Sì al campus. Dionigi: “Abbiamo già i soldi”

Il consiglio comunale ha approvato il progetto unitario del campus universitario a Bizzozero. La decisione è arrivata ieri sera (giovedì) e sancisce la nascita nell’area di viale Borri, via Monte Generoso, di una costola fondamentale dell’Insubria, la chiave di volta per trasformare la città in residenza universitaria più matura e costruire una serie di servizi che innalzino la qualità dell’ateneo di Como e Varese.

Il consiglio ha mostrato sostanziale coesione nel dire sì al progetto unitario che ridisegna l’area e il Rettore Renzo Dionigi è stato tempestivo nell’esprimere soddisfazione e ringraziamenti.

«L’Ateneo potrà finalmente edificare il collegio universitario, la mensa, gli impianti sportivi coperti e scoperti, nuove strutture di ricerca e di didattica, biblioteche ed altri servizi per gli studenti: strutture e servizi per i quali l’Università ha già provveduto ad ottenere la disponibilità finanziaria».

Si parla di 167mila metri quadri di superficie, con un terzo circa di superficie lorda e 96 alloggi.

Il progetto ha come tempistica di chiusura il 2015, anche se Simone Longhini di Forza Italia segnala che i veri tempi sono a 15 anni e sono troppo lunghi.  Orologi sfasati a parte, il campus universitario sarà sostanzialmente a carico dello stato. Alcuni finanziamenti l’università, come ha detto il Rettore, è già riuscita ad accantonarli.

Secondo l’assessore all’urbanista Fabio Binelli il comune dovrà però metterci anche del suo, perché la zona, per essere utilizzabile, ha bisogno di fare ex novo un impianto fognario.

Il progetto unitario arriva a compimento dopo qualche anno di incertezza. Un primo progetto venne presentato nel 2002, fu approvato dal comune ma la Regione, alla luce di una nuova normativa che prevedeva una serie di studi ambientali per le edificazioni sopra i 10 ettari, chiese una serie di integrazioni. C’erano i soldi, insomma, ma mancavano insomma i permessi: ora arrivati.