“S.o.s. famiglie cassanesi”
Le proposte del Partito Democratico per dare sostegno alle famiglie in difficoltà, per superare l’emergenza della crisi economica
Premessa
Gli effetti della crisi economica cominciano a farsi sentire sulle condizioni reali della famiglie a basso reddito, anche quelle cassanesi.
I prossimi mesi saranno ancora più duri, soprattutto in conseguenza dell’elevato numero di posti di lavoro che si perderanno, anche qui nella ricca Provincia di Varese. Nella nostra zona, l’ultima azienda in ordine di tempo che ha annunciato la chiusura, la Ahlstrom, mentre nel nostro Comune ne esistono molte altre con personale in Cassa Integrazione Guadagni oppure in mobilità.
Anche a Cassano Magnago occorre uno sforzo eccezionale e condiviso per attenuare gli effetti di una crisi economica che sta drammaticamente ampliando la fascia di povertà e che sta assumendo i caratteri di una vera emergenza sociale.
E’ urgente ripensare ed aggiornare tutti gli strumenti attraverso i quali il Comune (innanzitutto) ha finora affrontato il tema del sostegno alle famiglie.
Tutte le tradizionali forme di sostegno tradizionalmente erogate dal Comune alle famiglie povere (finanziate annualmente con uno stanziamento di circa 240.000 euro) e da alcune associazioni di volontariato rimangono assolutamente necessarie, ma appaiono insufficienti a far fronte ai sempre più numerosi casi di famiglie che in questo 2009 devono e dovranno affrontare difficoltà inaspettate.
Il “bonus figli”, la cui introduzione nel 2007 era stata oggetto di tante critiche, oggi appare francamente indifendibile con gli attuali tetti: un lusso che il nostro Comune non può più permettersi, un’ingiustizia che le famiglie meno agiate non possono più tollerare.
Noi pensiamo, quindi, a misure provvisorie che si aggiungono a quelle già oggi attuate per affrontare le situazioni familiari più disagiate.
Un nuovo metodo
Data la profondità della crisi che stiamo attraversando, occorre che l’Amministrazione Comunale concerti con le associazioni del volontariato, le parrocchie, i sindacati, i partiti politici rappresentati in consiglio comunale, la SIECO e le associazioni di categoria dei commercianti, nuove forme di sostegno alle famiglie in difficoltà, indipendentemente dal numero di minori che ne fanno parte o dalla loro composizione numerica (forse che un anziano che vive solo e con una pensione di 800 euro mensili, magari con un affitto da pagare, non possa aver bisogno di aiuto ?).
Il valore di un così ampio coinvolgimento della definizione di nuovi criteri sulla base dei quali dare sostegno alle famiglie più povere sta nella straordinaria coesione sociale che un metodo del genere saprebbe determinare.
Insomma, questa terribile crisi spingerebbe la nostra Città ad un’assunzione collettiva di responsabilità, a farsi carico – in sinergia con le istituzioni – delle difficoltà dei più deboli, senza delegare alla sola Amministrazione Comunale il compito di affrontare gli effetti di una crisi dalle dimensioni e dai caratteri inediti.
Per questo, a Cassano fortunatamente non dovremmo partire da zero: l’attuale Commissione socio-assistenziale, opportunamente allargata ai soggetti succitati che oggi non ne fanno parte, può rappresentare un primo, iniziale luogo di incontro per la definizione di questo progetto.
Nel merito
Se l’Amministrazione Comunale attivasse quel tavolo, l’impegno del Partito Democratico sarebbe quello di portarvi delle proposte precise:
o Un “bonus solidale” del valore, ad esempio, di 500 euro annui, invece di un contributo in contanti, da consegnare alle famiglie in difficoltà con cui acquistare nei negozi e supermercati cassanesi prodotti di prima necessità a prezzi scontati e convenzionati. Questo bonus verrebbe finanziato con i 352.000 euro annui già stanziati in bilancio per il “bonus figli”, fatto salvo, ovviamente, il godimento da parte delle famiglie sì numerose ma anche veramente bisognose. Quei prodotti a prezzo convenzionato, ovviamente, sarebbero acquistabili da tutti i cittadini, anche da coloro che non avrebbero i requisiti per ottenere il “bonus solidale”.
o Tariffe e rette comunali (buoni pasto, scuole materne, tariffa rifiuti, ecc.) momentaneamente sospese o ridotte o azzerate ai titolari del “bonus solidale”; questa misura potrebbe essere finanziata anche tramite un aumento provvisorio delle stesse tariffe e rette a carico delle famiglie a reddito alto e dovrebbe essere aggiuntiva rispetto alle famiglie che già ne usufruiscono.
o Ampliamento della fascia di esenzione dell’addizionale comunale IRPEF.
o Prestito a tasso zero per l’acquisto di testi scolastici fino al conseguimento della maturità per le famiglie che non usufruiscono della “dote scuola” erogata dalla Regione Lombardia, da finanziarsi con gli stanziamenti della “borsa di merito”, da sopprimere almeno provvisoriamente.
o Fondo di solidarietà per far fronte all’ “emergenza bollette”, sempre più drammatica, da finanziarsi con un mini-contributo proposto alle utenze dai consumi più elevati.
o Un fondo emergenza affitti e mutui, da finanziarsi con tagli alle spese inutili e/o con il rinvio di quelle meno urgenti.
o Ridefinizione della soglia di povertà entro cui garantire le misure definite dal tavolo di concertazione: un reddito familiare annuo netto di 15.000 euro (per una famiglia composta da sole due persone) che aumenta in presenza di figli ( + 5.000 euro a figlio?) e/o di rate del mutuo da pagare per l’acquisto della prima casa e/o di affitto.
Il tutto dovrà essere aggiornato alla data di entrata in vigore del presente progetto, e non al 31.12.2008.
Attorno ad un tavolo comunale di concertazione a sostegno delle famiglie economicamente in crisi, le associazioni potrebbero attivarsi per fornire servizi che rientrano nel loro campo di attività e che – pur non essendo di prima necessità – attenuerebbero gli effetti della crisi: ad esempio, accessi gratuiti o scontati a spettacoli e ad altre attività ricreative, oppure assistenza gratuita garantita anche ai non iscritti ai patronati sindacali. O, ancora, ulteriori e particolari offerte e promozioni decise dalle singole attività commerciali.
Partito Democratico Cassano Magnago
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.