Artistico a Masnago: ancora tutto in discussione

Un altro anno in "trincea" per il liceo artistico di Varese che perde anche le aule all'educandato maschile. Si allungano i tempi del trasloco all'ex sede della Popolare Luino: a 9 mesi dall'annuncio, Villa Recalcati sta ancora decidendo la sua strategia

Una settimana esatta all’inizio della scuola. Al liceo artistico di viale Milano è tutto pronto: le classi sono fatte, i docenti sono rientrati, gli orari definiti. Ma c’è qualcosa che non va. E questa volta non parliamo della fatiscenza dello stabile, né della sua sicurezza. Si tratta di una mancanza assoluta di spazi. L’educandato maschile di via Rainoldi non ha più concesso le quattro aule, così il neo dirigente Paolo Baretti si è trovato con una nuova gatta da pelare. Come fare? «Ci siamo dovuti stringere. E non di poco. Ogni aula, ogni laboratorio sarà occupato. Ragazzi e professori saranno sempre in movimento da una classe all’altra. Ci manca, però, ancora uno spazio fondamentale: serve ad assicurare la didattica nella classe articolata, che si sdoppia per seguire attività differenti». Il preside sta bussando a varie porte, ma le risposte fino ad oggi non sono confortanti. Il laboratorio di materie plastiche, senza banchi, ospiterà lezioni di matematica, in quello di scultura si insegnerà l’italiano. Per l’ora di educazione fisica continueranno le peregrinazioni sino alla palestra di Giubiano, sotto l’acqua, la neve o con il solleone.

«Ci stiamo adattando con grande spirito di sacrificio – commenta Baretti – in attesa del tanto atteso trasloco».
E già, il trasloco: ma che fine ha fatto l’intenzione di spostare il liceo nella nuova sede di Masnago per il Natale 2003? Possiamo dire con certezza che è tramontata. La decisione di trasferire l’istituto nell’ex sede della Popolare di Luino e Varese ha subito degli intoppi e quella che sembrava lo scorso anno una situazione imminente è proprio in questi giorni in discussione, pare con l’intenzione della Giunta, da sottoporre poi al consiglio provinciale, di acquisire lo stabile. Acquistare? Ma la Provincia non aveva parlato di affitto (in una lettera l’assessore Campiotti spiegava il perchè)? Per giorni, dopo la divulgazione della notizia, si era dibattuto sulla convenienza ad affittare lo stabile. Oggi i dubbi della Provincia.
Se così fosse, tornerebbero ad essere impegnati i 12 milioni di euro stanziati in bilancio lo scorso anno e dirottati, dopo la decisione di affittare la sede di via Manin ad un milione di euro all’anno, verso altre necessità. 
Affittare o acquistare, comunque, agli attuali inquilini dello stabile di viale Milano interessa poco: da troppo tempo promesse e assicurazioni si sprecano con risultati nulli. Per tutto quest’anno, comunque, non ci si muove dal centro di Varese. Il prossimo anno? Chissà. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Settembre 2003
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