«Un botto fortissimo poi siamo fuggiti con i bambini»
La testimonianza di una coppia che si è trasferita da qualche anno ai piedi del Gran Sasso dopo aver vissuto e lavorato nel Luinese
Si sono salvati per miracolo, grazie ad una straordinaria prontezza di riflessi mentre Castelvecchio, un piccolo paese ai piedi del Gran Sasso ad una ventina di chilometri da Avezzano, veniva quasi rasa al suolo dalla tremenda scossa di magnitudo 6,4 della scala Richter.
Lo raccontano Leandro e Antonietta, una coppia con due figli che ha aperto un agriturismo in paese da qualche anno e lì vive, dopo aver vissuto alcuni anni nel Luinese. «Ci siamo spaventati a morte, abbiamo sentito un botto fortissimo attorno alle 3 e mezza. Io e mio marito siamo corsi dai bambini (uno ha poco più di un anno) per prenderli e portarli via. Siamo usciti di casa in piena notte, il ristorante è semi-distrutto, la villa di fianco a casa nostra non c’è più. E’ una tragedia di proporzioni immani per tutti qui».
Il borgo in pietra non ha retto alla forte scossa di terremoto, le case in sasso sono state le prime a crollare. Ora Leandro e Antonietta non sanno dove andare, quasi tutte le vie di comunicazione sono interrotte, anche i ponti dell’autostrada sono crollati. «Al momento c’è molta confusione – racconta ancora con voce tremante al telefono, avvisando amici e parenti che continuano a chiamare – i bambini sono spaventatissimi e adesso stiamo pensando a loro. Della nostra attività non so cosa ne sarà ma ora c’è da contarci e vedere se ci siamo tutti».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città





Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.