Cattedre vacanti e i tagli al personale, è già guerra
Scuola - Le segreterie regionali di Cgil-Cils e Uil annunciano mobilitazioni già per i prossimi giorni
Riceviamo e pubblichiamo
Le segreterie regionali Cgil – Cisl – Uil scuola regionali esprimono forte preoccupazione per l’avvio dell’anno scolastico in Lombardia, caratterizzato dai problemi del precariato e dagli ulteriori tagli agli organici decisi dal Ministero.
L’anno scolastico non inizia nel "migliore dei modi", come da qualche giorno va dicendo il Ministro.
Non a caso infatti in diverse province della Lombardia le nomine dei supplenti su posti vacanti si protrarranno oltre l’8 settembre (Bergamo, Milano, Pavia) ed a Brescia le nomine inizieranno persino dopo il 10 settembre.
Le graduatorie su cui i Csa stanno procedendo alle operazioni di nomina contengono ancora errori tali da prefigurare, nelle prossime settimane, un esteso contenzioso legale.
Le stesse nomine in ruolo, tanto sbandierate dal Ministro, sono avvenute entro la scadenza prevista solo attraverso l’utilizzo di procedure insolite, di veri e propri "escamotage" (individuando ad esempio come aventi diritto dei numeri e non delle persone) altrimenti non sarebbe stato possibile rispettare tale scadenza.
Questo è il risultato delle scelte legislative ed organizzative avventate decise dal Ministero che ha costretto in tempi ristretti e senza certezza delle norme, i Csa ed i suoi funzionari a lavorare in condizioni inaccettabili.
A questo si aggiunge la decisione del Ministero, di questi giorni, di non accogliere, neppure le richieste, contenute ed indispensabili, avanzate dalla Direzione Regionale per consentire un adeguamento dell’organico per far fronte a vere e proprie situazioni di emergenza.
In particolare veniva richiesta:
– l’autorizzazione ad istituire nuove sezioni di scuola dell’infanzia a fronte delle lunghe liste di attesa presenti in diverse province della Lombardia.
– Le risorse necessarie a garantire il modello didattico ed organizzativo del tempo pieno e prolungato a fronte dei tagli operati sulle prime classi da parte della Direzione Regionale ad aprile.
– l’istituzione di circa 700 posti di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, derivante dall’aumento del numero degli alunni e delle classi previsto per il prossimo anno scolastico cosi come prevede il decreto costitutivo degli organici.
– un ulteriore numero di progetti (20) finalizzati all’integrazione degli alunni stranieri con particolare riferimento agli alunni di lingua araba.
Nonostante queste richieste rappresentassero una piccola parte delle risorse necessarie alla scuola lombarda a garantire un minimo livello di qualità dopo 3 anni di tagli, il Ministero ha risposto negativamente.
Per questo le segreterie regionali Cgil – Cisl – Uil scuola della Lombardia ritengono necessario promuovere una serie di iniziative di mobilitazione, che a partire dai prossimi giorni, interesseranno la scuola lombarda, e decidono di chiedere da subito una iniziativa straordinaria della Regione a sostegno di queste richieste.
In particolare per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario le segreterie regionali, oltre allo svolgimento di assemblee territoriali, decideranno nei prossimi giorni le modalità più opportune (ad es. blocco degli straordinari ecc..) per denunciare gli effetti pesanti che produce il taglio di organico.
Nel contempo le segreterie regionali avvieranno iniziative legali per ripristinare il tempo pieno e per denunciare la mancanza di garanzie sul piano sanitario e della sicurezza, a partire dalla vigilanza nelle scuole, derivanti dal taglio del personale ausiliario.
Anche quest’anno la scuola in Lombardia inizia nel modo peggiore…Dopo tre anni di tagli e penalizzazioni per la scuola pubblica, forse è necessario cambiare strada.
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