Un anno degno di essere vissuto
Il libro di Dante Isella appena pubblicato da Adelphi è ambientato nel periodo che va dal gennaio del 1944 al luglio del 1945, quando il critico letterario, allora poco più che ventenne, soggiornò a Friburgo dopo esservi arrivato da internato militare. Nel settembre del 1943 aveva guadato il Tresa con un piccolo zaino da avanguardista
L’anno «degno di essere vissuto», come lo definì Renzo Federici, dedicatario di questo bel libro, è il periodo compreso tra il 1944 e il 1945. Per la precisione, il periodo che va dal gennaio del 1944 al luglio del 1945, quando un giovane Dante Isella, allora poco più che ventenne, soggiornò a Friburgo. Vi era approdato da internato militare: nel settembre del 1943 aveva guadato il Tresa con un piccolo zaino da avanguardista. Lì il giovane Isella, insieme ad altri compagni di viaggio di una straordinaria avventura intellettuale, poté ritrovare il senso di una vita sconvolta dalla bufera della guerra, ricomporre i frammenti di esistenze «deragliate sui binari dell’inganno e dell’odio» intorno «a verità minime, ma certe»: «Lì noi Italiani avevamo, inebriante, la sensazione che la vita ci stesse inaspettatamente risarcendo della nostra gioventù ingannata». (foto: Dante Isella in occasione della consegna del Premio Chiara alla carriera nell’aprile del 2007)
Questa nuova Patria, la ricostituzione cioè di una nuova comunità che intuiva il dispiegarsi di un nuovo progetto esistenziale individuale e collettivo, trovò i suoi confini entro il perimetro dell’aula universitaria in cui esercitava il suo magistero Gianfranco Contini. Il grande filologo e critico era ritornato da poco in Svizzera, dopo aver preso parte all’esperienza della cosiddetta Repubblica dell’Ossola. Attraverso le sue lezioni, eseguite con voce asciutta e tesa, mentre gli occhi mobilissimi scorrevano dalle sue schede all’aula, gli studenti scoprivano l’avventura dell’apprendere: «I tavoli di legno chiaro della nostra aula prendevano nell’alone delle lampade un tono caldo che, in quelle ore tarde di un altro buio inverno, accresceva l’interno piacere di poterci raccogliere al calore bianco di un affascinante esercizio dell’intelligenza».
Intorno a Contini orbiteranno, più o meno vicini, altri pianeti di quel sistema friburghese qui straordinariamente documentato. Documentato con ritratti più distesi e densi di affetto (come quelli di Giorgio Orelli, Mario Agliati, Silvio D’Arco Avalle, Giovanni Pozzi) o con brevi accenni non meno affettuosi ed efficaci (la voce alta e stentorea di Romano Broggini). La pianta della filologia sembra aver attecchito bene in questi luoghi al di qua e al di là dei confini artificiali che separano l’Italia dalla Svizzera e che sembrano rinviare ad una geografia dell’anima. Ché di «sentimento di Lombardia» parla Isella ripensando alla sua «bella terra di laghi e di montagne».
Non vorremmo però dare l’idea che questo libro sia riconducibile a quel genere spesso noioso, ripetitivo (e generalmente falso) che è la memorialistica. Tutt’altro. Le pagine scorrono all’ampio ritmo dell’elegante sintassi di un grande scrittore. A volte la prosa viene modulata sul ritmo proprio della poesia (bellissimo, nelle pagine dedicate a Giorgio Orelli, il periodo: «Cresce l’estate al canto degli uccelli e intorno è l’estate friburghese»). E continui sono i riferimenti intertestuali agli autori con cui Isella ha intrattenuto un lungo rapporto di studio e di amore. In fondo è di amore che si parla in questo libro: l’amore per lo studio, per la conoscenza raggiungibile solo attraverso la disciplina. «L’amore è stato la scoperta […] di quella cultura che finalmente ci dava delle risposte, attraverso il lavoro concreto, serio, davanti a delle carte che circolavano tra le nostre mani e su cui anche noi eravamo stimolati a dire la nostra: non a dire una nostra così, improvvisata, ma a dire una nostra che fosse il frutto di meditazione, di un pensiero, di un’intuizione».
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Dante Isella
Un anno degno di essere vissuto
Milano
Adelphi
2009
pp. 158
euro 12,00
Un anno degno di essere vissuto
Milano
Adelphi
2009
pp. 158
euro 12,00
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