Da dieci anni sul palco, Karakorum presenta la nuova stagione: “Sempre più protagonisti sul territorio”

La compagnia teatrale gestirà per altri cinque anni lo spazio delle Piramidi e presenta una nuova e ricca stagione. "Per noi il teatro è un mezzo per mettere in discussione quello che viviamo, per poterlo capire, narrare e affrontare"

Stagione Teatrale Latitudini

«Il teatro come mezzo per mettere in discussione quello che viviamo, per poterlo capire, narrare e affrontare. Anche per le nuove generazioni». È questo l’intento con cui Karakorum Teatro presenta una nuova stagione, ricca e densa di appuntamenti, da vedere uno in fila all’altro.

Una serie di spettacoli teatrali che avranno come filo conduttore quello della realtà e della cronaca, affrontando anche fatti d’attualità che hanno sconvolto intere comunità. Le bestie di Satana (nello spettacolo “Poco più di un fatto personale”, foto sopra, qui l’intervista all’autore Marco Di Stefano) il caso di Luca Traini, l’odio e il suo propagarsi sui social, il pettegolezzo che si insidia nei piccoli paesi, ma anche il mondo della scuola, una storia di immigrazione e molto altro.

Tanti momenti di riflessione, alleggeriti dall’arte del teatro contemporaneo che spesso è capace di trattare con una buona dose di ironia e leggerezza anche temi più duri.

Si parte dunque dal 17 dicembre con lo spettacolo Leviatano (realizzato da Compagnia Carmentalia e La Confraternita del Chianti) e una storia rock che riporterà lo spettatori nel “magico” mondo degli anni Novanta e si continua fino ad aprile.

Generico 28 Nov 2022
Animali domenistici di Utovie Teatrali

«Come anticipato a fine settembre, abbiamo aspettato ad annunciare gli spettacoli di questa seconda parte di stagione teatrale perché è stata pensata insieme agli studenti di alcune scuole del Varesotto», spiegano Stefano Beghi di Karakorum Teatro. «Volevamo che il teatro fosse un mezzo per orientarsi nel mondo, soprattutto in questo periodo in cui le nuove generazioni spesso faticano a capire cosa succede intorno a loro, a partire dal conflitto ucraino, ad esempio».

Una stagione particolarmente preziosa, anche per un altro motivo: «Siamo alla nostra decima stagione, stiamo già progettando i prossimi anni e intanto possiamo dire di aver siglato un accordo con il comune di Varese per la gestione dello spazio Yak per i prossimi cinque anni. È un passaggio di presenza, struttura e continuità, oltre al tentativo di assumere maggiore istituzionalità». E annuncia quindi: «Da quest’anno programmeremo doppio: sia il venerdì sera che il sabato sera. Uno sforzo importante, che vuole dare la maggior continuità possibile della prosa a Varese».

La presentazione della stagione, che si è tenuta online, ha visto poi l’intervento dell’assessore alla Cultura di Varese Enzo Laforgia che ha sottolineato il suo legame con la compagnia teatrale, prima di tutto come spettatore: «Ricordo la prima volta che li ho incontrati, fin da subito si è capito il loro modo di muoversi nel mondo del teatro. Dopo dieci anni possiamo dire che si tratta di un’esperienza di crescita e che la scelta di destinare loro la Piramide, del quartiere Bustecche, è stata lungimirante e lo dico senza averne merito. D’altronde Karakorum Teatro ha dimostrato come un’attività culturale e legata al teatro, possa diventare un agente di trasformazione sociale, culturale e urbanistica del territorio che occupa. E non solo nel suo quartiere, ma in tutta la città, dove oggi rappresenta un soggetto conosciuto, anche grazie al fatto che ha saputo costruire delle reti».

[le foto id=1356582] Maniaci D’amore e la loro Fenomenologia di una pettegola

E proprio parlando di legami, non si può citare che il Teatro Periferico di Cassano Valcuvia, residenza teatrale con la quale la compagnia varesina condivide pensiero, progetti e attività. Così come questa nuova stagione di Latitudini che proprio questo fine settimana porterà a Gavirate lo spettacolo Un alt(r)o everest, di e con Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchin, mentre il 10 dicembre torna nel suo teatrino Liberty con “Superabile” Di Michele Eynard: «Stiamo avendo un ottimo riscontro e la stagione di teatro “diffuso” ci avvicina sempre di più al pubblico», ha commentato Dario Villa del Periferico ricordando l’importanza delle sinergie ma anche il servizio del Teatribus che permette, appunto, di arrivare a teatro in bus.

Tornando alla stagione di Karakorum, da ottobre a maggio, prevede 25 “alzate di sipario”, così come si dice in gergo, con una grande partecipazione di compagnie provenienti da tutta Italia, molte delle quali hanno raccontato proprio della nascita dei loro spettacoli durante la conferenza stampa. Vita reale, riflessione sul mondo e un pizzico di follia portano così sul palco tematiche più che mai attuali, dall’adolescenza al cambiamento climatico.

D’altronde, come ha sottolineato Stefano Beghi: «Insistiamo da sempre per un teatro vicino alle comunità, con un ruolo strategico all’interno di questa e che abbia un’ottica di sviluppo del territorio nelle quali opera. Oggi il mondo chiede al teatro di modificarsi, di adattarsi e di andare incontro alle comunità, cosa che abbiamo sempre cercato di fare ma che spesso la istituzioni non riescono a capire». E, quindi una riflessione sul taglio dei fondi da parte di Regione Lombardia alle grandi compagnie, sollecitata da una domanda dei giornalisti: «Mancano delle politiche di fondo consapevoli sul teatro, sulla sua aderenza e azione sui territori. Noi abbiamo sempre cercato di lavorare con le istituzioni, istaurando progetti strategici e non convenzionali».

E ancora. Durante l’anno verrà sviluppato il progetto “Odissee contemporanee” che prevede una serie di azioni nelle scuole, all’indagine sui bisogni dei ragazzi e la relativa rielaborazione e diffusione dei risultati, con la partecipazione di VareseNews.

Stagione Teatrale Latitudini
Leviatano di realizzato da Compagnia Carmentalia e La Confraternita del Chianti

LA STAGIONE TEATRALE 2022/2023

A spazio YAK vedremo storie e compagnie da tutta Italia: dopo l’anteprima di dicembre con gli amici di Carmentalia da Roma, i Kepler 452 da Bologna ci raccontano la loro indagine sui nuovi mostri (a partire dalla discussa questione dei morti nel Mediterraneo).

Poi i siciliani Maniaci D’amore e la loro Fenomenologia di una pettegola, e 4704 da Udine con il loro futuristico 17 selfie dalla fine del mondo per raccontare il fenomeno del cambiamento climatico. Da Macerata, Utovie Teatrali ci porteranno il loro affascinante Animali domestici sui terribili fatti di violenza del 3 febbraio 2018 che hanno visto protagonista proprio la loro città.

E poi, un grande ritorno, quello degli Eco Di Fondo che insieme a Caterpillar ci portano Sono solo nella stanza accanto, un tuffo nel mondo adolescenziale e nel conflitto sempre più attuale tra virtualità e materialità, verità e finzione. Saremo invece noi di Karakorum Teatro/La confraternita del chianti a chiudere questa stagione con la nostra nuova produzione Poco più di un fatto personale, presentata la scorsa estate a Tra Sacro E Sacro Monte, e ora pronta a partire per una lunga tournée che comincerà dal Teatro Della Cooperativa di Milano (diretto da Renato Sarti) il prossimo mese di maggio.

TUTTE LE INFORMAZIONI SULLA STAGIONE DI KARAKORUM TEATRO 

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Dicembre 2022
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