L’Ucraina protagonista a Villa Cagnola
La storia religiosa dell'Ucraina sarà il tema di una settimana europea di approfondimento dal 2 al 6 settembre
È dedicata all’Ucraina la XXV settimana europea promossa dalla Fondazione Ambrosiana Paolo VI insieme con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con il patrocinio della regione Lombardia, che si svolgerà dal 2 al 6 settembre, nello scenario suggestico di villa Cagnola a Gazzada.
Come ogni anno, in un ciclo di incontri, relatori provenienti dalle più importanti università del mondo approfondiranno la storia religiosa di un paese europeo, offrendo un contributo per una presa di coscienza di cosa abbia significato attraverso i tempi essere Europa e quali vasti e complessi orizzonti l’identità abbraccia.
Protagonista dell’edizione del 2003 è l’Ucraina paese di recente divenuto indipendente ma con un’antichissima storia. Il principato di Kiev, cuore della Russia, si avviò a divenire dalla fine del X secolo, con i battesimi di Olga e di Vladimir, una componente primaria di quel Commonwealth, che in Costantinopoli ebbe il suo vertice ideale e istituzionale ad un tempo. Ma fu anche spazio destinato, dopo l’invasione del 1240 e il successivo dominio mongolo, a entrare a far parte dal XIV al XVIII secolo del gran ducato lituano e a inserirsi per questo tramite nella Respublica polacco-lituana, sviluppando una secolare e straordinaria esperienza religiosa di tradizione “greca” nel contesto di un organismo politico “latino”, con singolari riflessi nei diversi ambiti della cultura e dell’arte.
L’acquisizione della metropoli di Kiev nel 1685 ad opera del Patriarcato moscovita, con la cessazione dei tradizionali legami canonici con Costantinopoli, segnò una traumatica cesura nella storia e nella coscienza nazionale, impedendo un autonomo sviluppo delle terre occidentali dell’antica Rus’.
Il crollo dell’Impero russo nel 1917 vide la momentanea apparizione di un’Ucraina indipendente, ma sarebbe stata soltanto la fine dell’Unione Sovietica nel 1991 a creare le condizioni perché tale indipendenza potesse compiutamente realizzarsi e i popoli dell’area centro-orientale del Continente tornare ad essere cerniera tra le grandi correnti religiose e le tradizioni di cultura, che hanno illuminato il cammino dell’Europa e ne hanno plasmato l’intero patrimonio di idealità e di valori.
Nella vicenda dell’Ucraina si riflette ed entra in gioco tutta la realtà religiosa e culturale dell’Europa.
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