L’orco verde che fatto tornare “di moda” la fiaba
Arriva nelle sale l’atteso film d'animazione che si batterà per la conquista del botteghino con l'italiano "Tu la conosci Claudia?"
I bambini cambiano, e con loro le favole: la fatina diventa la mamma invadente del principe azzurro vanitoso, mentre l’eroe è un brutto e volgare orco e la sua bella è una principessa che sceglie di diventare un’orchessa per stare vicino all’amato. Torna nelle sale il film rivelazione di tre anni fa: Shrek 2 si appresta a sbaragliare il botteghino nonostante la concorrenza dei prossimi film di Natale, tutti in uscita il prossimo venerdì 17 dicembre: da Ocean’s Twelve a Il fantasma dell’opera, fino ad arrivare all’altrettanto atteso Tu la conosci Claudia, l’opera quinta di Aldo Giovanni e Giacomo, e Christmas in love con la "classica" coppia Boldi-De Sica.
Ma il film d’animazione digitale della Dreamworks ha una marcia in più rispetto agli altri: senza il concorrente della Disney, già uscito oltre tre settimane fa (Gli incredibili), Shrek 2 sarà sicuramente la pellicola preferita dai bambini, mentre i grandi che vorranno divertirsi con un po’ di sana irriverenza e scorrettezza (che comunque non trascura i buoni sentimenti), non rimarranno certo delusi.
A confermare l’ipotesi è anche il successo che il film ha già ottenuto in tutto il mondo: critiche entusiaste e incassi da capogiro per le nuove avventure di Shrek, Fiona e Ciuchino, ai quali si aggiungono nuovi personaggi, che faranno a gara per conquistarsi la palma del più amato del pubblico, e una storia, come la precedente, che cerca di scardinare i normali cliché della fiaba.
Il secondo episodio della fortunata saga racconta di Shrek, Fiona e l’immancabile Ciuchino al ritorno dalla luna di miele, quando l’orco verde deve affrontare la sfida più impegnativa di tutte: l’incontro con i suoceri, il re e la regina del regno di Lontano Lontano. Tutti gli abitanti del paese salutano il ritorno della principessa, e i genitori pregustano con gioia l’incontro con la figlia e il nuovo marito. La vista del genero e il profondo “cambiamento” subito dalla loro bambina, trasformata in orchessa per amore, lascia i genitori completamente di stucco. Shrek e Fiona, da parte loro, non sospettano minimamente che il matrimonio abbia sconvolto tutti i progetti che il re aveva fatto sul futuro della figlia. Il sovrano è ora costretto a chiedere aiuto alla potente Fata, al bel Principe Azzurro e al famoso uccisore di orchi di nome Gatto con gli Stivali.
«Shrek 2 ci fa scoprire cosa succede quando il naturale equilibrio di una fiaba si rompe – spiega Kelly Asbury regista del film insieme a Andrew Adamson -. I genitori di Fiona avevano rinchiuso la figlia in una torre aspettando che un bellissimo principe venisse a salvarla, rompendo l’incantesimo che al calar della luce la trasformava in un’orchessa. Convinti che tutto sarebbe andato secondo i piani, come accade di solito nelle fiabe, non avevano minimamente preso in considerazione l’idea che a rompere l’incantesimo non sarebbe stato il principe, ma un orco di nome Shrek. Adesso Fiona ha assunto le sembianze di orchessa non solo di giorno, ma anche di notte perché, come succede nel ‘nostro’ mondo fiabesco, Shrek ha leggermente modificato il corso delle cose».
Ma il vero divertimento sarà ancora una volta il personaggio Ciuchino: egoista dal cuore tenero, trascurato da tutti e reso insopportabilmente simpatico dalla sua logorrea. In questo secondo episodio, oltre a non capire di essere un “terzo incomodo” tra i due felici sposi, Ciuchino vede messo in discussione il proprio ruolo dall’arrivo del Gatto con gli stivali (nella versione americana doppiato da Antonio Banderas). Altra novità sarà il ruolo della fatina che, in una storia che vuole assolutamente ribaltare i normali cliché delle fiabe, non può che essere trasformata in una madre apprensiva e antipatica che vuole “sistemare” il proprio figlio, il principe azzurro, con la bella Fiona.
Shrek dovrà quindi affrontare ancora una volta i pregiudizi e la costante volontà delle persone che cercano di considerare a tutti costi “normale” solo quello che a loro assomiglia. Un problema che non si trova solo nelle favole.
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