
Arrestato per stalking…ma era una lite tra ex
Lui era ubriaco e urlava davanti alla casa delle moglie: il gip lo ha scarcerato perchè non si configura la fattispecie di reato
Una lite tra ex coniugi non è sempre stalking e anche se lui si presenta ubriaco sotto casa non si può dire che abbia in atto una persecuzione. Il nuovo reato di atti persecutori desta molto interesse sui giornali. Ma nella pratica è ancora in fase di rodaggio, come dimostra un episodio accaduto oggi a Varese.
Un 40enne è stato arrestato lunedì sera a Germignaga durante una scenata in strada contro la moglie dalla quale è separato. I due, in passato, si sono rivolti denunce incrociate: lei lo accusò di maltrattamenti, lui di non dargli il permesso di vedere il figlio. L’uomo, anche oggi, reclama la possibilità di vedere il ragazzo in un giorno diverso, rispetto a quelli stabiliti dal giudice.
I carabinieri sono intervenuti perchè l’altra sera il marito bizzoso era palesemente ubriaco e la ex moglie, spaventata, ha chiamato il 112. Anche dopo l’intervento dei militari la lite è continuata, con minacce e insulti. C’era un precedente. Già due settimane prima, l’uomo l’aveva minacciata, e per questo motivo è stato arrestato per atti persecutori, ovvero per stalking, il nuovo reato previsto dal codice penale quando una serie di azioni continuate nel tempo, generano nella vittima paura e timore per la propria incolumità.
Il gip di Varese Giuseppe Battarino, oggi (mercoledì 1) non ha però convalidato l’arresto e ha disposto la cessazione della misura cautelare. La decisione è curiosa, tuttavia, perchè in questo caso il giudice ha ritenuto che i militari si siano trovati di fronte a un conflitto derivante da una laboriosa separazione coniugale, e non vi sia stata invece la persecuzione vera e propria.
Un 40enne è stato arrestato lunedì sera a Germignaga durante una scenata in strada contro la moglie dalla quale è separato. I due, in passato, si sono rivolti denunce incrociate: lei lo accusò di maltrattamenti, lui di non dargli il permesso di vedere il figlio. L’uomo, anche oggi, reclama la possibilità di vedere il ragazzo in un giorno diverso, rispetto a quelli stabiliti dal giudice.
I carabinieri sono intervenuti perchè l’altra sera il marito bizzoso era palesemente ubriaco e la ex moglie, spaventata, ha chiamato il 112. Anche dopo l’intervento dei militari la lite è continuata, con minacce e insulti. C’era un precedente. Già due settimane prima, l’uomo l’aveva minacciata, e per questo motivo è stato arrestato per atti persecutori, ovvero per stalking, il nuovo reato previsto dal codice penale quando una serie di azioni continuate nel tempo, generano nella vittima paura e timore per la propria incolumità.
Il gip di Varese Giuseppe Battarino, oggi (mercoledì 1) non ha però convalidato l’arresto e ha disposto la cessazione della misura cautelare. La decisione è curiosa, tuttavia, perchè in questo caso il giudice ha ritenuto che i militari si siano trovati di fronte a un conflitto derivante da una laboriosa separazione coniugale, e non vi sia stata invece la persecuzione vera e propria.

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