A Sanremo 2023 vince Marco Mengoni

La cronaca giorno per giorno della 73esima edizione della kermesse della musica italiana

E’ andato tutto come era previsto: a vincere Sanremo 2023 è stato Marco Mengoni.
Il cantante, che ha meritatamente vinto con il brano “due Vite”, é stato infatti primo in tutte le classifiche parziali dei giorni scorsi, edha vinto anche la gara dei duetti. Non una vittoria “citofonata” dunque, ma chiesta a gran voce da chi utilizzava il televoto, e sorretta anche dall’opinione della critica. Per Marco Mengoni questa è la seconda vittoria al festival dopo quella di dieci anni fa: era infatti il 2013 quando trionfava con la sua “L’essenziale”, diventata pietra miliare della sua carriera e testo classico della musica italiana.

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Marco Mengoni vince Sanremo 2023 4 di 6

La vittoria è arrivata dopo essere stato ammesso, grazie al televoto, alla top 5, che comprendeva oltre a lui Tananai, Mr Rain, Lazza e Ultimo. Ed è stato proprio con Lazza che si è giocato, fino all’ultimo secondo, la vittoria: Tananai è arrivato in quinta posizione, Mr Rain in quarta, Ultimo (inaspettatamente) terzo.  Ora la prossima tappa per lui è rappresentare l’Italia all’Eurovision song contest, che quest’anno si svolgerà a Liverpool.

Poco prima del premio principale stati assegnati gli altri premi della critica: il premio Mia Martini è andato a Colapesce e Dimartino con Splash, cosi come il premio Lucio Dalla della sala stampa. Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo è andato invece a Coma Cose con l’Addio. Il Premio Giancarlo Bigazzi, consegnato dall’orchestra del Festival è andato invece al vincitore, Marco Mengoni.

La serata finale, sabato 11 febbraio

In un festival che è sempre rimasto al top degli ascolti e ha regalato in egual misura “perle” di impegno e di trash, la serata finale non poteva essere da meno: tanto che la “top five” della serata che Varesenews pubblica ogni giorno sul suo account Instagram è diventata per quest’ultima puntata, una “top ten”. E proprio da li proviamo ad analizzare la serata.

1. Elodie sexy Morticia

Lo so, la citiamo sempre. Ma ogni sera Elodie ha regalato mise mozzafiato. Quella della finale lo era ancora di più. C’è chi avrebbe evitato il rossetto color sanguinaccio, ma l’insieme era comunque da urlo.

2. l’esplosione di stranezze per i punti Fantasanremo

Se i bonus regalati dal FantaSanremo hanno costellato di fisime e stranezze tutta la settimana del festival, la serata della finale è stata quella che ne ha raccolto più di tutti. Tralasciando ringraziamenti, occhiali scuri e abbracci, nella serata di sabato si sono visti: ceri votivi, capezzoli incorniciati, amuleti portafortuna e scene irripetibili, che fanno parte dei prossimi momenti top.

3. L’arrivo dei Depeche Mode, dopo 30 anni

Era il gruppo straniero più atteso, soprattutto da Amadeus, che li ha, come lui stesso spiegato annunciati in radio centinaia di volte, e finalmente li accoglieva dal vivo.  I Depeche Mode si sono palesati per due pezzi, il nuovissimo “Ghosts again” e il classico “Personal Jesus”, sul palco dell’Ariston, per la gioia dei milioni di fan sparsi per il mondo. L’ultima volta c’erano stati 30 anni fa. Una esibizione attesa, ma che ha lasciato un po’ di amaro in bocca: come mai non è stata fatta loro nemmeno una piccola domandina?

4. La “scultura” di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni, co-conduttrice della serata – e “insegnante ufficiale di Instagram” per Amadeus e Morandi – ci aveva già abituato martedi con i suoi vestiti. Ma il primo outfit della finale ha avuto decisamente bisogno di una spiegazione: quella parte dorata che ricopriva il suo torace non era vernice ma una scultura. Che, naturalmente, riproduceva ancora una volta il suo busto.

5. Rosa Chemical che “si fa” Fedez

C’entra con Chiara Ferragni anche l’episodio più scandaloso del festival, che probabilmente ha fatto guadagnare davvero tanti punti a Rosa Chemical al Fantasanremo: la seduzione – volendo usare un eufemismo… – in diretta TV di Rosa Chemical nei confronti di Fedez. Nata con un twerking perlomeno ambiguo sulla sedia del famoso marito e rapper, si è conclusa con un bacio decisamente verosimile. E una discussione coniugale poco dopo. Tutto concordato? O Fedez è stato “messo in mezzo” dal nuovo personaggio che per trasgressione ha fatto impallidire Achille Lauro, che si è esibito subito dopo di lui alla Suzuki Arena?

6. Gli aneddoti di Gino Paoli

88 anni e non sentirli: non solo come interprete, ma anche come pierino della canzone italiana. E così nell’intervista al “mostro sacro” Gino Paoli, Amadeus e Morandi scoprono delle corna di Little Tony, e della gazza di Stefania Sandrelli che sa dire solo “questa è una gabbia di matti”.

7. la commozione di Madame che ringrazia Amadeus per la fiducia

Premettiamo subito: il ringraziamento ad Amadeus regalava punti al FantaSanremo. Quindi le mille carinerie che il conduttore e direttore artistico ha ricevuto in queste ore erano perlomeno provocate. Quella di Madame, però, sembrava davvero sincera: la sua partecipazione è stata a lungo a rischio, ma Amadeus le ha dato fiducia fino all’ultimo. E lei ne ha approfittato per ringraziarlo davanti a tutti.

8. La spassosa diretta di Fiorello che commenta la serata su instagram

E’ arrivata quasi per caso, dopo la mezzanotte, a margine di una diretta avviata dalla solita Ferragni sull’account di Gianni Morandi con scopi puramente formativi.  Alla fine però è diventata un happening alla Fiorello, l’apoteosi della sua partecipazione notturna al festival. Introdotta da “Beh, è stata una serata tranquilla finora…” Fiorello ha elencato tutte le cose per cui “Il CDA della Rai da lunedi cercherà lavoro” oppure “Vi siete conquistati la prima pagina di Avvenire”. Facendo riferimento a Rosa Chemical e Fedez (“Dopo tutto quello che è successo, Achille Lauro sembrava Cristina d’Avena”) ma anche agli insospettabili contenuti di Gino Paoli (“Direttore, ma ha controllato i testi di Gino Paoli prima della serata?”) e a mille altre cose piccole e grandi successe durante la finale. “S’è visto di tutto – ha concluso Fiorello – Come nemmeno nel bar di guerre stellari… “

9. I carciofi di Ornella Vanoni

Dopo Fiorello, un’altra spada  rischiava di abbattersi sulla testa di Amadeus: quella dell’ingovernabile Ornella Vanoni. In realtà, alla fine è stato solo un siparietto simpatico, dove a rimetterci sono stati solo i fiori di Sanremo. La vanoni infatti ad Amadeus non ha chiesto fiori di Sanremo, ma carciofi liguri. Lamentandosi pure che nel mazzo ce ne fossero solo una decina: “Solo 10? Siete più tirchi coi carciofi che coi fiori”

10. Il pensiero di Marco Mengoni alle donne che non sono arrivate in finale

L’ultimo momento degno di nota è stato alle battute finali del festival, e ha mostrato il bel carattere, prima ancora della bella voce, di Marco Mengoni. Quando ha ricevuto il premio infatti, il suo primo pensiero è stato per le “tante donne che hanno cantato su questo palco, che avevano pezzi bellissimi e sono state bravissime, ma che non sono arrivate in finale”. La nota più stonata del quintetto dei finalisti infatti era che era formato di soli uomini, pur essendoci in gara personalità fortissime come quelle di Giorgia, Madame, Elodie.

Con gli ultimi momenti top, anche la settimana di Sanremo si è conclusa. L’ultima immagine è di Gianni Morandi armato di scopa che rassetta il palco dell’Ariston dopo una settiana davvero strordinaria: tra scandali veri e farsi, siparietti, ironia e una valanga di musica davvero per tutti.

LE ALTRE SERATE

Venerdì 10 febbraio, quarta serata

A condurre la serata dei duetti e delle cover con Amadeus e Gianni Morandi, è stata l’attrice Chiara Francini, volto noto nelle serie tivu e nelle pubblicità, che con grande verve tutta toscana e una bella dose di simpatia ha tenuto testa ai due conduttori. Dal punto di vista della professionalità, è stata senza dubbio la più brillante.

La serata è stata occupata prevalentemente dai 28 duetti, che hanno avuto nanche importanti ospiti. Uniche variazioni, l’appuntamento con Peppino Di Capri, che ha ricevuto un premio alla carriera: «Erano tanti anni che lo aspettavo – ha commentato l’83enne compositore e cantante- Meglio tardi che mai». l miniconcerto alla Suzuki arena nella sera di venerdì è stato con la Rappresentante di Lista, mentre il concerto nella costa Smeralda è stato con Takagi e Ketra. Tra le presentazioni Rai, c’è stata quella con il cast della serie Mare fuori e un momento è stato dedicato anche al giorno del ricordo, con la lettura di Amadeus di un brano de “La ragazza con la valigia”.

Il resto del tempo è stato impegnato nei tanti duetti, che provo a “recensirvi” uno per uno.

Ariete con Sangiovanni: Centro di gravità permanente
I due giovanissimi cantautori sono stati i primi a cantare, confrontandosi con la storia della musica italiana. Purtroppo però ne hanno fatto una versione “balneare” che ha fatto perdere gran parte del suo fascino. Troppo acerbi per interpretarla con criterio, anche se Ariete si professa fan di Battiato.

Will e Michele Zarrillo: Cinque giorni
Un grande classico sanremese interpretato da un giovanissimo e dall’autore della canzone, Michele Zarrillo, che peraltro detiene il record di partecipazioni a Sanremo e che anche quest’anno è riuscito, in questo modo, a salire sul palco dell’Ariston. Interpretazione fedele e piacevole.

Elodie e Big Mama: American woman
Grandissima presenza scenica, per un arrangiamento un po’ guazzabuglio di un grande classico degli anni 70 cantato da due voci che non si dimenticano. Effetto positivo, grazie anche all’energia di Elodie e Big Mama, che potrebbero cantare anche l’elenco del telefono con risultati dignitosissimi.

Olly e Lorella Cuccarini: La notte vola
Una gran bella cover, molto diversa dall’originale: una vera versione moderna che ha incassato anche il plauso della Cuccarini stessa, che si è limitata a fare da comprimaria e ballerina dell’operazione del giovane artista.

Ultimo ed Eros Ramazzotti, medley
Davvero interessante il loro duetto, incentrato su tre delle canzoni di Eros Ramazzotti tra le piu suggestive, riprodotte con fedeltà agli originali. Ultimo era assolutamente “in bolla” con un risultato notevole.

Lazza ed Emma: La Fine
A interpretare il pezzo di Nesli con Lazza, c’è Emma e la Marzadori, primo violino della Scala. Hanno interpretato una versione lirica decisamente apprezzabile.

Tananai e Biagio Antonacci: Vorrei cantare come Biagio
Una bella idea ben interpretata: Tananai ha cantato con Biagio Antonacci la canzone di Simone Cristicchi che si intitola“Vorrei cantare come Biagio Antonacci”. E’ venuta benissimo.

Shari e Salmo in un medley di Zucchero
Insieme fanno una bella interpretazione di alcuni grandi classici, come “Un diavolo in me”.

Grignani e Arisa: Destinazione paradiso
Grande lavoro di sostegno di Arisa nei confronti di un Grignani parecchio provato. La più grande ovazione l’ha ricevuta però Peppe Vessicchio che ha affiancato il loro direttore d’orchestra. Alla fine, coinvolgendo tutto il pubblico, si è trasformato in un grande happening. Ma che fatica….

Leo Gassmann ed Edoardo Bennato: medley
Il giovane Gassmann regge bene il confronto con Edoardo Bennato e alcuni dei suoi più grandi classici.

Articolo 31 e Fedez: medley degli Articolo 31
Un bell’happening degli amici ritrovati: non solo JAx e Dj Dad, ma anche JAx e Fedez. Bel casino e Bella festa

Giorgia ed Elisa: Luce, Di sole e d’azzurro
Una gara vocale pazzesca tra due regine della musica italiana, che si confrontano con due pezzi uno di Elisa e uno di Giorgia. Bravissime entrambe, ma forse vince, di misura, Elisa

Colapesce e Dimartino con Carla Bruni: Azzurro
La sensazione che Colapesce e Dimartino prendano tutti noi per i fondelli non manca nemmeno in questa operazione, fatta con una sfiatatissima quanto affascinante Carla Bruni. Ovviamente, tutti a cantare una delle più famose canzoni italiane al mondo. Un consiglio a Carla Bruni: basta con i ritocchi, si comincia a non riconoscerla più.

I Cugini di campagna e Paolo Vallesi: La forza della vita, Anima mia
Anche qui, due canzoni appartenenti ai due artisti. Funziona, tutti carini, divertente rivedere Vallesi dopo tanto tempo, ma nulla più.

Marco Mengoni / Kingdom choir: Let it be
Mengoni in una insolita versione da cantante solista di coro gospel: funziona e si diverte. Grande cover dei Beatles, premiata anche dal televoto. Mengoni era felice come un bambino.

Gianmaria e Manuel Agnelli: Quello che non c’è
Un duetto in casa XFactor: il ragazzo che è arrivato secondo nell’ultimo XFactor dove Manuel Agnelli è stato giudice, rende omaggio al rock degli afterhours. Vabbè, promossi ma senza entusiasmo.

Mr. Rain e Fasma: Qualcosa di grande
Quella che con gli anni è diventata una canzone intramontabile e bellissima, interpretata con un’anima elettronica e rap. Diversa, ma affascinante. promossa.

Madame / Izi: Via del campo
Un esempio di ventenni che trattano con rispetto un caposaldo della canzone italiana: Madame con De André batte Ariete 2 a zero

Coma cose / Baustelle: Sarà perché ti amo
Diretti dal nostro Vittorio Cosma, una cover solo lievemente rock, ma parecchio simile all’originale. Si fa ascoltare ma non va oltre

Rosa Chemical / Rose Villain: America
un’interessante versione che mette l’accelleratore al tasso di trasgressione che la canzone di Gianna Nannini ha sempre avuto, fin dalla sua pubblicazione. Rosa Chemical grande performer

Modà /Vibrazioni : Vieni da me
due band che si ricordano l’una dell’altra: i Modà e le Vibrazioni. Il risultato è ottimo.

Levante con Renzo Rubino: Vivere
Una bella versione del brano di Vasco Rossi. L’unico difetto è che non è un duetto: Renzo Rubino si limita ad accompagnare una Levante “mangiapalco” al pianoforte.

Oxa / Ilrjard Shaba: Un’emozione da poco
Bel revival di se stessa, ma non un duetto, se come duetto si intende tra due umani. Pazzesca invece la gara di virtuosismo tra la sua voce e il violoncello

Sethu / Bunker 44: Charlie fa surf
Una versione “casino” cantata da tanti ragazzi di oggi della canzone dei Baustelle, che ha ormai 15 anni. Bravi

LDA / Britti: Oggi sono io
Il figlio di Gigi mostra un carattere personale confrontandosi senza paura con Alex Britti. Promosso

Mara Sattei e Noemi: L’amour toujours
Affascinante versione della hit di Gigi d’Agostino: merita di essere scippata e riprodotta dalle radio e da spotify

Paola e Chiara con Merk e Kremont: medley dei loro successi
Gigantesca autocitazione con l’aiuto di due dj, che suscita una domanda “Ma quanti successi hanno fatto queste due qui?” la risposta è: “ una valanga”.

Colla Zio con Ditonellapiaga: Salirò
Simpaticissima versione della canzone sanremese di Daniele Silvestri: tutti promossi

La classifica della serata dei duetti ha visto vincitore Marco Mengoni e la sua”Let it be” contata con il coro gospel. Al secondo posto Ultimo e la sua performance con Eros Ramazzotti, al terzo Lazza con Emma al quarto Giorgia con il suo impressionante duetto con Elisa e al quinto Mister Rain e la sua personale versione di “C’è qualcosa di grande”. Sesto posto a pari merito per tutti gli altri.

A fine serata è arrivata anche la classifica dei primi 5 alla fine della quarta serata, e dopo la seconda serata di televoto: al primo posto resta Marco Mengoni con “Due Vite”, al secondo posto Ultimo con “Alba”, al terzo posto Lazza con “Cenere”, al quarto Mr Rain con “Supereroi” e al quinto Giorgia con “Parole dette male”.

Giovedì 9 febbraio: terza serata

Si sapeva già dall’inizio che questa sarebbe stata la serata più lunga di tutte, se si eccettua la finale: era quella in cui tutti i cantanti – ventotto!!!! – ripresentavano la loro canzone, e già questo avrebbe riempito tutta la serata.

Ma a questo si sono aggiunti anche altri “piatti forti” che hanno reso la serata un pranzo di nozze della musica. A partire dalla presenza dei Måneskin che hanno letteralmente fatto un miniconcerto (quattro brani in tutto) sul palco dell’Ariston, perdipiù con un ospite d’eccezione: uno dei chitarristi migliori del mondo, Tom Morello.

Ma ha riempito la serata anche il ritorno di Massimo Ranieri, che ha presentato il suo nuovo pezzo, sorprendentemente “da ragazzino” dal titolo “Lasciami dove ti pare”. E ha preso uno spazio di riflessione, come già avvenuto con Chiara Ferragni e Francesca Fagnani, anche la coconduttrice della serata, una sorprendentemente spigliata Paola Egonu: che non solo è una campionessa di pallavolo, ma si è rivelata anche una ragazza che “tiene il palco” con grande naturalezza.

Sanremo 2023, la terza serata

Un’altra gradita deviazione nella serata è stato l’omaggio ai sessant’anni di una canzone amatissima dagli italiani, “Fatti mandare dalla mamma”. che è stata reinterpretata sul palco dal sempreverde Gianni Morandi, che l’ha lanciata, e da un suo brillante emulo ventenne, Sangiovanni.

Per quanto riguarda la gara, da segnalare oggi è stato è il gesto da “cuore di panna” di Lazza, che ha regalato i fiori di Sanremo al sua mamma, cercandola in giro per tutta la platea. Un gesto che gli avrà anche fatto guadagnare punti al Fantasanremo, ma che è stato il massimo momento di commozione della serata.

Sanremo 2023, la terza serata

Alla fine della terza puntata, ecco i primi 5 nomi della classifica generale, la prima con attivo il televoto popolare.  Un cambiamento che ha stravolto la classifica, tranne che nella primissima posizione: Marco Mengoni infatti continua saldamente a stare al vertice, e nella serata è stato l’unico che si è guadagnato una standing ovation dal palco dell’Ariston.

La classifica dopo la terza serata:

1. Marco Mengoni – Due Vite
2. Ultimo – Alba
3. Mr. Rain – Supereroi
4. Lazza – Cenere
5. tananai – Tango

Mercoledì 8 febbraio: seconda serata

Comincia in maniera decisamente più rilassata la seconda serata del festival di Sanremo, mercoledì 8 febbraio. Un Gianni Morandi che si presenta scopettando gli avanzi del disastro di Blanco rende già l’idea di come sarà la puntata, un po’ più serena di quella iniziale.

La co conduttrice, poi, è Francesca Fagnani, nota per il suo programma di seconda serata “Belve” dove spicca per le domande “cattive”: ma non graffia, e conduce con una certa bravura ma senza scosse.

In compenso, la quota “vecchie glorie” e “reunion” della serata tocca livelli altissimi: innanzitutto con la “temporary band“ formata da Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano, che ha cantato alcuni dei loro principali successi, con tanto mestiere fiato e capacità. AlBano in particolare che ha “in tasca” una incredibile quantità di acuti, che sembrano fatti apposta per rispondere allo scarso fiato dei componenti dei Pooh della prima serata.

Sanremo 2023, la seconda serata
Amadeus con Francesca Fagnani

Ma in quota “reunion eccezionali” ci sono anche due gruppi in gara: innanzitutto gli Articolo 31, cioè J-Ax e DJ Jad, che si sono riuniti sul palco di Sanremo dopo una separazioine decennale: un ritorno quasi commovente, che ha provocato in JAx anche una lacrimuccia. Molto atteso anche il ritorno di Paola e Chiara dopo tanti anni: un ritorno reso particolarmente scenografico dalla spettacolare coreografia di Luca Tomassini (Sulla canzone, invece, non ci pronunciamo).

Bravi e coinvolgenti, considerato che già erano passate le 11 di sera, anche i superospiti Black Eyed Peas. Ma la vera rivelazione della serata è stata Bruno, corista dell’orchestra di Sanremo che ha fatto da traduttore e intrattenitore della band, con un “fluent english” che ha colpito chi guardava la tivu e fatto impazzire la band, che l’ha salutato improvvisando un jingle con il suo nome. Chissà se continuerà a rendere il suo servizio nei prossimi giorni, per esempio con i Depeche Mode sabato…

Sanremo 2023, la seconda serata
Bruno con i Black Eyed Peas

Da segnalare nella serata anche l’esibizione di Giorgia, che con Marco Mengoni ha accettato la sfida di presentarsi in gara invece che come superospite come ormai sarebbe stato naturale: la sua “Parole dette male” non ha avuto la stessa fortuna dell’esibizione di Mengoni, ma è stata particolarmente apprezzata, cosi come l’esibizione fuori gara di Nek e Francesco Renga.

Per la serie “preoccupazioni per Amadeus” va infine segnalato il rap “d’attualità” di Fedez che ha cambiato il testo della sua “Problemi con tutti” aggiungendo alcune frasi che provocheranno in Parlamento diverse interrogazioni, visto che hanno coinvolto un ministro, un viceministro e il Codacons. Il cantante e autore si è assunto subito dopo l’esibizione, avvenuta su una Nave Costa ormeggiata nel porto di Sanremo, tutta la responsabilità delle sue parole, che ha ribadito in un post sul suo account Instagram che potete trovare qui.

Sanremo 2023, la seconda serata
Pegah e Drusilla Foer

Tra i momenti di impegno sociale invece va infine ricordato l’intervento della giovane studentessa italiana di origini iraniane Pegah, che ha recitato – con l’aiuto di Drusilla Foer – una canzone di un artista iraniano perseguitato che ha ricordato quali libertà sono state dimenticate nel loro paese e per cosa stanno lottando tanti giovani in questi mesi nel loro paese.

Ecco la top five della seconda serata:

  1. Colapesce e Dimartino – Splash
  2. Madame – Il bene nel male
  3. Tananai – Tango
  4. Lazza – Cenere
  5. Giorgia – parole dette male

Nella serata c’è stata anche la prima Top Five generale:

  1. Marco Mengoni – Due vite
  2. Colapesce e Dimartino – Splash
  3. Madame – Il bene nel male
  4. Tananai – Tango
  5. Elodie – Due vite

LA SECONDA SERATA DEL FESTIVAL

L’ordine di esibizione degli artisti

WILL
MODA’
SETHU
ARTICOLO 31
LAZZA
GIORGIA
COLAPESCE DIMARTINO
SHARI
MADAME
LEVANTE
TANANAI
ROSA CHEMICAL
LDA
PAOLA & CHIARA

Martedì 7 febbraio: prima serata

La prima serata di Sanremo ha regalato già molti “brividi”:  e non solo quelli cantati da Mahmood e Blanco, che sono ritornati da superospiti al festival della canzone Italiana, dopo la vittoria – e la fama internazionale – arrivata con il Sanremo  dell’anno scorso.

Ad aprire il festival  – dopo un doveroso minuto di silenzio per le vittime del terremoto tra la Turchia e la Siria – Nientemeno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ascoltato Gianni Morandi cantare l’Inno d’Italia e  Roberto Benigni recitare e spiegare alcuni articoli della Costituzione italiana.

Poi è arrivata la co-conduttrice e star della serata: Chiara Ferragni, che ha affidato ai suoi quattro cambi d’abito le sue dichiarazioni culturali e di indipendenza. Tutti e quattro firmati da Dior, e in particolare prodotti e realizzati specificamente per l’occasione dal direttore creativo di Dior Maria Grazia Chiuri e dal creatore del Brand Chiara Ferragni FabioMaria D’Amato, sono stati altrettanti manifesti di indipendenza femminile: il primo, un classicisssimo vestito nero “alla Dior” aveva una stola bianca con scritto “Sentiti Libera”: di vivere la propria vita. Una stola che in pochi minuti è stata moltiplicata in decine di meme, alcuni dei quali li abbiamo raccolti in una galleria.

Il secondo vestito aveva addirittura un “effetto nudo” credibilissimo: in paillettes color carne, aveva disegnati in maniera realistica il suo seno e i suoi addominali. Indossando quel vestito, la Ferragni ha letto una lettera alla se stessa bambina, che la ìncitava a non temere la vita.

Il terzo outfit, un peplo con ricamate sopra alcune delle frasi ingiuriose che rivolgono alla influencer, ha introdotto la presidentessa e le volontarie dell’associazione “Dire” contro la violenza alle donne, associazione che Chiara Ferragni sostiene da anni. Mentre l’ultimo vestito era fatto come una gabbia, dove il corpo delle donne è imprigionato.

L’ultima buona azione della serata della Ferragni, infine, è stata però quella di aprire l’account Instagram personale di Amadeus il quale, da vero boomer, sfruttava ancora il terribile account di coppia aperto con la moglie Giovanna. In pochi minuti @amadeusonoio ha raggiunto centinaia di migliaia di followers.

Sanremo 2023, la prima serata

Tra i superospiti della serata anche i Pooh in una eccezionale reunion, che ha compreso anche Riccardo Fogli: sfiatati ma sempre iconici, hanno annunciato il loro concerto di luglio a San Siro. Ospite di mezzanotte anche Blanco, che – travolto dai problemi tecnici che hanno reso impossibile ascoltare la sua voce  – ha dato di matto e ha fatto fuori il letto di rose che decorava il palco della sua esibizione.

Sanremo 2023, la prima serata

Tra le esibizioni in gara, da sottolineare l’esordio di Marco Mengoni in gara, superosannato, la mise da struzzo sexy di Elodie, i cugini di campagna. A fine serata la prima provvisoria Top Five: eccola.

Top five della prima serata

1. Marco Mengoni
2. Elodie
3. Comacose
4. Ultimo
5. Leo Gassman

Tutti i Big in gara nella prima serata

Anna Oxa con la canzone Sali (Canto dell’anima)
Gianmaria con la canzone MOSTRO
Mr Rain con la canzone Supereroi
Marco Mengoni con la canzone Due vite
Ariete con la canzone Mare di guai
Ultimo con la canzone Alba
Coma_cose con la canzone L’addio
Elodie con la canzone Due
Leo Gassman con la canzone Terzo cuore
Cugini di Campagna con la canzone Lettera 22
Gianluca Grignani con la canzone Quando ti manca il fiato
Olly con la canzone Polvere
Colla Zio con la canzone Non mi va
Mara Sattei con la canzone Duemilaminuti

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 11 Febbraio 2023
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