Nasce la “cascina dei poveri”

In occasione della ricorrenza dei cinquecento anni della scomparsa di Beata Giuliana viene inaugurata la struttura ristrutturata dall'amministrazione

Tra i rioni cittadini quello di Beata Giuliana è tra i più interessanti anche per la conformazione geografica.

Sviluppatosi lungo due direttrici che orizzontalmente ne delineano i confini e con al centro la Chiesa parrocchiale, il rione annovera due prestigiose istituzioni volute dalla lungimiranza bustocca: il Centro di Calcolo Scientifico dell’Università Cattolica e l’Istituto di ragioneria, oltre all’Enaip. Due entità che, da sole, ne sottolineano l’importanza.

Nell’interno costruzioni anche pregevoli, una diffusa attività commerciale, micro-aziende che contribuiscono a disegnare lo sviluppo.

E nella ricorrenza dei cinquecento anni della scomparsa di Beata Giuliana – la tradizione vuole che sia nata alla "cascina dei poveri" recentemente ristrutturata dall’Amministrazione Comunale – il quartiere ha deliberato di solennizzare l’avvenimento.

Festa si, ma con l’obiettivo di rilanciare un ideale collegamento tra periferia e centro che non può limitarsi all’oratorio e alla società sportiva. "E’ la creazione di una identità dove ci si possa riconoscere e aiutare" sottolinea il Parroco Don Claudio Silva da qualche anno alla guida spirituale di Beata Giuliana dopo il pluriennale Rettorato al Collegio Rotondi di Gorla Minore.

Un quartiere insomma che dall’8 al 16 settembre ha programmato molte coinvolgenti iniziative che saranno avviate (domenica 9) dal Cardinale Martini per proseguire (mercoledì 12) col pellegrinaggio al Sacro Monte di Varese. Ma non mancano le attrazioni. Concerto Jazz di Max De Aloe Quartet (giovedì 13) con protagonista Massimo – cresciuto nel quartiere e ormai musicista affermato a livello nazionale – che si esibirà in un qualificato repertorio che ha ottenuto ampi consensi di critica e di pubblico. Attesa per gli "Archibugeri SS Sacramento" provenienti da Cava De’ Tirreni che sfileranno in costume anche per le vie del centro (sabato 15) oltre all’esibizione degli Sbandieratori di San Domenico, un evento particolarmente scenografico. Non poteva mancare, nella giornata conclusiva, lo spettacolo pirotecnico. Un quartiere in festa con l’intento di richiamare l’attenzione di bustesi e bustocchi verso una realtà rionale ricca di iniziative, entusiasmo e volontà di crescita.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Settembre 2001
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