L’enigma Morselli: perché non pubblicarono le sue opere?

Affollata presentazione milanese per "Realismo e fantasia. Dialoghi" (Nem). Fulvio Panzeri: «Resta un mistero sapere se la ragione della mancata pubblicazione delle sue opere sia stato il rifiuto opposto dagli editori, oppure una solitudine coltivata da Morselli per intrattenere un rapporto privilegiato ed esclusivo tra lui e le parole»

Un prezioso viatico per avvicinarsi al misterioso Guido Morselli, la presentazione milanese di “Realismo e fantasia. Dialoghi”, il corposo volume ristampato in edizione anastatica dalla Nuova Editrice Magenta di Varese, che è stato proposto nell’ambito del ciclo “Incontri con l’Autore” organizzato Unione Lettori Italiani, in collaborazione con Palazzo Marino, presso il cortiletto interno, molto patriottico e tricolore, del Museo del Risorgimento. Un confronto dedicato ad uno dei rarissimi libri pubblicati in vita da Morselli, uno scrittore che con caparbietà scrisse opere eccezionali, ma che incontrò una chiusura altrettanto ostinata da parte del mondo dell’editoria. Quando alla sua morte l’Adelphi pubblicò le opere rimandate al mittente da varie case editrici, scoppiò un vero e proprio “caso”, che ancora oggi inquieta e interroga. Perché un’emarginazione così inesorabile colpì lo scrittore? Quali ragioni gli impedirono di trovare piena cittadinanza nella patria delle lettere? Interrogativi risuonati all’affollato dibattito milanese, svoltosi alla presenza della nipote dello scrittore, Luisa Manzoni, e delle giovani pronipoti, Loredana ed Ilaria Merchiori.
 
La vita e l’opera di Morselli si intrecciano costantemente tra loro.  Al punto che, con la consueta lucidità, il critico Fulvio Panzeri (al quale dobbiamo una bellissima biografia di Testori) ha accennato ad un “enigma morselliano”, un mistero che già appare nel giovanile volume pubblicato nel 1947 e oggi ristampato. In quest’opera, scritta in forma di dialoghi e ispirata alle celebri conversazioni tra l’ultimo, monumentale Goethe e il modesto e fedele Eckermann, «l’autore è molto chiaro nel non voler dire chi è, se si schiera dalla parte della naturalità o della individualità, della partecipazione o dell’isolamento», ha sottolineato Panzeri. Un mistero fatto di luci e ombre che, dal volume giovanile (un “ritratto dello scrittore da giovane” lo ha definito), si proietta profeticamente negli anni successivi, il periodo più travagliato, disperatissimo, nella vita di Morselli, alle prese con i continui rifiuti degli editori. «Resta un mistero sapere se la ragione vera, profonda della mancata pubblicazione delle sue opere – ha continuato Panzeri – sia stato il rifiuto opposto dagli editori, oppure una solitudine coltivata da Morselli per intrattenere un rapporto privilegiato ed esclusivo tra lui e le parole».
 
Ritornando al volume ripubblicato dalla Nem, la curatrice Valentina Fortichiari, che ha seguito per Adelphi la pubblicazione delle opere di Morselli, ha ricordato come “Realismo e fantasia” fotografi gli anni più belli e sereni dello  scrittore, il periodo della permanenza in Calabria (il volume è dedicato “ai miei amici di Calabria”), una sorta di terra primordiale e luminosa su cui non è ancora discesa l’ombra della drammatica vicenda editoriale. Lui lavorava a quest’opera che chiamava “il ragno”, per la vocazione ad estendersi e fagocitare tematiche e spunti. Un’opera in cui affonda le radici la raffinata scrittura successiva, le atmosfere rarefatte e sorprendenti delle sue opere, la continua ricerca di vie nuove al romanzo. Tutto ciò che fece di Morselli, secondo la felice espressione di Giuseppe Pontiggia, un autore “inassimilabile” ai modelli contemporanei. Tutto ciò che faceva escludere a Vittorio Sereni, funzionario di casa editrice, che le opere dello scrittore fossero romanzo, satira, pamphlet. No, Morselli era, come ha dichiarato la Fortichiari, «uno strano scrittore, un autore isolato, un uomo bizzarro, un grande outsider della nostra letteratura». Uno scrittore da conoscere più a fondo, secondo gli auspici dell’editore-poeta varesino Dino Azzalin, patron della Nem, che ha ricordato come le iniziative dedicate a Morselli, dai libri in via di pubblicazione al premio riservato agli scrittori esordienti, si propongano di avvicinare il pubblico dei lettori ad un grande autore del nostro Novecento.
 
 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 13 Marzo 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.