Tradate
L’uomo su Marte? Se ne parla con il Gruppo Astronomico Tradatese
Nell’ambito della mostra sui pianeti, lunedì 20 febbraio (ore 21.00) a villa Truffini, Cesare Guaita terrà una attesa conferenza “marziana”
Prosegue a Tradate, in Villa Truffini, la splendida mostra sui pianeti del GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, con le visite guidate e gratuite di centinaia di studenti di ogni tipo di scuola. Per studenti e professori i pannelli giganti della mostra, impostati in maniera intuitiva ed interattiva sono apparsi uno strumento didattico assolutamente nuovo e coinvolgente per il mondo della scuola. La mostra trova il suo completamento anche nell’immenso archivio di 10.000 immagini che il GAT, sotto la guida del dott. Ostinelli, ha inserito in una singola chiavetta USB, unica nel suo genere ed a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.
Notevole il fatto che all’inaugurazione del 4 Febbraio (in foto) erano presenti sia il sindaco di Tradate Giuseppe Bascialla, sia il vicesindaco Franco Accordino, sia la Erika Martegani, Assessoressa alla Cultura.
Nell’ambito della mostra, lunedì 20 febbraio (ore 21.00) sempre a villa Truffini, Cesare Guaita terrà una attesa conferenza “marziana” sul tema: “Marte verso la conquista umana”. Si parlerà di tutte le grandi conquiste scientifiche degli ultimi anni, in particolare delle ricerche di due rover straordinari, entrambi discesi sul fondale di antichi laghi: Curiosity, nel cratere Gale dall’ Agosto 2012 e Perseverance nel cratere Jezero dal Febbraio 2021. Curiosity, grazie al suo laboratorio SAM, ha scoperto molecole organiche molto ‘sospette’: si tratta di frammenti di Kerogeni, che sulla Terra sarebbero immediatamente interpretati come dovuti alla decomposizione di antichi batteri. Perseverance sta facendo molto di più, nel senso che raccogliendo alcune decine di campioni (era arrivato a 18 campioni raccolti alla fine del 2022) in parte immagazzinati a bordo e in parte disseminati su un terreno particolarmente accessibile, dove una missione futura ESA-NASA li preleverà per riportarli a Terra. Si tratta del primo, fondamentale passo per la conquista umana di Marte che caratterizzerà la prima metà di questo 21esimo secolo. Una conquista inevitabile per l’Umanità, come fu inevitabile nel secolo passato la conquista della Luna. Non è un caso che sulla Terra si sia già simulato in appositi laboratori isolati, il lungo viaggio di andata (sei mesi), permanenza (due anni) e ritorno (altri sei mesi). Come non è un caso che si stia già sviluppando una autentica agricoltura marziana, scegliendo le coltivazioni terrestri più adatte all’ambiente marziano.