“Più posti letto”, la politica entra al Circolo
Gli interventi di Nicoletti e del Pd: preoccupazione per la situazione. Si sollecitano soluzioni
Sulla situazione critica all’ospedale di Circolo sono intervenuti anche il Pd ed Alessio Nicoletti di Movimento Libero.
Nicoletti, ha ricordato che anche durante il Consiglio Comunale sulla Sanità tenutosi lo scorso 24 marzo si era fatto presente il problema.
Nicoletti, ha ricordato che anche durante il Consiglio Comunale sulla Sanità tenutosi lo scorso 24 marzo si era fatto presente il problema.
“Sono soddisfatto a metà dalle risposte ricevute dal dg Bergamaschi – aveva detto allora Nicoletti– . Ritengo assai rischioso la mancanza di copertura finanziaria totale per il nuovo polo materno-infantile. Mancherebbero 10 milioni di euro per realizzare opere, definite da Bergamaschi “non indispensabile per la funzionalità della nuova struttura”, ma che invece sarebbero fondamentali come l’accessibilità su piazzale Biroldi. Il rischio è di ripetere i problemi verificatisi in via Gucciardini con il nuovo monoblocco: un disastro viabilistico”.
Per ultimo Nicoletti dice non aver apprezzato la risposta sulla carenza dei posti letto: “Vero male della sanità varesina, passati dai 770 del 1998 ai 568 di oggi”. Il leader di ML ritiene insufficiente la spiegazione per cui serve un cambio di mentalità, ribadendo la necessità di dare a Varese Capoluogo un numero di posti letto sufficienti alle proprie esigenze.
Secondo il Pd invece è evidente che le procedure non funzionino, e forse occorrono maggiori investimenti nel settore Pronto soccorso. “E’ infatti strano che un ospedale nuovo come quello di Varese, che rappresenta una eccellenza sotto diversi punti di vista, sia fermo a 568 posti letto nei reparti di degenza. Pavia e di Brescia che vivono la stessa esperienza universitario-ospedaliera di Varese hanno rispettivamente 940 e 1200 posti letto”.
Per ultimo Nicoletti dice non aver apprezzato la risposta sulla carenza dei posti letto: “Vero male della sanità varesina, passati dai 770 del 1998 ai 568 di oggi”. Il leader di ML ritiene insufficiente la spiegazione per cui serve un cambio di mentalità, ribadendo la necessità di dare a Varese Capoluogo un numero di posti letto sufficienti alle proprie esigenze.
Secondo il Pd invece è evidente che le procedure non funzionino, e forse occorrono maggiori investimenti nel settore Pronto soccorso. “E’ infatti strano che un ospedale nuovo come quello di Varese, che rappresenta una eccellenza sotto diversi punti di vista, sia fermo a 568 posti letto nei reparti di degenza. Pavia e di Brescia che vivono la stessa esperienza universitario-ospedaliera di Varese hanno rispettivamente 940 e 1200 posti letto”.
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