Spett.le Azienda,
ringrazio per la precisazione che però non fa altro che ribadire ma il problema rimane:
1) come fa mio padre a delegarmi se si trova presso una Rsa di altro comune e per le regole del lockdown io non posso uscire dal mio? E se anche potessi uscire dal comune, sempre per i motivi che ben conosciamo, l’accesso alla Rsa e la visita parenti sono precluse.
2) infine, visti i problemi mentali di papà, che validità avrebbe la sua delega?
Non mi sembra che l’Azienda abbia dato una risposta utile come non mi pare che, soprattutto in questo particolare e delicato momento in cui siamo tutti invitati ad evitare spostamenti e assembramenti, siano state adottate soluzioni per venire incontro alle difficoltà dei cittadini.
Concordo pienamente con quanto scritto da Felice. Se è vero che il progresso è inarrestabile ed è finalizzato ad un benessere equo e sostenibile, è anche vero che questo dovrebbe andare di pari passo con il buon senso, il senso civico e l’educazione che però purtroppo, come sempre più spesso è dato di vedere, vanno via via scemando.
Come diceva un’illustre sconosciuto, un certo Giuseppe Verdi, “Torniamo all’antico e sarà un progresso”.
Concludo dicendo che anch’io, come Felice, sentivo la mancanza di un nuovo supermercato… ma sì, facciamoli chiudere tutti quei pochi e inutili negozietti rimasti.
@carlo196
grazie per la sua risposta che condivido appieno: proprio come Ponzio Pilato, Poste Italiane, se ne lava le mani.
Per quanto riguarda l’avviso senza il tentato recapito da parte dei portalettere, se effettivamente questo succede è una pessima abitudine che poi costringe il cittadino a perdere tempo per il ritiro.
Cordiali saluti
Spett.le Azienda,
ringrazio per la precisazione che però non fa altro che ribadire ma il problema rimane:
1) come fa mio padre a delegarmi se si trova presso una Rsa di altro comune e per le regole del lockdown io non posso uscire dal mio? E se anche potessi uscire dal comune, sempre per i motivi che ben conosciamo, l’accesso alla Rsa e la visita parenti sono precluse.
2) infine, visti i problemi mentali di papà, che validità avrebbe la sua delega?
Non mi sembra che l’Azienda abbia dato una risposta utile come non mi pare che, soprattutto in questo particolare e delicato momento in cui siamo tutti invitati ad evitare spostamenti e assembramenti, siano state adottate soluzioni per venire incontro alle difficoltà dei cittadini.
Cordialità.
Luca Tomasina
in Ritiro raccomandata Poste Italiane: Mission impossible (Con risposta dell’azienda)
Concordo pienamente con quanto scritto da Felice. Se è vero che il progresso è inarrestabile ed è finalizzato ad un benessere equo e sostenibile, è anche vero che questo dovrebbe andare di pari passo con il buon senso, il senso civico e l’educazione che però purtroppo, come sempre più spesso è dato di vedere, vanno via via scemando.
Come diceva un’illustre sconosciuto, un certo Giuseppe Verdi, “Torniamo all’antico e sarà un progresso”.
Concludo dicendo che anch’io, come Felice, sentivo la mancanza di un nuovo supermercato… ma sì, facciamoli chiudere tutti quei pochi e inutili negozietti rimasti.
in Spunta un altro supermercato, Gallarate si “salda” a Cavaria con Premezzo
@carlo196
grazie per la sua risposta che condivido appieno: proprio come Ponzio Pilato, Poste Italiane, se ne lava le mani.
Per quanto riguarda l’avviso senza il tentato recapito da parte dei portalettere, se effettivamente questo succede è una pessima abitudine che poi costringe il cittadino a perdere tempo per il ritiro.
Cordiali saluti
in Ritiro raccomandata Poste Italiane: Mission impossible (Con risposta dell’azienda)