  un sorvolo di Varese in elicottero «Per vedere la tua città da una diversa prospettiva, con tre differenti itinerari a scelta su Sacro Monte, Campo dei Fiori, lago di Varese»; un Air Show, originariamente programmato per il 2 giugno, ora riprogrammato per fine giugno, col sorvolo di tre aerei da addestramento basico in esibizione sopra la città con il tricolore  continua Bianchi– Realizzeremo inoltre il videoclip “Diario di una panchina” girato sulle panchine del nostro territorio sotto forma di incontro tra un affermato giornalista e una figura di eccellenza, ogni giorno diversa, che raccontano il loro rapporto con la città, e stiamo lavorando a un Camp estivo presso il Minigolf, in collaborazione con l’Associazione 23&20: un servizio delle famiglie per intrattenere, formare, educare i nostri ragazzi».

Su cosa è possibile fare all’Ippodromo, invece si è espressa Paola della Chiesa, consulente per il turismo dell’associazione: «Stiamo lavorando alla creazione di una stagione teatrale estiva in un luogo come questo: consente di dare un nuovo avvio alla cultura sfruttando un luogo che consente gli spazi imposti dal decreto Covid. La cultura è uno dei quattro capisaldi delle nostre proposte, insieme allo sport, rappresentato ora dal volo, dall’attenzione alle famiglie e alla valorizzazione del nostro territorio, che vede due siti Unesco e una natura che vale la pena di venire a vedere, e su cui dobbiamo lavorare».

Provarese

In realtà, la nuova Pro loco di Varese non ha cominciato le sue attività solo ora, ma fin dall’inizio dell’anno. «In questi ultimi mesi, non potendo realizzare gli eventi che avevamo programmato, abbiamo agito come “service” per il territorio, dando supporto ai cittadini con informazioni in tempo reale su: code ai supermercati, piatto del giorno, cambio gomme, info pandemia. Abbiamo inviato circa 26.000 messaggi whatsapp agli iscritti che oggi sono circa 700. Con il ricavato abbiamo supportato il convitto del viandante e il reparto pediatrico dell’ospedale Del Ponte – spiega Bianchi – Abbiamo pensato anche di rinnovare Pro Loco a cominciare da un nuovo logo, una nuova grafica web, un nuovo sito: www.provarese.it, e abbiamo definito le nostre finalità: che sono innanzitutto di raccogliere associati, formare volontari, difendere il territorio e le sue peculiarità, ideare e realizzare eventi con contenuto attrattivo, promuovere le tipicità di Varese e la sua gastronomia, supportare lo sviluppo di incoming turistico a favore dell’indotto economico, avviare relazioni con altre associazioni».

Con forti differenze con la gestione precedente, ma un debito di riconoscenza per l’eredità ricevuta: «Quando mi è stato chiesto se ero disponibile ad un supporto all’Associazione, non ho pensato a quello che Pro Loco può fare per me, ma a quello che posso fare io per la mia città. Nella mia vita ho avuto la fortuna di conoscere persone con punti di vista differenti, figure professionali con esperienze diverse e con entusiasmo ho accettato questa sfida – ha concluso Bianchi – Per questo desidero fare un sentito ringraziamento al consiglio direttivo costituito da Romana dell’Erba, Chicco Rossi, Giancarlo Di Ronco, che hanno sin da subito creduto al “Si può fare” e con loro alle 34 persone e consulenti che si sono unite al gruppo in modalità differenti».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Maggio 2020
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