Gentilissima ” mamma” Roberta,
ieri sera ( 23 marzo ore 23,00 ) ho rilanciato su FB con piacere il link all’ articolo della “giornalista” Roberta che annunciava la bellissima iniziativa, “Sapori del mondo – Menù senza frontiere” , programmata dalla scuola di Azzate e pronta a prendere il via facendo fare all’accoglienza un salto di qualità che mi sembrava inimmaginabile, fino a quel momento prima.
Ero contento e stupito (memore anche delle difficoltà che i “ragazzi” richiedenti asilo, la coop che li ha in carico e i volontari che sono loro vicini hanno dovuto affrontare in questi mesi ) al punto da accompagnare quel link con un commento brevissimo ma allo stesso tempo ricco di un significato altissimo: “La convivialità delle differenze… don Tonino Bello vi guarda dall’alto e vi sorride”. Altissimo perchè scritto pensando all’icona dipinta dal monaco e pittore russo Andrej Rublëv (1360-1427), ove la Trinità ( l’Altissimo) è rappresentata dai tre angeli accolti e sfamati da Abramo e Sara presso la loro tenda, sotto le querce di Mamre ( Gen 18,1-15 ). E pensando a don Tonino Bello che a quell’episodio e a quell’icona deve essersi ispirato quando, parlando della SS. Trinità e del rapporto tra Padre, Figlio e Spirito santo dice: «Il genere umano è chiamato a vivere sulla terra ciò che le tre Persone divine vivono nel cielo: la convivialità delle differenze”. Ed aggiunge : “la SS. Trinità non è solo il mistero principale della nostra fede, ma è anche il principio architettonico supremo della nostra morale. Quella trinitaria, cioè, non è solo una dottrina da contemplare, ma un’etica da vivere”. Signora Roberta, la ringrazio per essersi interessata a questa vicenda con un coinvolgimento personale, oltre che professionale, assolutamente coraggioso,, con l’apprezzabile intento di sottrarre i nostri ragazzi ai deficit formativi che producono certe campagne xenofobe, assolutamente estranee alla nostra cultura, promosse dai vertici nazionali e locali della Lega Nord. Cordialmente . Giovanni De Rosa
E’ uno sfogo ….e in uno sfogo ci possono stare anche stilettate alla cosiddetta “intelligencija di sinistra ” ( che mi pare essersi dissolta) e ai “cattocomunisti” che non esistono più da decenni. Ma prendersela con gli ultimi, i più deboli , tirando in ballo lo “ius soli” mi sembra solo uno schiaffo in faccia a centinaia di migliaia di nostri concittadini più sfortunati …che forse non sanno neppure chi è stato Giorgio Almirante .
Gentilissima ” mamma” Roberta,
ieri sera ( 23 marzo ore 23,00 ) ho rilanciato su FB con piacere il link all’ articolo della “giornalista” Roberta che annunciava la bellissima iniziativa, “Sapori del mondo – Menù senza frontiere” , programmata dalla scuola di Azzate e pronta a prendere il via facendo fare all’accoglienza un salto di qualità che mi sembrava inimmaginabile, fino a quel momento prima.
Ero contento e stupito (memore anche delle difficoltà che i “ragazzi” richiedenti asilo, la coop che li ha in carico e i volontari che sono loro vicini hanno dovuto affrontare in questi mesi ) al punto da accompagnare quel link con un commento brevissimo ma allo stesso tempo ricco di un significato altissimo: “La convivialità delle differenze… don Tonino Bello vi guarda dall’alto e vi sorride”. Altissimo perchè scritto pensando all’icona dipinta dal monaco e pittore russo Andrej Rublëv (1360-1427), ove la Trinità ( l’Altissimo) è rappresentata dai tre angeli accolti e sfamati da Abramo e Sara presso la loro tenda, sotto le querce di Mamre ( Gen 18,1-15 ). E pensando a don Tonino Bello che a quell’episodio e a quell’icona deve essersi ispirato quando, parlando della SS. Trinità e del rapporto tra Padre, Figlio e Spirito santo dice: «Il genere umano è chiamato a vivere sulla terra ciò che le tre Persone divine vivono nel cielo: la convivialità delle differenze”. Ed aggiunge : “la SS. Trinità non è solo il mistero principale della nostra fede, ma è anche il principio architettonico supremo della nostra morale. Quella trinitaria, cioè, non è solo una dottrina da contemplare, ma un’etica da vivere”. Signora Roberta, la ringrazio per essersi interessata a questa vicenda con un coinvolgimento personale, oltre che professionale, assolutamente coraggioso,, con l’apprezzabile intento di sottrarre i nostri ragazzi ai deficit formativi che producono certe campagne xenofobe, assolutamente estranee alla nostra cultura, promosse dai vertici nazionali e locali della Lega Nord. Cordialmente . Giovanni De Rosa
in L’uomo nero
E’ uno sfogo ….e in uno sfogo ci possono stare anche stilettate alla cosiddetta “intelligencija di sinistra ” ( che mi pare essersi dissolta) e ai “cattocomunisti” che non esistono più da decenni. Ma prendersela con gli ultimi, i più deboli , tirando in ballo lo “ius soli” mi sembra solo uno schiaffo in faccia a centinaia di migliaia di nostri concittadini più sfortunati …che forse non sanno neppure chi è stato Giorgio Almirante .
in “Bene attivare un dibattito su Giorgio Almirante”