Dopo il covid e l’attacco hacker, gli screening contro i tumori riprendono a pieno ritmo

Entro la fine di febbraio saranno recuperati tutti gli appuntamenti mammografici rallentati a causa dell'attacco subito lo sorso giugno. L'adesione va ulteriormente potenziata per avviare un programma di prevenzione efficace

Centro SME

Superati i problemi legati all’attacco hacker avvenuto nel maggio 2022, l’Ats Insubria rilancia l’attività di screening : « Fondamentale per prevenire malattie oncologiche e intervenire tempestivamente con le cure» ha spiegato il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso. 

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha indicato nel cancro una delle principali cause di morte nel mondo. Nel 2020 sono morte per tumore maligno 10 milioni di persone. Anche in Italia i numeri sono allarmanti: lo scorso anno sono state effettuate 390.700 nuove diagnosi morali con prevalenza tra gli uomini. 

I tumori più frequenti sono quello della mammella : 55.700 casi, in aumento dello 0.5% rispetto al 2020; il tumore del colon retto: 48.100 casi in aumento dell’1,5%; il tumore del polmone con 43.900 nuovi casi in crescita soprattutto tra le donne ( + 3,6%);  il tumore della prostata con 40.500 casi, in aumento dell’1,5%; il tumore della vescica con 29.300 casi in crescita dell’1,7% tra la popolazione maschile e dell’1% in quella femminile. 

Dopo la crisi sanitaria collegata al Covid, Ats Insubria ha ripreso le sue tre campagne di screening: la mammografia per le donne tra i 50 e i 74 anni con chiamata ogni due anni, il sangue occulto nelle feci per uomini e donne tra i 50 e i 74 anni con controllo ogni due anni e il pap test per le donne tra i 25 e i 64 anni, ogni 3 anni che salgono a 5 se viene eseguito il test HPV DNA. 

Nel 2021 l’adesione alla campagna contro il tumore al seno ha viso l’adesione del 64,8% delle donne convocate, un dato giudicato buona ma da migliorare ulteriormente. Dopo la prima indagine, chi è risultato positivo o dubbio è stato inviato al secondo livello di indagine radiologica: il 5% è stato sottoposto a ulteriori esami.L’indagine di prevenzione per il colon retto ha visto, sempre nel 2021,  la partecipazione del 44% degli invitati e si è registrata l’individuazione di 2300 polipi a potenziale evoluzione cancerosa. Di questi 58 hanno portato alla diagnosi di tumore al colon retto.
Nel 2022  le donne che hanno aderito allo screening cervice uterina  sono state il 32,4% e di queste il 2,6% sono state richiamate per la colposcopia. 

Nel 2022 le attività di screening hanno ricevuto una grave battuta d’arresto a causa dell’attacco hacker che ha colpito il sistema gestionale di Ats Insubria: « Non abbiamo interrotto il servizio ma abbiamo dovuto procedere con le trascrizioni manuali – ricorda il direttore sanitario –  Soprattutto ci sono stati tempi molto lunghi nell’invio dei referti negativi. Abbiamo preferito accelerare sui casi a rischio per agire con tempestività, penalizzando chi presentava un risultato negativo. Ci sono state delle criticità ma abbiamo lavorato con grande sforzo». Qualche problema sui richiami di secondo livello ci sono stati a causa della carenza dei radiologi: « Sono stati però casi molto limitati, direi che si possono contare sulle dita di una mano – ha garantito la dottoressa Donadini, Direttore Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità – I radiologi sapevano di dover lavorare in velocità e hanno sempre garantito efficienza».

Ora quella fase critica è superata. I ritardi sono stati recuperati (gli screening mammografici saranno recuperati tutti entro la fine di febbraio 2023) e si pensa a potenziare gli screening: così l’obiettivo è di estendere l’invito alle donne dai 47 anni mentre per il tumore della cervice uterina quest’anno saranno coinvolte nella campagna di indagine HPV-DNA le donne tra i 25 e i 29 anni non vaccinate quando avevano 11 anni, oltre alle donne nate tra il 1960 e il 1965. 

La volontà è è anche quella di superare la sola convocazione con lettera cartacea e adottare sistemi informatici più diffusi e inclusivi: « Durante il Covid abbiamo introdotto un sistema di verifica e controlli con una piattaforma informatica – ricorda il dottor Catanoso – Abbiamo visto tutti quali vantaggi ci siano stati. Vorremmo implementare ancheil sistema delle convocazioni degli screening ma non siamo noi a decidere. Per il momento, ci atteniamo alle disposizione regionali».

Per avere  informazioni

Numero Verde Screening Colon Retto 800 317 330
Nr Verde Screening Mammografico 800 371 315
Dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 12.00

Per lo screening della cervice uterina
Tel. 031/370503 – 592 – 561
dal lunedì al giovedì ore 9.00-13.00
E-mail: centroscreening.como@ats-insubria.it

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 14 Febbraio 2023
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