La solita madre-mostro che vessa e/o malmena i figli. Eppure nessuno che si degni di creare iniziative, fiaccolate, giornate dedicate ecc a questo fenomeno. Sono tutti troppo intenti a versare soldi ai centri anti-violenza per sole donne (come se non esistesse la violenza delle donne/mogli contro gli uomini/mariti). Il mondo non funzione perché manca la logica, prima ancora che la morale.
Spero fortemente che esista già un codice simile anche per i bambini di sesso maschile, altrimenti sarebbe un atto di sessismo e di discriminazione senza pudore né vergogna. Un abominio anacronistico peggiore dei peggiori regimi assolutisti e fanatico-psicotici. Spero fortemente che sia così. Ma in una società in cui alle Pari Opportunità c’è un solo assessore (di sesso femminile) anziché due assessori, uno per sesso, temo proprio che il buonsenso e il rispetto di tutti siano un’utopia.
Proviamo a riscriverla a sessi invertiti, così appare subito evidente a tutti perché si tratta di una iniziativa discriminatoria:
Ogni BAMBINO NATO MASCHIO ha il diritto
Articolo 1
Di essere protetto e trattato con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelato da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattato con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che gli consenta di crescere come cittadino consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza maschile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.
Un vero peccato: ero molto affezionato a quel prato fin da bambino. Più volte nel corso degli anni mi sono chiesto quando il cemento sarebbe arrivato anche lì. Oggi ho letto la triste risposta.
La solita madre-mostro che vessa e/o malmena i figli. Eppure nessuno che si degni di creare iniziative, fiaccolate, giornate dedicate ecc a questo fenomeno. Sono tutti troppo intenti a versare soldi ai centri anti-violenza per sole donne (come se non esistesse la violenza delle donne/mogli contro gli uomini/mariti). Il mondo non funzione perché manca la logica, prima ancora che la morale.
in Botte e minacce ai figli: arrestata la madre
Spero fortemente che esista già un codice simile anche per i bambini di sesso maschile, altrimenti sarebbe un atto di sessismo e di discriminazione senza pudore né vergogna. Un abominio anacronistico peggiore dei peggiori regimi assolutisti e fanatico-psicotici. Spero fortemente che sia così. Ma in una società in cui alle Pari Opportunità c’è un solo assessore (di sesso femminile) anziché due assessori, uno per sesso, temo proprio che il buonsenso e il rispetto di tutti siano un’utopia.
in Varese firma la carta per i diritti delle bambine
Proviamo a riscriverla a sessi invertiti, così appare subito evidente a tutti perché si tratta di una iniziativa discriminatoria:
Ogni BAMBINO NATO MASCHIO ha il diritto
Articolo 1
Di essere protetto e trattato con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelato da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattato con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che gli consenta di crescere come cittadino consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza maschile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.
VERGOGNA!
in Varese firma la carta per i diritti delle bambine
Un vero peccato: ero molto affezionato a quel prato fin da bambino. Più volte nel corso degli anni mi sono chiesto quando il cemento sarebbe arrivato anche lì. Oggi ho letto la triste risposta.
in La Robur et Fides si allarga e ospita anche l’Anaconda
Non capisco la nota finale: il Loxosceles rufescens è infatti il ragno violino…. Mah.
in Tutta la verità sul ragno violino