Cantieri edili, quasi tutti irregolari nelle ispezioni del 2007
Lo scorso anno, su 127 ispezioni sulla sicurezza, 126 hanno riscontrato inadempienze. Ma nel 2008 le cose starebbero migliorando
1116 Violazioni su 1754 ispezioni eseguite in luoghi di lavoro nel 2007: non sono dati da Terzo Mondo, come vorrebbero i luoghi comuni, ma della provincia di Varese. E questi dati sono l’estrema sintesi del lavoro svolto nell’anno passato dal Servizio Ispettorato della Direzione provinciale del Lavoro e dal Nil, il nucleo dei Carabinieri che opera alle dipendenze funazionale della direzione provinciale del lavoro accanto ai funzionari dell’ispettorato.
I dati presentati oggi, 18 marzo 2008, benchè ovviamente esaltati dal fatto che la maggior parte del lavoro dell’ispettorato e del Nil procede su segnalazioni, e quindi si muove di fronte a situazioni già sospette, raccontano però di una provincia dove le imprese regolari non sono la norma, specialmente in alcuni settori specifici.
L’edilizia, in particolare: vero e proprio bacino di irregolarità di ogni genere, sia quelli legati alla sicurezza che alla regolarità di contratti di lavoro. E teatro della stragrande maggioranza degli incidenti sul lavoro più gravi.
Non a caso, secondo Angela Graziani, direttore della DPL:«C’è una stretta connessione tra irregolarità dei rapporti di lavoro ed eventi infortunistici». Tanto da segnare praticamente un en plein nelle 127 ispezioni effettuate in cantieri edili in materia di sicurezza: ad essere fuori posto secondo la legge 626 – ireregolarità che peraltro sono tutte di rilevanza penale – sono stati in 126: cantieri dove naturalmente, già che gli ispettori c’erano, sono poi state contestate una pletora di altre irregolarità.
E dove, sulla richiesta della cronista di segnalare qual era quell’unico cantiere “virtuoso” su 127 da loro riscontrato per poter fare dell’informazione positiva, la risposta è stata negativa: soprattutto per il fatto che quel cantiere, “virtuoso” in termini di sicurezza, lo era molto meno dal punto di vista del trattamento dei lavoratori e di regolarità nei contratti.
Niente di strano, peraltro, visto che in quella stessa operazione sono risultati in nero il 35% dei lavoratori, e nella simile operazione “diecimila cantieri” i lavoratori in nero erano addirittura oltre il 50%.
Così è: e non si può nemmeno incolpare “le aziende che vengono da fuori”. Perchè la direzione provinciale, che si è preoccupata di verificare da dove provenissero le aziende ispezionate, ha scoperto che il 65% di queste avevano sede in provincia di Varese, quasi il 24% in Lombardia, quasi il 7% nel nord italia, e solo poco meno del 5% proveniente dal Centro – sud. Irregolarità molto domestiche, quindi che poco o niente hanno a che vedere con abitudini e cultura della sicurezza diverse.
In altri settori “a rischio”, le cose migliorano di poco: l’operazione Delfino, diretta ai pubblici esercizi ed eseguita in un periodo ristretto (l’agosto 2007) ha portato su 120 ispezioni eseguiti 55 irregolarità (quasi il 46%), mentre su 353 lavoratori messi sotto controllo 96 si sono rivelati irregolari, e 67 totalmente in nero. Nel settore dei trasporti invece, il problema principale sono gli orari di lavoro: «Gli autotrasportatori dovrebbero fermarsi mezz’ora ogni quattro ore di viaggio: noi invece abbiamo trovato tracce di autisti che hanno guidato per 20 ore di seguito» ha spiegato Luigi Nappa, responsabile del servizio di Ispettorato del Lavoro.
Non c’è di che stare tranquilli, dunque, anche nella – troppo, e non troppo regolare – operosa Varese.
Ma, in fondo a tutto questo, c’è però da segnalare almeno una buona notizia «Il 2008 si apre con buone notizie sul fronte delle ispezioni. Abbiamo trovato infatti molti più cantieri a norma, fino ad adesso: a un primo sguardo, sembra che sia aumentata almeno l’attenzione alla sicurezza nel cantiere – ha concluso Nappa – La cultura della prevenzione sta iniziando ad atttechire».
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