La Von si ferma a un soffio dallo spareggio

Quando la sirena sta suonando, il portiere del Padova Teani respinge un po’ di mani e un po’ con il corpo l’ultimo tiro della stagione scagliato da sinistra da Begé Valkaj con oltre quattrocento persone in piedi con il fiato sospeso. In via Copelli finisce 10-9 per la Beauty Star che passa alle semifinali, ma finisce anche con un lungo applauso a Zanchi e compagne, arresesi solo all’ultimo assalto.

Una “bandiera bianca” cui purtroppo ha contribuito l’unica nota stonata del pomeriggio l’arbitraggio del signor Savarese (impeccabile invece il suo collega Bianco) che è uscito tra i fischi del pubblico. Peccato, perché un pizzico più di onestà (davvero clamorosa qualche decisione) avrebbe tolto qualsiasi recriminazione; e a proposito di onestà è anche giusto sottolineare la gara del Padova che senza la straniera Kutuzova ha disputato comunque una gran partita. Bravo anche Sellaroli, lodato pubblicamente da Zanchi e autore di un bel gesto di fair play all’uscita quando ha applaudito i sostenitori della Von.

 

Gara bella quella della Comunale, partita che a un certo punto sembrava persa e invece è stata riaperta in uno sprazzo che forse è stato il più bello della stagione: sotto 5-9 con Padova che pareva ormai irraggiungibile la Yamamay ha trovato tre reti in pochi istanti con Favini, Mendozza e Motta – tre figlie del vivaio biancorossoblu – e poi ha ristabilito la parità con un tiro improvviso di Fantasia. Sul 9-9 e con oltre 3’ da giocare il match è stato infine deciso da un rigore segnato da Ilaria Savioli che dai cinque metri non ha tremato davanti ai tentacoli di Armstrong. Poi, con gli ultimi 14” in superiorità, la Yamamay ha avuto il pallone per rimandare il verdetto ai supplementari: attacco che pareva troppo lento ma che negli ultimi secondi ha portato la palla verso Valkaj che ha trovato la parata-qualificazione di Teani.

Varese-Padova era iniziata all’insegna degli attacchi con perfetta alternanza di reti nel quarto iniziale concluso 4-3 per la Von. Un solo gol invece nella seconda frazione, quello di Pavan dopo un doppia e contestata superiorità ospite. Il sorpasso veneto è infine arrivato nel terzo periodo dopo un bel gol di Favini: Pavan e Barzon hanno siglato il 5-6 allargatosi sino al 5-9 di cui abbiamo già detto, prima del gran finale.

 

Dopo la partita Manuela Zanchi prima sorride, poi arriva a commuoversi ripensando all’andamento di questa stagione. «Ci ho creduto fino all’ultimo secondo, avevo la sensazione che avremmo portato a casa la partita e in un supplementare con questa atmosfera avremmo detto la nostra. E aggiungo che mi sono entusiasmata a giocare con le ragazze, devono uscire con il sorriso per quello che hanno fatto. L’altra sera sono andata contro la scaramanzia, ho riguardato la finale di Atene 2004 (e qui a SuperManu scappa una lacrima ndr): ecco, ora ho le stesse emozioni di allora e non riesco a essere triste anche se mi sarebbe piaciuto andare allo spareggio. Quest’anno forse non ho lavorato al meglio, sono stata assente in diverse volte: devo ringraziare Pia e le ragazze che sono state anche allenatrici di loro stesse. Da tanto non vivevo questa emozione». Manuela è una signora ed evita accuratamente l’argomento arbitro: «Parliamo dell’aspetto tecnico che è andato bene a parte qualche errore su singoli episodi. Forse abbiamo pagato un po’ l’inesperienza e la fretta che ci ha distinto tutto l’anno ma se devo recriminare qualcosa lo faccio sulla partita di Padova. Stasera siamo state magnifiche».

 

Yamamay Von Varese – Beauty Star Pleb. Padova 9-10 (4-3, 0-1; 1-2; 4-4)

 

Varese: Armstrong, Valkaj, Repetto, Mancini, F. Bosco, Zanchi 1, Fantasia 3, C. Bosco, Esposito, Mendozza 1, Favini 3, Motta 1. All. Zanchi-Sambo.

Padova: Teani, Pavan 5, I. Savioli, Santinello, M. Savioli 2, Barboni, Gibellini 1, Dario, Rocco 1, Kutuzova, Barbozza, Barzon 1. All. Sellaroli.
Note. Arbitri: Savarese e Bianco. Usc. 3 penalità: I. Savioli. Spett.: 450 circa.