Guido Garzena alla guida del 118
Cambio della guardia nella centrale del servizio di urgenza e emergenza della provincia. Al posto di Claudio Mare, chiamato a Brescia, è arrivato un suo allievo
Cambio della guardia al 118 di Varese. Il servizio di urgenza emergenza, creato 12 anni fa all’ospedale di Circolo di Varese da Claudio Mare insieme ad un pool di medici e infermieri, ha salutato oggi la partenza del suo primario chiamato a dirigere il servizio della provincia di Brescia.
A guidare l’unità che si occupa di soccorrere feriti o assistere malati gravi nelle proprie case è arrivato Guido Garzena, 42 anni, sposato con un’infermiera del Pronto soccorso del Circolo e padre di un bimbo di cinque anni e di una bimba di tre: « Il 118 è tutto – spiega Garzena – questo è un posto che sento mio e che voglio contribuire a far crescere ulteriormente».
Sottolineando con una punta d’orgoglio, il grande lavoro fatto da Mare in questi anni («È partito da zero, prendendo esempio dalle poche realtà che c’erano allora in Lombardia, arrivando oggi ad una rete efficiente con ambulanze e automediche») Garzena si pone l’obiettivo di dar maggiore impulso alla rete dell’emergenza e urgenza lombarda: « La nascita dell’AREU ( agenzia dell’emergenza e urgenza regionale) è una sfida importante per migliorare la qualità del servizio. Con la condivisione dei protocolli e delle pratiche migliori si ha la garanzia che i nostri cittadini ricevono la stessa assistenza ovunque si trovino in Lombardia. Inoltre, superando le diversità tra le centrali, anche gli operatori si trovano a lavorare in piena sintonia. Un esempio di questa sintonia è il lavoro svolto in Abruzzo, dove sono stati mandati operatori delle diverse realtà regionale che si sono perfettamente integrati».
Certo di ereditare un ruolo delicato ( «È come essere il successore di Papa Giovanni Paolo secondo…») Guido Garzena assicura che la sua vicinanza al "padre" del 118 ha lasciato un profondo segno: « Sono stato al fianco di Claudio fin dalle prime fasi, se non primissime. Ho vissuto con lui tutti i momenti delicati, ammirando la sua gestione coinvolgente e motivante. Fondamentale è anche l’attività di rappresentanza, quella che vede coinvolto il 118 nelle scuole, per esempio. È una parte del mio lavoro che vorrò svolgere con attenzione perchè ne ho sempre convidiso funzioni e modalità».
Diviso, per il momento, tra direzione, attività di rappresentanza e lavoro di medico ( « È importante mantenere il contatto con l’operatività. Ti fa capire come funzionano le cose, dove sono i problemi. E poi io adoro il mio lavoro. L’anestesista è la migliore specialità della medicina..») Garzena è pronto a prendere le redini del comando: « Dovremmo essere sette medici e una trentina tra infermieri e personale tecnico. Ma uno dei medici è in prestito a Brescia e una è in maternità. Le difficoltà non mi spaventano: conosco il gruppo e so che non sarò solo».
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