Varesini a Roma, un saluto affettuoso al cardinale Attilio Nicora

Una delegazione di cittadini è andata a Roma per assistere al Concistoro e incontrare personalmente il neo cardinale

Con l’imposizione sul capo della "berretta rossa" e l’assegnazione del titolo di una Chiesa di Roma, Papa Giovanni Paolo II ha nominato nella giornata di ieri 21 ottobre sul sagrato di San Pietro 30 nuovi cardinali.
Tra questi anche monsignor Attilio Nicora, varesino doc, ex vescovo di Verona e attuale presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della sede Apostolica. A Nicora il Santo Padre ha assegnato la diaconia di S. Filippo Neri in Eurasia.
Una delegazione di varesini ha raggiunto Roma per partecipare alle celebrazioni per la nomina e incontrare personalmente il nuovo cardinale.

Una calda giornata di sole ha aperto ieri il Concistoro in San Pietro. Una giornata all’insegna dei colori, dell’entusiasmo e dell’intercultura: i colori dei costumi tradizionali dei popoli provenienti da tutto il mondo, ma anche i colori delle numerosissime bandiere che sventolavano ininterrottamente, accompagnate dall’entusiasmo di tutti i partecipanti per essere lì di fronte al Santo Padre, per alcuni l’ultima occasione, ma soprattutto, per molte persone, assistere al riconoscimento ufficiale della propria religione, laddove il cattolicesimo è soltanto una piccola minoranza.
L’emozione per un italiano e per un varesino in particolare, come me, cresciuta con un’educazione cattolica in un paese dove il cattolicesimo è la religione ufficiale, è stata soprattutto questa. Vedere come l’elezione a cardinale di un rappresentante, per esempio del Ghana o del Vietnam, della Nigeria piuttosto che del Guatemala, sia così importante e possa cambiare radicalmente la vita di coloro che professano in minoranza il cattolicesimo nel loro paese. 

La giornata davvero lunga e piena di avvenimenti è cominciata alle 5 della mattina da piazzale Trieste a Varese, dove un pullman ha trasportato la delegazione varesina, costituita dai rappresentanti della chiesa locale, giornalisti,  amici e vecchi compagni di gioventù di monsignor Attilio Nicora, all’aeroporto di Linate, dove alle ore 7.30 siamo salpati alla volta di Roma. Subito il trasferimento in Vaticano dove abbiamo preso posto nel settore a noi riservato, per partecipare al Concistoro. 
Della delegazione facevano parte fra gli altri mons. Luigi Stucchi, vicario episcopale zona di Varese, il prevosto mons. Peppino Maffi, il sindaco di Varese, Aldo Fumagalli e l’assessore Pietro Paolo Daudino, don Gilberto Donini, prevosto di Somma Lombardoe varesino doc, don Pino Tagliaferri, parroco di Biumo Inferiore, l’ex sindaco di Varese Giuseppe Gibilisco, Cesare Corti, presidente della Robur et Fides, Angelo Monti dell’oratorio d San Vittore. Gruppo che è stato poi raggiunto dal vice presidente del Consiglio regionale Giuseppe Adamoli e altri vicini al cardinale. 


La cerimonia ufficiale, sontuosa e rituale, ha visto la nomina e il passaggio ordinato di ciascuno dei nuovi cardinali, inginocchiato davanti al Pontefice, per ricevere la cosiddetta "berretta rossa", seguita dall’assegnazione del titolo.
E’ spettato al cardinal Sodano, però, il compito di leggere l’elenco dei porporati. E per la seconda volta in pochi giorni il Papa ha rinunciato anche alla lettura dell’omelia, visivamente provato e stanco. 
Le poche parole pronunciate, però, sono state significative: «La Chiesa, che oggi qui risplende in San Pietro, – ha detto il Pontefice – è la famiglia di Dio, che abbraccia i popoli e i paesi di tutto il mondo», a tale riguardo significative sono le nomine dei nuovi cardinali, provenienti veramente da tutto il mondo. E ancora: «Il rosso porpora del vestito cardinalizio evoca il colore del sangue e ricorda il dolore dei martiri. Grande è la responsabilità che esso comporta. Solo se vi farete servi di tutti, capirete la vostra missione e aiuterete così il compito del servo di Pietro, che è la mia persona».
Parole quelle pronunciate a fatica da Papa Wojtyla, che hanno trasmesso una forte emozione, soprattutto perché abbiamo avuto la percezione di come un Papa come Giovanni Paolo II, evidentemente sofferente nel corpo, sia ancora in grado di emanare forti valori e rappresentare una chiesa che è di tutti.

Nel pomeriggio, dopo pranzo, appuntamento alle 16.30 all’ingresso della Prima Loggia del Palazzo Apostolico, dove avremmo incontrato e salutato personalmente il cardinale varesino. Nella Prima Loggia, che tra l’altro è un luogo privato, normalmente vietato alla visita del pubblico, ogni cardinale attendeva i propri visitatori in una stanza a lui assegnata.
Evidente era la commozione e la riconoscenza del cardinale alla vista dei numerosi varesini che si sono succeduti nei saluti, molti di essi erano amici di vecchia data, come i compagni di oratorio, in San Vittore, oppure compagni di Messa, quando ancora era a Varese, altri compagni di scuola al liceo Cairoli, altri ancora preti nativi di San Vittore come lo è stato lui, altri legati da un’amicizia particolare.
Davvero motivati e onorati, poi, sono stati i vigili di Varese. Una piccola delegazione della Polizia Municipale di Varese, infatti, ha voluto portare al cardinal Nicora il Gonfalone di Varese, in segno di affetto e riconoscenza da parte di tutta la città.
Tra le poche parole pronunciate da Nicora ai varesini presenti in udienza, tanta riconoscenza e affetto per la presenza numerosa, che lo ha commosso.
«Sono contento di aver ricevuto sia il Gonfalone che la Martinella del Broletto, simboli della città che ha le mie origini.
Sono debitore alla città per la mia formazione ed educazione. Questo mio radicamento locale non è in contrasto con la chiesa universale. E’ possibile coniugare entrambe le cose».
Visibilmente contento, anche se un po’ stanchi, il gruppo varesino ha poi proseguito il suo viaggio, lasciando il Vaticano. Alcuni amici, prima di partire, hanno fatto visita anche al neo cardinale Angelo Scola, di origini lecchesi, ma molto vicino anche Varese.

Galleria fotografica

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 22 Ottobre 2003
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.