Ripartiamo dalle comunità

Si chiude un anno che ha portato tanti elementi di riflessione, purtroppo molto spesso su fatti drammatici e negativi.
L’ultimo, che ci sta coinvolgendo tutti, è il più inquietante e terribile. Decine di migliaia di vite spezzate che mai come ora ci mettono davanti agli occhi le differenze che questo mondo ha prodotto e continua a produrre. Possiamo provare a consolarci con la fortuna di vivere in una zona che non conosce simili disastri, ma il mondo e’ ormai troppo piccolo per continuare a illuderci di restare indenni. Non servono sensi di colpa, occorre la consapevolezza che cambiare si puo’ e si deve se ci riconosciamo in valori forti e in un futuro di speranza e non di disperazione.
Ognuno di noi puo’ fare poco, ma puo’ fare. Non serve farci prendere dalla disperazione o dall’impotenza. In piccolo possiamo agire. Dobbiamo farlo subito e ora.
Noi con il nostro piccolo progetto, Varesenews, tentiamo di fare qualcosa e voi lettori siete i nostri principali osservatori. Dobbiamo avere la voglia e la forza di essere critici, ma attenti a dare la giusta lettura alle cose senza cadere nel rischio di vedere sempre e solo nero.
Viviamo un’epoca che conosce sempre meno l’importanza di essere comunità. Un’epoca che va a caccia di nemici piuttosto che riconoscere i valori fondanti del nostro stare insieme. Non si costruisce pensando solo a difendersi. Occorre aprirsi, accettare che il mondo cambi, che sia più complesso e diverso da come lo hanno conosciuto i nostri nonni, i nostri padri. Non per questo è un mondo peggiore, siamo solo noi a renderlo tale con sistemi e meccanismi che non liberano, ma opprimono l’uomo.
Per questo mi permetto di augurare a tutti voi, ai vostri familiari, amici, conoscenti e a tutte le nostre comunita’, un sereno 2005. Un anno che porti la pace, la speranza e la voglia di un mondo diverso, un mondo migliore.