gentile Assessore
sono una varesina non più giovincella, ho visto diversi cambiamenti in ambito di igiene urbana ma MAI prima d’ora ho assistito a qualcosa di tanto indegno per una città che vorrebbe ergersi ad esempio di innovazione in ambito ambientale.
Varese aveva un servizio di raccolta rifiuti che funzionava, sicuramente bisognoso di innovazione e adeguamento ai cambi di abitudine di una società in evoluzione, ma certamente funzionante in termini pratici.
Sarebbe bastato che nella stesura degli elaborati che costituiscono ora parte del contratto con l’impresa Sangalli si fosse privilegiato il senso pratico e non il rispetto dell’ideologia.
Non era certo necessario sostituire (a spese dei cittadini in termini di valore della concessione) i contenitori per la raccolta rifiuti di cui era già stata verificata l’idoneità perchè non è la dimensione del mastello o del sacco che determinano la quantità di spazzatura prodotta ma l’educazione del cittadino e le singole esigenze.
Potrà anche essere vero che la raccolta dell’indifferenziato ha fatto registrare un calo di quantità ma ci si è chiesti dove è andato a finire ciò che manca all’appello? Molto probabilmente e giustamente nei contenitori della carta e del vetro che voi avete scelto di ridimensionare.
ieri sera il Consiglio Comunale ha visto la partecipazione di cittadini, in particolar modo esercenti di attività di ristorazione, che non solo non hanno avuto risposta alla loro richiesta di aiuto ma si sono sentiti presi in giro al punto di uscire dalla bellissima Sala Consiliare con la delusione negli occhi che lei probabilmente, troppo presa a difendere l’indifendibile, non ha potuto notare.
Viene spontaneo domandarsi per quale motivo non ha voluto nemmeno prendere in considerazione le richieste e le proposte di cui si è fatto portavoce Stefano Clerici, frutto di studio, valutazione e ascolto. Se il passaggio in commissione non ha dato risultati perchè restare ancora insensibili alle richieste di aiuto dei cittadini che il Consiglio Comunale è chiamato a rappresentare?
La prima cosa che ha detto quando ha iniziato il suo intervento è stata: “Consigliere Clerici deduco che le piace sentirmi parlare visto che ripete qui le stesse domande fatte in commissione”. Ha pensato anche solo per un momento che se le vengono ripetute le stesse domande è perchè lei ancora non ha saputo o voluto dare una risposta? E se avesse davvero prestato la dovuta attenzione invece che limitarsi ad attendere il momento in cui pronunciare il suo scontato “parere contrario” si sarebbe accorta che gli argomenti erano molti di più di quelli discussi in commissione perchè la situazione invece che migliorare è peggiorata.
Dovrebbe farsi qualche giro in città, come ha fatto qualcuno stamane alle 11.00 (ben oltre l’orario entro cui la raccolta deve essere completata) per vedere la spazzatura buttata per strada.
gentile Assessore
sono una varesina non più giovincella, ho visto diversi cambiamenti in ambito di igiene urbana ma MAI prima d’ora ho assistito a qualcosa di tanto indegno per una città che vorrebbe ergersi ad esempio di innovazione in ambito ambientale.
Varese aveva un servizio di raccolta rifiuti che funzionava, sicuramente bisognoso di innovazione e adeguamento ai cambi di abitudine di una società in evoluzione, ma certamente funzionante in termini pratici.
Sarebbe bastato che nella stesura degli elaborati che costituiscono ora parte del contratto con l’impresa Sangalli si fosse privilegiato il senso pratico e non il rispetto dell’ideologia.
Non era certo necessario sostituire (a spese dei cittadini in termini di valore della concessione) i contenitori per la raccolta rifiuti di cui era già stata verificata l’idoneità perchè non è la dimensione del mastello o del sacco che determinano la quantità di spazzatura prodotta ma l’educazione del cittadino e le singole esigenze.
Potrà anche essere vero che la raccolta dell’indifferenziato ha fatto registrare un calo di quantità ma ci si è chiesti dove è andato a finire ciò che manca all’appello? Molto probabilmente e giustamente nei contenitori della carta e del vetro che voi avete scelto di ridimensionare.
ieri sera il Consiglio Comunale ha visto la partecipazione di cittadini, in particolar modo esercenti di attività di ristorazione, che non solo non hanno avuto risposta alla loro richiesta di aiuto ma si sono sentiti presi in giro al punto di uscire dalla bellissima Sala Consiliare con la delusione negli occhi che lei probabilmente, troppo presa a difendere l’indifendibile, non ha potuto notare.
Viene spontaneo domandarsi per quale motivo non ha voluto nemmeno prendere in considerazione le richieste e le proposte di cui si è fatto portavoce Stefano Clerici, frutto di studio, valutazione e ascolto. Se il passaggio in commissione non ha dato risultati perchè restare ancora insensibili alle richieste di aiuto dei cittadini che il Consiglio Comunale è chiamato a rappresentare?
La prima cosa che ha detto quando ha iniziato il suo intervento è stata: “Consigliere Clerici deduco che le piace sentirmi parlare visto che ripete qui le stesse domande fatte in commissione”. Ha pensato anche solo per un momento che se le vengono ripetute le stesse domande è perchè lei ancora non ha saputo o voluto dare una risposta? E se avesse davvero prestato la dovuta attenzione invece che limitarsi ad attendere il momento in cui pronunciare il suo scontato “parere contrario” si sarebbe accorta che gli argomenti erano molti di più di quelli discussi in commissione perchè la situazione invece che migliorare è peggiorata.
Dovrebbe farsi qualche giro in città, come ha fatto qualcuno stamane alle 11.00 (ben oltre l’orario entro cui la raccolta deve essere completata) per vedere la spazzatura buttata per strada.
in “Igiene Urbana a Varese, le novità e i miglioramenti sono tanti”