Morazzone
“Testimoni di un esodo”, a Morazzone nel Giorno del ricordo le storie degli esuli istriani
Mercoledì 8 febbraio alle 21 alla sala Mazzucchelli della Biblioteca comunale la presentazione del libro con dodici testimonianze raccolte di prima mano dai nipoti di esuli istriani che nel 1943 hanno dovuto fuggire dalla loro terra lasciando tutto ciò che avevano
Mercoledì 8 febbraio in occasione del Giorno del ricordo, verrà presentato il libro “Testimoni di un esodo” di Donatella Salambat e Alberto Comuzzi, edito da Mimep Docete.
L’appuntamento è per le ore 21 nella Sala Mazzucchelli della Biblioteca comunale, in via XXVI Agosto 6. Con gli autori ci saranno Pier-Maria Morresi presidente presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e Loris Velati, giornalista e moderatore della serata.
«In vista dell’importante celebrazione della Giornata del ricordo che si terrà il 10 febbraio, data in cui vengono ricordati i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, come amministrazione comunale ci siamo attivati per poter organizzare questa serata, vista l’importanza della tematica che verrà trattata – spiega il vicesindaco Federico Fantoni – Con la legge n. 92 del 2004 la Repubblica italiana riconosce il 10 febbraio quale “Giornata del ricordo” per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Aderiamo con questa serata per diffondere la conoscenza di quei tragici eventi in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Ringrazio anticipatamente i relatori e tutti i citatdini che parteciperanno, dato che per troppo tempo la tragedia degli esuli è stata trascurata e dimenticata».
Nel libro dodici testimonianze raccolte di prima mano dai nipoti di esuli istriani che nel 1943 hanno dovuto fuggire dalla loro terra lasciando tutto ciò che avevano. Spesso per pudore o paura non raccontavano nemmeno la loro tragedia temendo di non essere creduti.
I nipoti hanno saputo tener viva la memoria di questa tragica vicenda facendosi raccontare episodi e svolgimenti sia del loro viaggio che dell’arrivo nei campi profughi e della non sempre cordiale accoglienza ricevuta. Ma c’è sempre una forza che spinge alla rinascita, nel volume ci sono anche testimonianze di come, anche nelle condizioni più difficili tante di queste persone hanno saputo ricrearsi dei rapporti e delle attività in modo da integrarsi nel nuovo territorio.
Ingresso libero