Semaforo in via Pier Capponi, la giunta ha detto sì
Dopo le polemiche e le promesse, l'esecutivo gallaratese ha deciso di installare un impianto a chiamata in corrispondenza dell'attraversamento pedonale sulla traficatissima strada a Sciarè
Semaforo in via Pier Capponi, dopo le promesse forse ci siamo. La giunta di Gallarate ha deciso
che in corrispondenza dell’attraversamento pedonale sulla via nel tratto compreso tra la rotonda di "Cinelandia" e il ponte della Mornera, all’altezza del supermercato, sarà posizionato nel giro di qualche mese, un impianto semaforico a chiamata. L’amministrazione gallaratese, dopo un tira e molla durato circa due anni dettato da valutazioni su viabilità, economicità dell’opera e validità del provvedimento, ha deciso di realizzare l’impianto semaforico a chiamata per favorire l’attraversamento pedonale in una zona pericolosa, la stessa dove furono investiti Silvia Valentie i suoi due bambini nel maggio 2006 e dove si sono scontrate due auto solo pochi giorni fa. La spesa messa in preventivo per il semaforo si aggira sui 30-40 mila euro. Una decisione presa, spiega il sindaco di Gallarate Nicola Mucci, anche perché «la prefettura ha negato la possibilità di installare su quella strada un autovelox fisso, provvedimento giudicato da noi importante per limitare la velocità dei veicoli in transito – commenta Mucci -. Abbiamo già dato l’input agli uffici comunali, ci vorrà un po’ di tempo, ma è un passaggio importante». L’impianto per regolare l’attraversamento pedonale era stato richiesto dalla stessa Silvia Valenti e da altri cittadini del rione di Sciarè con due petizioni e numerose lettere inviate a Palazzo Borghi. Oltre al semaforo in via Pier Capponi la giunta ha deciso di far progettare e poi costruire una piccola rotatoria tra la stessa via Pier Capponi e via Montale, per regolare il traffico da e per Cassano e Cedrate, altro punto critico per la viabilità cittadina. I costi e i tempiper questo intervento sono da definire, ma queste due opere sono ritenute importanti per aumentare la sicurezza nella città dei due galli.
che in corrispondenza dell’attraversamento pedonale sulla via nel tratto compreso tra la rotonda di "Cinelandia" e il ponte della Mornera, all’altezza del supermercato, sarà posizionato nel giro di qualche mese, un impianto semaforico a chiamata. L’amministrazione gallaratese, dopo un tira e molla durato circa due anni dettato da valutazioni su viabilità, economicità dell’opera e validità del provvedimento, ha deciso di realizzare l’impianto semaforico a chiamata per favorire l’attraversamento pedonale in una zona pericolosa, la stessa dove furono investiti Silvia Valentie i suoi due bambini nel maggio 2006 e dove si sono scontrate due auto solo pochi giorni fa. La spesa messa in preventivo per il semaforo si aggira sui 30-40 mila euro. Una decisione presa, spiega il sindaco di Gallarate Nicola Mucci, anche perché «la prefettura ha negato la possibilità di installare su quella strada un autovelox fisso, provvedimento giudicato da noi importante per limitare la velocità dei veicoli in transito – commenta Mucci -. Abbiamo già dato l’input agli uffici comunali, ci vorrà un po’ di tempo, ma è un passaggio importante». L’impianto per regolare l’attraversamento pedonale era stato richiesto dalla stessa Silvia Valenti e da altri cittadini del rione di Sciarè con due petizioni e numerose lettere inviate a Palazzo Borghi. Oltre al semaforo in via Pier Capponi la giunta ha deciso di far progettare e poi costruire una piccola rotatoria tra la stessa via Pier Capponi e via Montale, per regolare il traffico da e per Cassano e Cedrate, altro punto critico per la viabilità cittadina. I costi e i tempiper questo intervento sono da definire, ma queste due opere sono ritenute importanti per aumentare la sicurezza nella città dei due galli.TAG ARTICOLO
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