Aspem, i milanesi non toccheranno i posti di lavoro

Sindacati e Pd chiedono garanzie. Voto favorevole in commissione, spunta il nodo acqua. Zuccoli (A2A) a Varese

L’aggregazione Aspem-A2A batte gli scettici due a zero. Dopo il via libera della giunta, è arrivato il voto favorevole della commissione affari generali. Per il progetto, manca solo il tre a zero, definitivo, il “match point” diciamo, che dovrà arrivare con il voto del consiglio comunale. E intanto spunta il nodo acqua. La fusione riguarda infatti gas e rifiuti, ma i milanesi hanno fatto un’offerta anche per gestire il ciclo idrico integrato, che secondo gli accordi tra i sindaci dovrebbe invece confluire in Prealpi Servizi, la società provinciale con Busto Arsizio e Gallarate. Il nodo aveva messo politicamente in crisi la giunta; potrebbe riaprirsi un confronto tra Lega e Forza Italia.
Intanto, i manager di A2a erano oggi a Varese in commissione e hanno detto che non toccheranno i livelli occupazionali.

Giuliano Zuccoli, presidente del consiglio di Gestione di A2a ha affermato: “Potremo offrire servizi migliori ai varesini, di alta qualità e a basso costo, con noi costerà meno acquistare gas e produrre energia grazie alle economie di scala, poi metteremo in comune i servizi generali, pur lasciando le autonomie sul territorio”.
La multiutility lombarda è fatta così: Milano e Brescia hanno rispettivamente il 27.5%, Bergamo il 2%, il mercato azionario il 43%. A2a vuole espandersi a Como (ha già il 20%), Monza (ha il 25%), punta su Lecco, e sul Piemonte, guarda all’Europa, è il decimo gruppo italiano per capitalizzazione di borsa, ha le sue eccellenze sullo smaltimento rifiuti e la produzione di energia.

I milanesi, secondo il comune, hanno vinto la corsa ad Aspem perchè hanno offerto a Varese 47,9 milioni di euro (in azioni) per il 90% di Aspem Spa e il 90% di Varese Risorse Spa. C’è poi la «facoltà riconosciuta al comune di distribuire riserve e dividendi, prima dell’aggregazione, per complessivi 2 milioni di Euro» e la «previsione di flussi di dividendi prospettici annui in favore del Comune di Varese oscillanti fra 1,80 e 2,10 milioni di Euro». Il marchio rimarrà, e ai varesini andranno 2 poltrone su 5 nei cda di Aspem, mentre in A2a conteremo intorno all’uno per cento.

La maggioranza ha votato compatta a favore. Il Pd si è astenuto: “Valuteremo le carte – ha detto il segretario cittadino Roberto Molinari – ci interessa avere garanzie su investimenti, occupazione e know how”. Su questi temi è intervenuto anche Alessandro Alfieri (Pd), che ha esplicitamente posto il problema della salvaguardia dei posti di lavoro: “A2a ha garantito la salvaguardia dei livelli occupazionali –sottolinea – abbiamo chiesto la disponibilità a fare investimenti sul territorio, vorremmo capire, inoltre, come sarà risolto il nodo del servizio idrico integrato”. Tra le opposizioni, voto favorevole di Socialisti, Rifondazione e Movimento libero. L’Udc rivendica invece il merito di aver chiesto prudenza sull’offerta che Lgh presentò a marzo, favorendo in questo modo l’arrivo di una offerta migliore per Varese.

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Pubblicato il 30 Aprile 2008
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