Busto Arsizio
Giornata mondiale dell’autismo: convegno sul sentiero blu
L’appuntamento è per il 9 aprile in Sala Tramogge ai Molini Marzoli
Continuano le iniziative organizzate dall’amministrazione comunale, in particolare dagli assessorati alle Politiche educative, guidato da Cinzia Daniela Cerana , e all’Inclusione sociale e salute, guidato da Paola Reguzzoni, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Dopo il momento di festa che si è svolto sabato scorso al Museo del tessile, il 9 aprile ai Molini Marzoli è in programma un convegno dedicato all’approfondimento e alla riflessione sulle tematiche dell’autismo. «È stato davvero un giorno di festa, lo scorso 2 aprile, qui a Busto. Per celebrare la Giornata Mondiale della consapevolezza dell’autismo, infatti, gli enti e le associazioni del territorio, hanno scelto un pomeriggio di gioia, portando al museo un laboratorio multiforme – tutto giochi, esperienze, arti e sport – all’insegna dell’inclusione e della condivisione. Un momento di leggerezza che ha anche lanciato un messaggio chiaro a un numero sempre crescente di famiglie. A Busto c’è chi saprà darvi una mano, e saprà farlo come si deve, non solo dal punto di vista medico. E i vostri figli, ognuno con i propri tempi, saranno accompagnati a conquistare sempre più tasselli di indipendenza» afferma l’assessore Cerana.
La festa e le buone intenzioni non volevano però nascondere le difficoltà quotidiane di tanti ragazzi – o delle stesse associazioni – né l’aumento delle diagnosi, ma anche degli approcci virtuosi, e quindi la necessità di fare di più e ancora. E che non sarà comunque abbastanza. Il momento della riflessione e dell’approfondimento è stato solo rimandato – quasi a sottolineare che una giornata all’anno non può proprio bastare – e andrà in scena in Sala Tramogge, ai Molini Marzoli, sabato 9 aprile a partire dalle 9.30.
«Ciò che ci preme sottolineare, e lo faremo anche durante il convegno, è la necessità che le famiglie siano accompagnate nella gestione delle complesse problematiche legate all’autismo sin dal primo momento, quello, estremamente doloroso, della diagnosi – commenta Reguzzoni -. Da parte nostra siamo impegnati a cogliere tutte le opportunità per aiutare questi ragazzi a diventare sempre più autonomi, a intraprendere un percorso di vita piena, con la loro dignità e i loro tempi. Vogliamo insomma di alleviare la preoccupazione del “dopo di noi» che i genitori vivono costantemente dal momento della diagnosi”. Tra i relatori, alcuni rappresentanti e consulenti delle associazioni e dei centri diurni disabili che hanno animato il pomeriggio del 2 racconteranno la quotidianità dei loro percorsi e le specificità delle proprie avventure, mentre due esperte – Charlotte Kilstrup-Nielsen e Patrizia Baffi – faranno il punto sui processi e sui progressi della ricerca scientifica, da una parte, e dall’altra sullo stato dell’arte sui finanziamenti e sulle prospettive normative nella nostra Regione.
Ad aprire i lavori, che saranno moderati da Luca Montani, autore ed esperto di comunicazione pubblica, un’ospite speciale, Margherita Ferracuti, autrice di “Fra le nuvole”, una favola toccante e delicata che nei prossimi giorni sarà regalata alle scuole cittadine, ai “grandi” delle scuole dell’infanzia e agli alunni del biennio delle primarie. «L’invito rivolto agli insegnanti è quello di trasformare questo “volo attraverso lo spettro” in uno strumento di lavoro per aiutare bambini e ragazzi a non fermarsi davanti a una diagnosi, ma a riconoscere ogni compagno nelle sue sfaccettature e a imparare a interagirvi, perché dietro a qualunque sigla o diagnosi ci sono solo degli altri bambini» continua Cerana.
Il mondo della scuola sarà, infatti, l’ospite d’onore in platea, perché l’intento di questa settimana – e del convegno nello specifico – è proprio quello di creare un ponte quotidiano tra loro e le famiglie del territorio, anche grazie alle sensibilità e alle professionalità che già animano e impreziosiscono il “nostro” sociale. Anche il titolo scelto per l’appuntamento, “Sul sentiero blu”, è uno stimolo lanciato alle scuole cittadine, e nello specifico alle secondarie e alle superiori. L’omonimo docu-film uscito a fine febbraio per la regia di Gabriele Vacis, potrebbe essere il loro spunto di riflessione e lavoro, con un ciclo di proiezioni e incontri che tenga viva l’attenzione sul tema, proprio quando l’età dei ragazzi si fa più complicata, e moltiplichi le occasioni di capire e capirsi.