“morto per emoragia”, sotto accusa la polizia inglese

L'avvocato dell'uomo deceduto durante le manifestazioni del G20 rende noti gli esiti dell'autopsia, ad uccidere l'uomo non sarebbe stata un'emoragia così come dichiarato da Scotland yard

Si complicano le cose per Scotland yard. Secondo quanto dichiarato dal difensore di Ian Tomlinson, l’uomo morto durante le manifestazioni del G20, l’autopsia effettuata sul corpo avrebbe stabilito che la morte non è dovuta a un infarto, così come spiegato dalla polizia, ma a un’emorragia interna.
Negli scorsi giorni era già stato diffuso un filmato che mostrava alcuni agenti che malmenavano l’uomo e se veramente il risultato dell’autopsia dovesse coincidere con le dichiarazioni dell’avvocato, la polizia inglese avrà molte responsabilità a cui dover dare risposta. L’uomo tra l’altro non si trovava nel centro di Londra per manifestare, ma per lavoro, poiché li possedeva un’edicola.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Aprile 2009
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