È crisi anche per la Bticino
Chiesta la cassa integrazione per tutti i lavoratori delle tre sedi di Varese, Bodio e Tradate, oltre che per le aziende di Milano e di Azzano
La crisi non risparmia nemmeno la BTicino. La famosa azienda di componenti elettrici, dopo anni di crescita di fatturati e di occupazione, fa parte ora della lunga lista varesina delle aziende in cassa integrazione.
L’azienda l’ha comunicato ai rappresentanti dei lavoratori il 3 marzo scorso, in un incontro avvenuto nella sede di Varese. Da quell’incontro è emerso innanzitutto come l’andamento dell’entrata ordini abbia visto, per ogni stabilimento, un sostanzioso peggioramento dei dati precedenti, mentre negli stabilimenti di Varese, Bodio, Tradate, Erba e Azzano S.P. (BG) e Spinetta M. (AL) c’è stata una ulteriore contrazione di commesse sul mercato nazionale e per l’estero. La flessione già registrata nella seconda metà dell’anno scorso si è fatta fino ad oggi via via più seria, anche se fino ad ora il costo del perggioramento è gravato soprattutto sui lavoratori in contratto di somministrazione, che hanno perso il lavoro in 150.
Ora però l’azienda ha deciso di abbandonare lo strumento della pianificazione delle ferie utilizzato nei mesi scorsi per procedere all’utilizzo della cassa integrazione guadagni ordinaria. La cassa integrazione sarà di tredici settimane a riduzione oraria (24 ore) ed è stata richiesta per la totalità degli attuali dipendenti: il che, in numeri, significa 1151 a Varese, 216 a Tradate e 200 a Bodio, oltre che per i lavoratori dello stabilimento di Azzano (BG) e di Milano.
Nello stabilimento di Torre Del Greco (Napoli) la cassa integrazione è già cominciata. Per gli stabilimenti di Erba e Spinetta (Alessandria) invece proseguirà la pianificazione delle ferie.
«La crisi che ha ormai toccato tutti i settori, non ha risparmiato la BTicino. Dopo anni di crescita di fatturati e di occupazione, oggi ci troviamo ad affrontare una fase negativa. C’è da augurarsi che sia un periodo breve, e che l’impatto per i lavoratori rimanga contenuto anche se basta guardarsi intorno per avere la certezza che la speranza non basta» è stato lo sconfortato commento dei responsabili della Rsu, e di Fim – Fiom Varese.
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