In Valmarchirolo il fotovoltaico sposa la storia
Villa Immacolata, residenza storica di Arbizzo (Cadegliano Viconago), è alimentata da pannelli solari. Un esempio concreto di integrazione tra passato artistico e presente sostenibile
C’è una villa molto particolare ad Arbizzo, una frazione di Cadegliano Viconago, a due passi da Ponte Tresa. La costruzione racchiude in sé una storia particolare, che parte dalla fine del XIX secolo e giunge fino ai giorni nostri ed è un esempio di come tradizione e tecnologia ambientale all’avanguardia si sposino perfettamente.
La villa, conosciuta come Villa Immacolata per via di una Madonnina che abbellisce un ingresso, è attualmente di proprietà di due famiglie di Milano, ma fu costruita alla fine del XIX secolo e fu per decenni la residenza della famiglia più altolocata del paese di Arbizzo. Attraverso vari passaggi d’eredità, la proprietà pervenne alla Diocesi di Reggio Emilia, che la utilizzò per molti anni come casa di accoglienza ed è da questa istituzione che gli attuali proprietari hanno acquistato l’immobile circa 15 anni fa.
La particolarità è che, dall’edificazione ad oggi, la struttura costruita in pietra secondo le tecniche del tempo non ha mai subito consistenti modificazioni ed anzi l’intervento degli ultimi proprietari ha cercato di valorizzare l’esistente (affreschi, colori, pavimentazioni). L’esterno della villa ed il suo giardino, oggi, sono soggetti a vincolo ambientale da parte della Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia.
Le tutele e il rispetto dei vincoli paesaggistici non hanno tuttavia impedito alla villa di dotarsi di modernità, tecnologia e sostenibilità ambientale. Elmec Solar ha infatti installato sul tetto un impianto fotovoltaico composto da 10 pannelli orientati a sud-est e sud-ovest che sono in grado di soddisfare completamente l’esigenza energetica delle due famiglie che la abitano. Le due famiglie consumano infatti circa 1600 kwh/anno ciascuna e l’impianto dimensionato da Elmec rende autosufficiente la villa grazie alla produzione di circa 3.300 kwh all’anno.
I permessi ai lavori sono stati ottenuti in maniera piuttosto agevole in quanto, nonostante sia stata necessaria un’Autorizzazione Paesaggistica per via del vincolo ambientale esistente, l’intervento era mirato sia a rendere energeticamente indipendente l’abitazione sia ad apportare un notevole beneficio all’ambiente circostante, evitando ogni anno l’emissione nell’atmosfera di circa 1.750 kg di anidride carbonica (CO2).
Rispetto ambientale, risparmio e l’efficienza energetica sono applicabili a tutte le case, di diversa dimensione e architettura. Bastano un tetto e il sole.
La leggenda, certo, dà più gusto.
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