Rientrano a scuola i docenti non vaccinati, ma non potranno stare a contatto con gli studenti
La misura, indicata dal Decreto ministeriale, ha creato malumori tra i dirigenti che sono chiamati a trovare una soluzione. L'associazione nazionale ANP parla di "beffa"
Dal primo aprile i docenti sospesi perchè non vaccinati potranno rientrare a scuola. Ma non a contatto con i ragazzi. Suona come una beffa, per i dirigenti dell’Associazione nazionale ANP, la disposizione del Decreto che rivedere le misure di contenimento della pandemia con la fine dello stato di emergenza.
Il presidente nazionale dell’ANP Antonello Giannelli è chiaro: « Non posso condividere l’idea che si sia trovata una scappatoia, un cavillo per far rientrare i no vax, sostanzialmente per non fargli fare nulla, perché queste mansioni, non a contatto con gli studenti di fatto non esistono, quindi è una finzione. Ritengo si sia trovato un escamotage per riprendere a pagargli lo stipendio senza fargli fare nulla sostanzialmente. Ma c’è di peggio, perché questo stipendio verrà pagato sottraendo risorse al rinnovo dei contratti dei docenti tutti che nella stragrande maggioranza si sono vaccinati con grande senso di responsabilità – ha evidenziato Giannelli – Un ennesimo esempio di come chi non rispetta le regole in questo Paese, venga trattato con molta più attenzione di coloro che invece le rispettano. Mi sembra una beffa nei confronti dei tantissimi docenti che invece hanno rispettato l’obbligo di vaccinale».
La disposizione ministeriale mette i dirigenti in difficoltà: dove far rientrare questi docenti? La domanda è stata sollevata anche a livello locale e il 30 marzo prossimo ci sarà un webinar di confronto tra tuti i presidi lombardi che hanno chiesto all’Ufficio scolastico di Milano quali comportamenti dovranno assumere.
« È evidente che tutti vogliamo uscire dall’emergenza, vogliamo tornare alla normalità o pensare di essere tornati alla normalità. E’ chiaro che si dovesse andare in questa direzione. – ha concluso il presidente dell’Anp – Osservo che siamo in un momento in cui i contagi crescono e io mi auguro davvero che siano state compiute tutte le valutazioni del caso, perché poi non vorrei che ci ritrovassimo di nuovo in una situazione incresciosa sul finire dell’anno scolastico”.
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