Corsi innovativi, è arrivata l’ora del primo bilancio

Presentati a Villa Toeplitz i risultati di Campus One, il progetto nazionale che ha aiutati i primi passi dei corsi di Biotecnologie e di Scienza della comunicazione

Sono stati presentati a Villa Toeplitz nel pomeriggio del 17 ottobre i  risultati di Campus One, il progetto nazionale che aveva l’obiettivo di promuovere l’innovazione didattica e organizzativa dei nuovi corsi di laurea triennale.

Il progetto Campus One, che ha interessato 70 atenei e 270 corsi di laurea, a apartire dal 2002 ha finanziato – con una cifra di circa un milione e trecentomila euro – e di fatto fatto nascere quattro corsi innovativi dell’università dell’Insubria: a Como i corsi di Valutazione e Controllo Ambientale e di Scienze Ambientali, mentre a Varese i corsi di Biotecnologie e di Scienze della Comunicazione.

Un progetto che ha portato agli atenei migliorìe durature, come laboratori (ad esempio quello microscopico a Como, o quello musicale e multimediale per scienze della comunicazione a villa Toeplitz) o attrezzature scientifiche. Ma ha anche finanziato in parte il personale tecnico e didattico, in proporzione variabile e con scelte diverse a seconda dei corsi.

Così, se scienze ambientali ha scelto di utilizzare quele risorse per piccoli seminari con scienziati di fama internazionale, scienze della comunicazione ha finanziato con il progetto campus la maggior parte dei professori a contratto, fino a una percentuali molto alte sul totale: «quest’anno erano finanziati da Campus l’ 80% circa dei professori» ha spiegato infatti il professor Vaccari, che è stato coordinatore del progetto per un anno e mezzo.

Il progetto CampusOne, e i suoi finanziamenti, hanno però fine proprio con l’anno in corso, il 2004: «Fa specie che istituzioni ancora attive dal ‘900 continuino, e cose nuove invece tendano a scomparire- ha commentato la notizia il preside della facoltà di Scienze di Como, Aldo Gamba – Vedremo poi cosa di ciò che è stato fatto in questi anni può proseguire». Una fine gli interessati, nel consuntivo esposto oggi, hanno affrontato in maniera diversa. Carlo Dossi, coordinatore dei corsi di Como, ha vissuto il progetto  come un esperienza a termine, che ha lasciato alla facoltà due laboratori e un suggerimento per il domani: compattare due corsi di laurea simili in uno solo più ricco e complesso. 

Per i responsabili di scienze della Comunicazione invece, che a Campus One hanno affidato molto della loro attività didattica triennale, la fine del progetto non può che rappresentare l’inizio di  una partnership con nuovi finanziatori: «Questo consuntivo è un’occasione per trovare le motivazioni per dare un nuovo impulso – spiega il preside della facoltà di scienze varesina scienze Roberto Valvassori – Mi auguro che al Rettore e al Direttore Amministrativo (entrambi assenti all’ultimo momento per impegni, n.d.r.) arrivino gli input giusti per rendere continuativo il progetto,  secondo i principi che il progetto Campus One ha prodotto».

«Non essendoci un "Campus 2", il nostro scopo è quello di trovare nuovi finanziatori: – spiega il professor Vaccari – la prospettiva sarebbe quella di attivare anche l’anno prossimo tutte le attività che abbiamo potuto attivare in quest’anno, per portare avanti quanto di buono abbiamo fatto. Ma servono fondi, ora che Campus One non c’è più».

Secondo i dati illustrati, il progetto ha creato dei corsi altamente monitorati anche dal punto di vista aziendale e molto concreti, grazie ai suoi stages: 110 ragazzi coinvolti solo nelle sedi di Varese hanno fatto quasi 400 ore di tirocinio a testa, prevalentemente in aziende e enti del territorio, con alti tassi di soddisfazione sia degli studenti che delle aziende, secondo lo studio realizzato dall’università.
L’unico cruccio? «Troppo corti gli stages» hanno segnalato le aziende farmaceutiche che hanno accolto gli studenti del corso di Biotecnologie diretto dalla professoressa Pilone. Le quali hanno evidentemente apprezzato l’entusiasmo e la competenza degli studenti di quel corso, così scientifico ma così concreto per la vita delle aziende più innovative.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Novembre 2004
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