|
E’ stato condannato a venti anni di carcere Salvatore Greco (foto), il pizzaiolo di Ferno che la notte del 7 dicembre 2000 uccise due buttafuori della discoteca Nautilus per difendere i figli. La sentenza con rito abbreviato è stata pronunciata nel primo pomeriggio dal giudice Toni Novik, confermando le richieste del pubblico ministero, Loredana Giglio. Si conclude così il processo per la strage dell’immacolata, iniziato a gennaio. Il duplice omicidio si consumò nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2000. Salvatore Greco, un ristoratore di 43 anni, si precipitò presso la discoteca dopo una telefonata di pochi secondi del figlio («Vieni, ci stanno picchiando») coinvolto in una rissa. Raggiunta la discoteca sparò a tre buttafuori: Vittorio Torresin rimase ferito, mentre il fratello Valerio Torresin (35 anni) ed il collega Stefano Di Stora (28 anni) morirono in seguito alle ferite. L’episodio sanguinoso provocò la chiusura del locale per oltre un anno e una serie di polemiche sulla gestione della sicurezza nei locali da ballo. Il Nautilus ha riaperto in dicembre con una serie di concerti nel fine settimana.
Dossier
|
|
|
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.