Turate (CO)
Voglio la luna in scena a Turate per i bambini, tra poesia e comicità
Lo spettacolo dell’associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, vincitore degli Eolo Awards 2013 in scena domenica 15 gennaio alle ore 16.30 all’Auditorium
Il primo spettacolo del 2023 della XVIII rassegna di teatro per grandi e piccini “C’era una volta e quindi ancora c’è” a cura di Eccentrici Dadarò è Voglio la Luna, dell’associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, in scena domenica 15 gennaio alle ore 16.30 all’Auditorium di Turate (all’angolo tra via Cadona e via Galilei).
Lo spettacolo è stato vincitore degli Eolo Awards 2013.
Il protagonista è Fabio. Gioca nella sua cameretta, ma non è tranquillo. Gli pesano i comandi, raccomandazioni e rimproveri della mamma e sembra che le cose non vadano mai come lui vorrebbe.
Una notte però, come per magia, viene svegliato da un soffio di vento: la luna è venuta a trovarlo, bellissima, grande, luminosa. Giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare. Fabio non è mai stato così felice. Decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla in camera sua.
Gli sembra che tutti i suoi problemi siano finiti per sempre, solo che Fabio non sa che nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati. Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri. E con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini.
La storia è portata in scena da Fabio Spadoni, il protagonista, e da Simone Guerro e Silvia Barchiesi che accompagnano la narrazione con musica dal vivo e scene di teatro di figura con pupazzi e ombre.
La drammaturgia è di Lucia Palozzi, mentre ideazione e regia sono di Simone Guerro che sul sito dell’associazione racconta: “L’idea di questo spettacolo nasce dall’incontro con Fabio, un ragazzo affetto dalla sindrome di Down. Fabio ha uno sguardo aperto al mondo come quello dei più piccoli e la capacità di credere che se si vuole davvero qualcosa sia possibile ottenerla. Per questo non poteva essere che lui l’unico interprete di questa storia, che in sé racchiude il senso più profondo della nostra operazione: rendere una cosa impossibile possibile. Fabio ci ha detto che voleva fare l’attore e ha costruito con noi il suo clown, la sua maschera, esaltando le caratteristiche della sua personalità e sviluppandola su registri comici, creando un personaggio unico, la cui simpatia è pari solo alla poeticità, donando a una storia “normale” la fragile e incomprensibile bellezza della vita”.
Per maggiori informazioni scrivere a info@glieccentricidadaro.com oppure 344 0136694.
Ingresso a 3 euro, posto unico.