20’000 pernottamenti di persone che, tornando a casa, racconteranno a parenti ed amici che non hanno mai visto strade così disastrate, che volevano fare un giro al Sacro Monte, ma la funicolare è chiusa per manutenzione (…in piena stagione turistica) e che nella Città Giardino c’è, effettivamente un sacco di verde. Soprattutto ai bordi delle strade e sui marciapiedi. E poi potranno mostrare a tutti le foto delle nostre rovine monumentali. Ah no, scusate! Sono i cantieri delle “grandi opere”. Senza operai in giro non li avevo riconosciuti.
Potrebbe essere l’occasione giusta per intitolare il Palaghiaccio a qualche varesino illustre. Mi vengono in mente Giuseppe Zamberletti, recentemente scomparso, oppure Salvatore Furia (la sede storica del Centro Geofisico Prealpino è a poche centinaia di metri).
Ma questi ancora parlano? Hanno recuperato i soldi dalla Regione grazie ai finanziamenti per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina. Li hanno potuti spendere grazie alla sospensione del patto di stabilità UE e li hanno pure spesi male (la piscina era l’unica piscina di Varese a poter ospitare una partita di pallanuoto e ora non più, grazie al progetto fatto senza seguire le indicazione delle società utenti). Eppure continuano a propinare l’immensa balla che sia tutto merito loro. L’unico miglioramento rispetto agli altri progetti lanciati a Varese (e finanziati allo stesso modo) è che questo è finito nei tempi concordati e non con mesi/anni di ritardo come gli altri (ponte di via Giordani, parcheggio di via Staurenghi, stazioni, caserma…)
Quindi, ricapitolando, dopo 3 anni di lavori abbiamo 6 marciapiedi in mezzo ad un’area asfaltata male (vedi foto 5 e 9). Mancano le pensiline, la biglietteria non esiste ancora, il sottopasso verso la ferrovia non c’è e il centro anziani è solo uno scheletro di struttura. Però abbiamo un po’ di vasi (sperando che una di queste notti qualcuno non li faccia sparire). Complimenti alla giunta del fare!
Ottimo esempio di politica del PD: prendere i soldi e spenderli male. Lato piscina manca qualsiasi possibilità di vedere cosa succede dentro: se porti i figli ad un corso di nuoto ti siedi su una panchetta in corridoio a aspetti. Almeno una volta c’erano le vetrate del bar da cui guardare a che punto erano. Prevedere una tribunetta, anche solo per poter assistere ai campionati scolastici, era troppo difficile. Lato palaghiaccio: il tubo del riscaldamento impedisce di vedere il tabellone centrale ad almeno un terzo dei tifosi in curva. Il parcheggio è piccolo e perennemente intasato. Se usi lo spiazzo su lato posteriore devi fare il giro del mondo a piedi. Perché aprire il cancello sul retro e prevedere un accesso pedonale da quel lato era roba da progettisti visionari. Di solito un edificio destinato al pubblico dovrebbe essere progettato per essere usufruibile dal pubblico, qui lo scopo principale era avere un bello sfondo per i selfie del sindaco.
Caro Claudio. Per lo stesso motivo per cui la rotonda di largo Flaiano risolverà le code in ingresso a Varese. Le macchine che fino a ieri erano in coda al semaforo dell’autostrada non si sommeranno alle macchine della coda di viale Borri, in un’unica coda al semaforo di via Magenta/via Piave. Nooo… scompariranno, come per miracolo divino.
20’000 pernottamenti di persone che, tornando a casa, racconteranno a parenti ed amici che non hanno mai visto strade così disastrate, che volevano fare un giro al Sacro Monte, ma la funicolare è chiusa per manutenzione (…in piena stagione turistica) e che nella Città Giardino c’è, effettivamente un sacco di verde. Soprattutto ai bordi delle strade e sui marciapiedi. E poi potranno mostrare a tutti le foto delle nostre rovine monumentali. Ah no, scusate! Sono i cantieri delle “grandi opere”. Senza operai in giro non li avevo riconosciuti.
in Una polemica fuori luogo di Emanuele Monti sui mondiali di canottaggio
Potrebbe essere l’occasione giusta per intitolare il Palaghiaccio a qualche varesino illustre. Mi vengono in mente Giuseppe Zamberletti, recentemente scomparso, oppure Salvatore Furia (la sede storica del Centro Geofisico Prealpino è a poche centinaia di metri).
in Prime pattinate e nuovo nome al palaghiaccio: apre la “Acinque Ice Arena” di Varese
Ma questi ancora parlano? Hanno recuperato i soldi dalla Regione grazie ai finanziamenti per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina. Li hanno potuti spendere grazie alla sospensione del patto di stabilità UE e li hanno pure spesi male (la piscina era l’unica piscina di Varese a poter ospitare una partita di pallanuoto e ora non più, grazie al progetto fatto senza seguire le indicazione delle società utenti). Eppure continuano a propinare l’immensa balla che sia tutto merito loro. L’unico miglioramento rispetto agli altri progetti lanciati a Varese (e finanziati allo stesso modo) è che questo è finito nei tempi concordati e non con mesi/anni di ritardo come gli altri (ponte di via Giordani, parcheggio di via Staurenghi, stazioni, caserma…)
in “La Lega ora si mette in posa al palaghiaccio di Varese, ma l’aveva portato al collasso”
Quindi, ricapitolando, dopo 3 anni di lavori abbiamo 6 marciapiedi in mezzo ad un’area asfaltata male (vedi foto 5 e 9). Mancano le pensiline, la biglietteria non esiste ancora, il sottopasso verso la ferrovia non c’è e il centro anziani è solo uno scheletro di struttura. Però abbiamo un po’ di vasi (sperando che una di queste notti qualcuno non li faccia sparire). Complimenti alla giunta del fare!
in Lunedì 23 gennaio apre la nuova stazione dei bus di piazzale Kennedy a Varese
Ottimo esempio di politica del PD: prendere i soldi e spenderli male. Lato piscina manca qualsiasi possibilità di vedere cosa succede dentro: se porti i figli ad un corso di nuoto ti siedi su una panchetta in corridoio a aspetti. Almeno una volta c’erano le vetrate del bar da cui guardare a che punto erano. Prevedere una tribunetta, anche solo per poter assistere ai campionati scolastici, era troppo difficile. Lato palaghiaccio: il tubo del riscaldamento impedisce di vedere il tabellone centrale ad almeno un terzo dei tifosi in curva. Il parcheggio è piccolo e perennemente intasato. Se usi lo spiazzo su lato posteriore devi fare il giro del mondo a piedi. Perché aprire il cancello sul retro e prevedere un accesso pedonale da quel lato era roba da progettisti visionari. Di solito un edificio destinato al pubblico dovrebbe essere progettato per essere usufruibile dal pubblico, qui lo scopo principale era avere un bello sfondo per i selfie del sindaco.
in Carignola chiude la sua campagna al Palaghiaccio: “Esempio di cosa si fa a Varese e cosa non si fa in Lombardia “
Caro Claudio. Per lo stesso motivo per cui la rotonda di largo Flaiano risolverà le code in ingresso a Varese. Le macchine che fino a ieri erano in coda al semaforo dell’autostrada non si sommeranno alle macchine della coda di viale Borri, in un’unica coda al semaforo di via Magenta/via Piave. Nooo… scompariranno, come per miracolo divino.
in Aperto lo svincolo “dell’Esselunga”: dall’autostrada si arriva direttamente su viale Europa a Varese